Mercoledì 18 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Gaza, attacco all’ospedale Nasser. “Una catastrofe, salvate i malati”. Telefonata di 40 minuti tra Biden e Netanyahu

Blinken: “Accordo sugli ostaggi possibile”. Israele-Vaticano, l’ambasciatore corregge il tiro: “Dichiarazione di Parolin ‘sfortunata’”. La parola ‘deplorevole’ usata in un primo momento definita un errore di traduzione. Il cardinale aveva invitato il governo israeliano a fermarsi. Tel Aviv: in ospedale Nasser corpi degli ostaggi

Roma, 15 febbraio 2024 – “E’ una catastrofe, salvate almeno i malati”. E’ questo il grido d’aiuto di Nahed Abu-Teima, direttore dell’ospedale Nasser di Khan Younis colpito tragicamente in un attacco israeliano. Gli unici pazienti rimasti, spiega il medico, sono “ammucchiati nei reparti” e in “estremo pericolo”. Una tragedia riassunta in uno scatto drammatico: un giovane infermiere che esce disperato da una stanza di ospedale in cui è rimasto solo un groviglio di coperte macchiate di rosso. Israele ha giustificato “gli sforzi in atto” per “trovare e recuperare i corpi degli ostaggi”.

Continua intanto il pressing internazionale per una tregua. In serata il presidente americano Biden ha parlato al telefono con il premier israeliano Netanyahu per 40 minuti,

mentre il leader di Hamas, Ismail Haniyeh ripete che qualsiasi accordo dovrà garantire il cessate il fuoco, il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza e un "importante accordo sullo scambio di ostaggi". 

In Vaticano l’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede ha corretto il tiro sull’ultima dichiarazione del cardinale Parolin: la parola “deplorevole” è un errore di traduzione. Parolin aveva invitato il governo israeliano a fermarsi invocando una risposta “proporzionata” che “certamente con 30 mila morti non lo è”.

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22:07
Telefonata di 40 minuti tra Biden e Netanyahu

 Il premier Benyamin Netanyhau ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Joed Biden. Lo hanno riferito i media secondo cui il colloquio è durato una quarantina di minuti e, secondo la stessa fonte, ha riguardato il possibile accordo sugli ostaggi. Poco prima Netanyahu aveva incontrato il direttore della Cia Bill Burns a Tel Aviv. 

17:50
Blinken: "Un accordo sugli ostaggi è possibile"

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken afferma di ritenere "possibile" un accordo sugli ostaggi di Gaza.

17:33
Hezbollah: lanciati decine di razzi su cittadina israeliana in Alta Galilea

Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno affermato poco fa di aver sparato decine di razzi su Kiryat Shmona, cittadina israeliana in Alta Galilea. E questo poche ore dopo l'uccisione in un raid israeliano di almeno 13 persone, tra cui civili libanesi e un comandante militare di Hezbollah, a Nabatiye, capoluogo meridionale libanese. "Come prima risposta ai massacri di Nabatiyeh... i combattenti della resistenza islamica hanno lanciato decine di razzi di tipo Katyusha contro Kiryat Shmona", si afferma in un comunicato di Hezbollah apparso sul suo canale Telegram.

16:52
Direttore ospedale Nasser: "Una catastrofe, salvate i malati"

La situazione nell'ospedale Nasser di Khan Yunis attaccato dalle forze israeliane è "catastrofica e molto pericolosa". Lo ha detto alla Bbc il direttore del nosocomio, Nahed Abu-Teima. Gli unici pazienti rimasti, spiega, sono "ammucchiati nei reparti" e "in estremo pericolo". "Molti di questi pazienti hanno gravi lesioni spinali, agli arti, amputazioni, lesioni cerebrali che hanno portato a paralisi cerebrale ed emiplegia, e questi pazienti non possono muoversi o non possono camminare", aggiunge, lanciando un appello all'Onu e alla Croce Rossa affinché "salvino questi pazienti malati" e gli operatori ospedalieri rimasti intrappolati. 

Distruzione nell'ospedale Nasser (Ansa)
Distruzione nell'ospedale Nasser (Ansa)
16:02
Gruppo di rabbini scrive al Papa: "Grazie per mano tesa"

Un gruppo di rabbini e studiosi del dialogo ebraico-cristiano ha scritto al Papa: "Ci conforta il fatto che Ella abbia teso la mano agli ebrei di tutto il mondo, e in particolare a quelli di Israele, in questo momento di grande sofferenza", scrivono, sottolineando "anche il suo impegno nell'opporsi attivamente all'antisemitismo e all'antigiudaismo, che negli ultimi tempi hanno assunto dimensioni sconosciute alla maggior parte di noi durante la nostra vita". La lettera, della quale dà notizia in prima pagina l'Osservatore Romano, è firmata da Jehoshua Ahrens (Francoforte/Berna), Yitz Greenberg (Gerusalemme/New York) e David Meyer (Parigi/Roma), nonché Karma Ben Johanan (Gerusalemme) e Malka Zeiger Simkovich (Chicago). 

15:32
Israele: "Due Stati? Non è tempo di regali ai palestinesi"

"Ora non è il momento di parlare di doni per il popolo palestinese, in un momento in cui la stessa Autorità palestinese deve ancora condannare il massacro del 7 ottobre". Lo ha detto, citato dai media, Avi Hayman, portavoce dell'ufficio del premier Benyamin Netanyahu, riferendosi alle indiscrezioni del Washington Post su un piano elaborato da Usa e Paesi arabi per la nascita di uno Stato palestinese. "Qui in Israele siamo ancora nel dopo massacro del 7 ottobre", ha aggiunto.

15:04
Israele a Hezbollah: "Possiamo attaccare anche Beirut"

"Hezbollah ha intensificato di mezzo clic, noi abbiamo intensificato di un passo intero", ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant precisando che quello di Israele è solo "un passo su 10, non possiamo attaccare solo 20 chilometri all'interno del Libano ma anche 50. A Beirut e altrove". Gallant - che ha parlato nel nord del paese - ha tuttavia aggiunto che Israele "non vuole una guerra ma se è forzato prenderà i provvedimenti per consentire ai civili di ritornare alle loro case al nord".

15:02
Gallant: "Intensificati raid su Hezbollah"

Le Forze di Difesa israeliane hanno intensificato i raid aerei contro Hezbollah dopo ''un'intensa giornata nel nord di Israele'', ovvero dopo la raffica di razzi lanciati dai miliziani libanesi contro il Comando settentrionale dell'Idf. Lo ha spiegato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant affermando che ora ''possiamo attaccare non solo a 20 chilometri dal confine, ma anche a 50 chilometri, a Beirut e ovunque''. Gallant ha quindi spiegato che ''gli aerei dell'aeronautica militare che volano attualmente nei cieli del 
Libano hanno bombe più pesanti per obiettivi più distanti''. Il ministro israeliano ha aggiunto di non volere una escalation. "Non vogliamo arrivare a questa situazione, non vogliamo entrare in una guerra, ma siamo piuttosto interessati a raggiungere un accordo che consenta il ritorno sicuro dei residenti del nord alle loro case", ha affermato riferendosi agli 80mila israeliani sfollati a causa degli attacchi quotidiani di Hezbollah. 

14:38
Israele: Idf ha ucciso al-Dabs, un capo della forza di Hezbollah

L'esercito israeliano ha confermato di aver ucciso in "un'operazione mirata a Nabatieh" in Libano Ali Muhammad al-Dabs, un comandante della Forza Redwan, unità di elite degli Hezbollah, oltre al suo vice Ibrahim Issa e ad un terzo operativo. Lo ha detto il portavoce militare aggiugendo che Al-Dabs "era tra quelli che hanno diretto l'attacco terroristico a Megiddo in Israele nel marzo del 2023. Ha condotto, programmato e compiuto - ha aggiunto - attività terroristica contro Israele, specialmente durante questa guerra".

13:43
Msf: morti e feriti nell'attacco all'ospedale Nasser

 «In seguito ai bombardamenti di questa mattina, il team di Medici Senza Frontiere in azione all'ospedale Nasser» di Khan Yunis «riporta una situazione caotica, con un numero imprecisato di morti e feriti. Dopo l'attacco, un membro dello staff di Msf risulta ancora irreperibile». Lo rende noto l'ong in una nota. «Il personale medico di Msf è stato costretto ad abbandonare l'ospedale, e soprattutto i pazienti al suo interno. Le forze israeliane hanno istituito un posto di blocco per controllare l'uscita dal complesso ospedaliero; un membro dello staff di Msf è stato trattenuto». 

11:50
Israele: in ospedale Nasser forse corpi ostaggi

"Ci sono informazioni credibili che nell'ospedale Nasser a Khan Yunis, Hamas abbia tenuto ostaggi israeliani e che ci possano essere i corpi di nostri rapiti nella struttura dell'ospedale". Lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari riferendosi agli "sforzi in atto" dell'Idf nell'ospedale della città del sud della Striscia per "trovare e recuperare i corpi degli ostaggi". "Come è stato dimostrato all'ospedale Shifa, al Rantisi, all'Amal e in molti altri, Hamas - ha aggiunto - usa sistematicamente gli ospedali come centri del terrore".

11:32
L'ambasciatore d'Israele corregge: "Dichiarazione di Parolin 'sfortunata'"

"ln riferimento al comunicato stampa del 14 febbraio scorso si desidera precisare che il comunicato originale era in lingua inglese e successivamente è stato tradotto in italiano. In inglese il comunicato, in riferimento alle parole di Sua Eminenza il Cardinale Parolin, così recitava: 'It is a regrettable declaration'. Nella traduzione in italiano è stata scelta la parola 'deplorevole' che poteva anche essere tradotta in modo più preciso con 'sfortunata'". È quanto afferma in una nota l'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede che ieri aveva diffuso il comunicato in italiano. 

11:29
Tajani: "Parolin? Grande tensione a causa della guerra"

"C'è un momento di grande tensione provocato dalla guerra": lo ha detto a Canale5 il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, rispondendo alla richiesta di un commento alle parole del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, il quale aveva invitato il governo israeliano a fermarsi invocando una risposta "proporzionata" che "certamente con 30 mila morti non lo è".