Roma, 22 febbraio 2025 – Hamas ha consegnato oggi sei ostaggi israeliani. A Rafah i primi due: Tal Shoham e Avera Mengistu. Anche in questa occasione i prigionieri sono stati fatti salire sul palco allestito da Hamas per il solito macabro show. Dopo sono stati prelevati dalla Croce Rossa che li ha consegnati all’Idf. Una folla di palestinesi si era radunata dalla prima mattina nelle due città per assistere alla liberazione. Il secondo palco era a Nuseirat, dove sono stati liberati altri 3 ostaggi, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert. Mentre il quarto, Hisham al-Sayed, un beduino israeliano, verrà consegnato in un altro luogo e senza la cerimonia pubblica, in rispetto della sua famiglia. Intanto la famiglia di Shiri Bibas ha confermato che i resti restituiti ieri sera da Hamas sono quelli della donna fatta prigioniera dai militanti palestinesi nell'ottobre 2023. "Dopo il processo di identificazione presso l'Institute of Forensic Medicine, questa mattina abbiamo ricevuto la notizia che temevamo di più. La nostra Shiri è stata assassinata in prigionia e ora è tornata a casa dai suoi figli, dal marito, dalla sorella e da tutta la sua famiglia per riposare", ha affermato la famiglia Bibas in una dichiarazione.
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Hisham al-Sayed, il sesto ostaggio israeliano liberato oggi da Hamas dopo aver trascorso quasi un decennio in prigionia a Gaza è entrato in territorio israeliano, dopo essere stato preso in custodia dall'esercito. "Dopo quasi un decennio di lotta per il ritorno di Hisham, il momento tanto atteso è arrivato", hanno scritto i parenti in una dichiarazione condivisa dal Forum delle famiglie.
Hamas ha respinto le conclusioni dell'istituto forense di Tel Aviv secondo cui i due bambini Bibas e la madre sono stati uccisi dai miliziani sostenendo che Israele diffonde "menzogne senza fondamento". "Le false accuse che gli israeliani stanno diffondendo sulla morte dei bambini Bibas per mano dei loro rapitori sono solo menzogne e falsificazioni senza fondamento", ha dichiarato il portavoce di Hamas Hazem Qassem. Shiri Bibas e i suoi figli Kfir e Ariel furono rapiti dal gruppo terroristico Kataib al-Mujahideen, mentre il padre Yarden è stato preso in ostaggio da Hamas.
Il ministro della Difesa Israel Katz ha ammonito che la morte dei piccoli Ariel e Kfir Bibas e della loro madre Shiri non resterà impunita. "Il ritorno di Eli-Ha, Omar, Hisham, Abra, Omar e Tal e' un momento toccante e gioioso per le loro famiglie e per l'intero popolo di Israele, accompagnato anche da un profondo dolore per la sorte di Shiri Bibas e dei suoi figli Ariel e Kfir, assassinati con una crudeltà senza pari dai terroristi di Hamas e dai loro complici", ha scritto su X. "Non possiamo prendere alla leggera questo atto terrificante e orribile", ha avvertito. "Dobbiamo fare tutto il possibile per riportare a casa tutti i rapiti, vivi e morti, e garantire che il dominio dei mostri di Hamas a Gaza sia distrutto e non rappresenti più una minaccia per i nostri cittadini", ha aggiunto.
La tv pubblica Kan riferisce che il ministro della Difesa Israel Katz ha giustificato il ritardo del rilascio dei detenuti palestinesi nello scambio con i sei ostaggi dicendo che "Israele non potrà ignorare questo atto barbaro e orribile", riferendosi all'omicidio della famiglia Bibas. Questa sera si terrà una valutazione della situazione con la partecipazione del primo ministro. Tra i terroristi che si prevede verranno rilasciati, ci sono diversi leader di Hamas.
Israele ha fatto slittare il rilascio dei detenuti palestinesi che, in base all'accordo con Hamas, avrebbe dovuto seguire la liberazione, questa mattina, dei sei ostaggi israeliani a Gaza. Lo hanno riferito fonti israeliane, senza fornire indicazioni sulla durata del rinvio. Il primo ministro Benjamin Netanyahu "terrà stasera una riunione in materia di sicurezza", ha spiegato la fonte; una volta terminata, "sarà presa una decisione sulle prossime fasi" dell'accordo di tregua con Hamas.
Nael Obeid, terrorista palestinese liberato nei giorni scorsi nello scambio con gli ostaggi, è morto dopo essere caduto da un edificio nei pressi della sua casa a Gerusalemme est, come riferiscono i media palestinesi. La causa della caduta non è chiara. È stato dichiarato morto presso l'Hadassah Medical Center, vicino al Monte Scopus. Obeid era stato condannato a sette ergastoli e 30 anni per aver preso parte a un attentato nel 2003 al Café Hillel di Gerusalemme in cui erano rimaste uccise sette persone. Aveva scontato 21 anni prima di essere rilasciato. La causa della caduta non è chiara, dicono i media israeliani.
Hisham al-Sayed, il sesto ostaggio israeliano liberato oggi da Hamas dopo aver trascorso quasi un decennio in prigionia a Gaza è entrato in territorio israeliano, dopo essere stato preso in custodia dall'esercito. "Dopo quasi un decennio di lotta per il ritorno di Hisham, il momento tanto atteso è arrivato", hanno scritto i parenti in una dichiarazione condivisa dal Forum delle famiglie.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu riunirà stasera il gabinetto di sicurezza per tenere delle consultazioni "basate sull'obbiettivo di far tornare tutti gli ostaggi - i vivi e i morti": lo hanno reso noto fonti del governo dello Stato ebraico.
Con il rilascio dei sei ostaggi liberati oggi da Hamas rimangono solo quattro detenuti nella Striscia che rientrano nella prima fase dell'accordo di cessate il fucoo: Shlomo Mantzur, Itzik Elgarat, Ohad Yahalomi e Tsahi Idan. Tuttavia, il movimento palestinese ha reso noto che gli ostaggi rilasciati oggi sono gli ultimi ancora in vita dei trentatré previsti nella prima fase dell'accordo.
Urla di gioia e sollievo dalla piazza degli ostaggi di Tel Aviv mentre si guarda in diretta Hamas consegnare gli ostaggi Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert alla Croce Rossa nel campo profughi di Nousseirat, a Gaza.
A Nuseirat gli ostaggi israeliani Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert sono stati trasferiti alla Croce Rossa Internazionale. Non prima di essere saliti sul palco per lo show di cattivo gusto che Hamas allestisce prima della liberazione.
L'ostaggio Omar Shem Tov, 22 anni, è stato portato dai miliziani sul palco allestito a Nuseirat, sorride, saluta e bacia sulla testa due miliziani di Hamas vicini a lui. Sul palco sono stati fatti salire anche Omar Wankert e Elia Cohen.
Hamas ha annunciato che Hisham al-Sayed, un beduino israeliano tenuto prigioniero a Gaza dal 2015, verrà rilasciato senza una cerimonia pubblica, in rispetto per la sua famiglia. Al-Sayed, affetto da problemi mentali secondo la sua famiglia, è stato catturato dopo aver attraversato volontariamente il confine con la Striscia quasi un decennio fa.
La Croce Rossa è arrivata a Nuseirat dove verranno liberati Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert. Il sesto ostaggio, Hisham al-Sayed, verrà consegnato in un altro luogo.
La Croce Rossa è in viaggio verso Nuseirat, nel centro della Striscia, dove verranno rilasciati Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert e Hisham al-Sayed, fanno sapere i media israeliani.
Tal Shoham ha doppia cittadinanza israeliano e austriaca Tal Shoham, rapito insieme alla sua famiglia il 7 ottobre del 2023 dal kibbutz Bèeri. Tal Shoham, 39 anni, il primo a salire sul palco, è stato rapito dalla sua casa insieme ad altri otto membri della sua famiglia. Tra questi c'erano Shoshan Haran, 67 anni, Avshalom Haran, 66 anni, Lilach Lea Kipnis, 60 anni, Adi Shoham, 38 anni, Naveh Shoham, 8 anni, Yahel Gani Shoham, 3 anni, Sharon Avigdori, 52 anni e Noam Avigdori, 12 anni. Il 7 ottobre Shoham era in visita a Bèeri per la festività di Simchat Torah con la moglie e i figli perché sua moglie era cresciuta lì. Anche la moglie e i figli di Shoham sono stati presi in ostaggio da Hamas e tenuti insieme, ma separati. Sua moglie Adi e i figli Naveh e Yahel, ora di 9 e 4 anni, sono stati rilasciati nel primo accordo di sequestro il 25 novembre 2023, dopo 50 giorni.
Invece è stato tenuto in prigionia per 11 anni Avera Mengistu, ebreo di origini etiopi entrato per errore nella Striscia di Gaza nel 2014. Mengistu, secondo i medici soffriva di una malattia psichiatrica quando attraversò il confine con la Striscia di Gaza il 7 settembre 2014. Nato in Etiopia, emigrato in Israele all'età di cinque anni con la sua famiglia come parte dell'Operazione Salomone. E' cresciuto ad Ashkelon con i suoi otto fratelli e sorelle. Dopo che suo fratello maggiore, Michael, ha sofferto di anoressia ed è morto all'età di 29 anni, il suo stato mentale è peggiorato e ha iniziato a condurre lunghe marce da solo in tutto Israele. L'uomo, ora 38enne, aveva 28 anni quando è entrato nella parte settentrionale della Striscia di Gaza dopo aver litigato con la madre, secondo Human Rights Watch.
Hamas ha fatto sapere di essere pronto a passare alla seconda fase dell'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e a raggiungere lo scambio completo tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi.
I due ostaggi liberati da Hamas, Tal Shoham e Avera Mengistu, sono stati consegnati all'Idf dallaCroce Rossa e sono arrivati in territorio israeliano, fa sapere l'Idf.
Gli ostaggi Tal Shoham e Avera Mengistu sono saliti sul palco allestito da Hamas a Rafah aiutati a camminare dai miliziani. I due saranno accompagnati dalla Croce Rossa alle forze armate israeliane.

Israele ha pubblicato l'elenco dei 602 prigionieri palestinesi che intende liberare oggi dopo la restituzione degli ostaggi da parte di Hamas. Tra questi, 60 prigionieri erano stati condannati a lunghe pene detentive, 50 a ergastolo.
La Croce Rossa si sta recando a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, per la liberazione di un primo gruppo di ostaggi, fanno sapere i media israeliani, citando una fonte della sicurezza. Secondo Al Jazeera, a Rafah verranno rilasciati Tal Shoham e Avera Mengistu mentre gli altri quattro Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert e Hisham al-Sayed saranno consegnati più tardi a Nuseirat.
A Rafah, sul palco dove saranno consegnati alcuni degli ostaggi israeliani, ci sono i soliti cartelli con messaggi tra cui "Noi siamo il diluvio". I miliziani di Hamas mostrano armi e attrezzature militari che il gruppo sostiene siano state rubate alle IDF il 7 ottobre 2023. Una delle armi è una pistola su cui il gruppo ha scritto "Ravshatz", l'acronimo ebraico del capo della squadra di sicurezza locale di una comunità, a indicare che è stata presa a un individuo ucciso dai terroristi durante l'attacco del 7 ottobre.
La famiglia Bibas in un messaggio diffuso dopo la conferma che i resti restituiti erano quelli della loro cara: "Shiri è stata una madre meravigliosa per Ariel e Kfir, una compagna amorevole per Yarden, una sorella e zia devota e un'amica incredibile. Grazie a tutti per il vostro supporto e amore in questi 16 mesi, vorremmo che Shiri potesse essere qui per vederlo". "Abbiamo richiesto certezza" sul destino di Shiri e dei due figli Ariel e Kfir "per 16 mesi, e ora non c'è conforto in questo", ha aggiunto. I corpi dei due bambini sono stati riconsegnati giovedì e secondo l'Idf non sono stati uccisi a mani nude dai sequestratori. Secondo gli esperti israeliani, anche Shiri è stata "brutalmente" assassinata nel novembre 2023.