Gerusalemme, 16 novembre 2024 – Due razzi di segnalazione sono caduti nel cortile fuori dalla residenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu nella città di Cesarea. A dare la notizia sono stati, con un comunicato congiunto, la polizia e l'agenzia di sicurezza interna Shin Bet spiegando che "il primo ministro e la sua famiglia non c’erano al momento dell'incidente". Su quanto avvenuto "è stata aperta un'indagine", si tratta "di una pericolosa escalation". Non è chiaro chi ci sia dietro il lancio di questi razzi, ma non venivano né dal Libano né da Gaza. Finora nessuno ha rivendicato il gesto, che non ha provocato danni.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato l'incidente e ha messo in guardia "contro un aumento della violenza nella sfera pubblica". Anche il leader dell'opposizione Yair Lapid e il presidente di National Unity Benny Gantz hanno condannato l'episodio, chiedendo alle forze dell'ordine di "assicurare i colpevoli alla giustizia".
Nel frattempo, il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir dichiara che "l'incitamento contro il primo ministro Benjamin Netanyahu supera ogni confine" e che l'incidente di questa sera "supera un'altra linea rossa. Oggi è un razzo e domani e' fuoco vivo", afferma, chiedendo di porre fine "all'incitamento contro Netanyahu e la sua famiglia". Facendo eco a Ben Gvir, il ministro dell'edilizia abitativa Yitzhak Goldknopf afferma che l'incidente "è il risultato diretto dell'incitamento selvaggio contro il governo israeliano e il suo leader, che ha travolto il paese negli ultimi mesi", mentre il ministro delle finanze Bezalel Smotrich insiste sul fatto che "la violenza sta erodendo le fondamenta della democrazia israeliana".
Nelle scorse settimane un drone lanciato dal Libano aveva colpito una facciata della stessa abitazione, provocando diversi danni. Anche in quella occasione il premier non era presente.