Roma, 18 maggio 2024 - In Israele è sempre più in bilico il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu. Dopo le critiche del ministro della Difesa, Yoav Gallant (Aveva accusato il premier per la mancanza di una strategia per Gaza dopo la guerra, ndr), questa sera è arrivato l’ultimatum del ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, al primo ministro: "Il gabinetto di guerra deve predisporre un piano d'azione sulla guerra entro l'8 giugno". Gantz, rivolgendosi direttamente a Bibi, ha minacciato di lasciare l'esecutivo: "Devi scegliere, se non sceglierai usciremo dal governo". Il ministro del gabinetto di guerra ha dettato le sue condizioni: "La leadership deve vedere il quadro generale, il gabinetto di guerra deve decidere entro l'8 giugno di riportare a casa gli ostaggi, abbattere Hamas e smilitarizzare Gaza e che ci sia una direzione Usa-Ue-araba-palestinese che getti le basi di un alternativa futura a Gaza che non sia né Hamas né Abu Mazen". E ha aggiunto: "La scelta, Netanyahu è nelle tue mani, devi decidere. Il Netanyahu di 10 anni fa l'avrebbe fatto". Gantz, in conferenza stampa non ha rinnegato la scelta di entrare nel governo di guerra dopo il 7 ottobre, ma "le cose, andate bene a lungo, negli ultimi tempi qualcosa è andato storto. Le decisioni essenziali non sono state prese". Poi ha accusato: "Una parte dei politici si comporta in maniera codarda e pensa solo a se stessa. Nel sancta sanctorum delle scelte di Israele sono entrate considerazioni personali, una piccola minoranza ha preso il ponte di comando della nave israeliana e la sta dirigendo verso gli scogli".
Non si è fatta attendere la risposta di Netanyahu: "Mentre i nostri eroici combattenti combattono per distruggere i battaglioni di Hamas a Rafah, Gantz sceglie di lanciare un ultimatum al Primo Ministro invece di lanciarne uno a Hamas". Il premier ha continuato: "Le condizioni poste da Benny Gantz sono parole vane il cui significato è chiaro: la fine della guerra e la sconfitta di Israele, il lasciare la maggior parte degli ostaggi al loro destino, il mantenimento di Hamas intatto e la creazione di uno Stato palestinese".
Gantz a replicato alla risposta di Netanyahu: "Se il premier mi avesse ascoltato saremmo entrati a Rafah mesi fa e avremmo concluso la missione. Dobbiamo finirla creare le condizioni per farlo".
Intanto i raid dell'aviazione israeliana non si fermano, nelle ultime 24 ore colpiti più di 70 obiettivi in tutta la Striscia di Gaza, mentre sul terreno le truppe israeliane stanno operando a Rafah, Jabaliya e nel corridoio di Netzarim, fanno sapere le Idf (Forze di difesa israeliane). A Rafah è stato ucciso un alto dirigente della Jihad islamica palestinese a capo della logistica del gruppo terroristico nella zona sud della città.
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A Tel Aviv i manifestanti contro il governo si stanno scontrando con la polizia che utilizza gli idranti. L'ambasciatore americano in Israele, Jack Lew, ha parlato alla manifestazione e ha ribadito l'impegno americano a riportare a casa tutti gli ostaggi dalla prigionia a Gaza, compresi gli 8 cittadini americani.
Almeno 50 terroristi palestinesi sarebbero stati uccisi oggi dalla 401esima Divisione nella periferia orientale di Rafah. Il portavode delle Idf ha detto che i soldati hanno iniziato raid mirati contro infrastrutture ed edifici da cui i terroristi di Hamas hanno aperto il fuoco contro le forze israeliane. Localizzati anche decine di pozzi di tunnel in fase di preparazione per la demolizione.
Le Idf hanno annunciato che il corpo dell'ostaggio Ron Binyamin è stato rimpatriato da Gaza, lo riposrta l'edizione online di Haartetz. Binyamin, 53 anni, fu rapito dall'area del Kibbutz Be'eri, si legge in un comunicato del Forum sugli ostaggi.
Il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati, Philippe Lazzarini, su X ha denunciato: "Quasi la metà della popolazione di Rafah, ovvero 800.000 persone, è per strada, costretta a fuggire da quando le forze israeliane hanno iniziato l'operazione militare nell'area il 6 maggio. In risposta agli ordini di evacuazione che chiedevano alle persone di fuggire nelle cosiddette zone sicure, le persone si sono recate principalmente nelle zone centrali e a Khan Younis, anche negli edifici distrutti".
Yair Lapid, leader dell'opposizione in Israele, saputo della conferenza stampa del ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz, lo ha invitato su X a dimettersi. "Questa sera deve annunciare che si dimetterà dal peggior governo della storia di Israele e che non è più disposto a collaborare con la politica di abbandono degli ostaggi e del Nord, e con lo schiacciamento dell'economia".
L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha confermato che un presunto drone israeliano ha colpito oggi in un raid un'auto lungo la strada da Damasco a Beirut. Sulla vettura completamente distrutta viaggiava un comandante di Hezbollah e la sua scorta. Secondo la Ong dall'inizio del 2024 sono stati 39 attacchi attribuiti a Israele in Siria, per un totale di 131 morti e 57 feriti. Ieri era stato eliminato da un caccia Hussein Khader Mahdi, altro alto ufficiale di Hezbollah vicino alla città costiera libanese di Najjarieh
I media libanesi parlano di un sospetto attacco israeliano contro un veicolo nei pressi di Masnaa, nell'est del Libano vicino al confine con la Siria.
I ribelli Houthi dello Yemen hanno colpito con un missile una petroliera battente bandiera di Panama vicino alla città portuale di Mocha, nel Mar Rosso dello Yemen. L'azienda di sicurezza britannica Ambrey ha detto che la nave è stata colpita da un missile e che c'era un incendio a bordo, circa 10 miglia nautiche a sud-ovest di Mokha.
Secondo i dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza ha raggiunto i 35.386 morti dallo scorso 7 ottobre. Cifre che non possone essere verificate.