Teheran, 13 agosto 2024 – Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l'assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh sul suo territorio: lo affermano tre alti funzionari iraniani, che sembrano ridimensionare l'intenzione che i raid vengano lanciati prima dei colloqui di pace di giovedì. Hamas avrebbe ribadito ha ribadito che non parteciperà ai negoziati.
In Israele ennesima mossa provocatoria del ministro israeliano Ben Gvir che ha guidato una visita al Monte del Tempio e si è fatto riprendere con altri ebrei ortodossi mentre pregava. Pregare viola lo status quo che regola il luogo sacro. Per gli Stati Uniti è un gesto “inaccettabile” che mette a repentaglio le possibilità di un accordo sul cessate il fuoco.
Intanto un forte boato è stato sentito a Tel Aviv, mentre Hamas ha dichiarato ufficialmente di aver lanciato due razzi contro la città.
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Antony Blinken ha chiesto ad Israele di evitare che il ministro di ultradestra israeliano Itamar Ben Gvir compia "azioni provocatorie" come andare sulla Spianata delle Moschee. "L'ufficio del primo ministro Netanyahu ha chiarito che le azioni del ministro Ben Gvir non sono coerenti con la politica israeliana. Ci rivolgeremo al governo israeliano per prevenire che incidenti simili accadano in futuro", ha dichiarato in una nota il segretario di Stato americano.
Hamas non parteciperà ai negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, previsti per giovedì. Lo ha dichiarato all'agenzia russa Ria Novosti il rappresentante del movimento in Libano, Ahmed Abdel Hadi. "Non parteciperemo ai colloqui previsti per giovedì", ha detto il rappresentante di Hamas, il quale ha aggiunto che il movimento palestinese ha chiesto ai mediatori (Egitto, Qatar e Stati Uniti) di presentare un piano per attuare quanto concordato in precedenza, sulla base della proposta del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, invece di tenere nuovi cicli di negoziati. Allo stesso tempo, all'emittente Sky News Hadi ha spiegato che i negoziati sono ormai impossibili perché il premier israeliano Banjamin Netanyahu "non è interessato a raggiungere un accordo che fermi completamente l'aggressione". "Piuttosto", ha proseguito, "inganna, elude e vuole prolungare la guerra ed espanderla a livello regionale.
"E' quello che mi aspetto". Così Joe Biden ha risposto ai giornalisti di New Orleans che gli chiedevano se il cessate il fuoco eviterà l'attacco dell'Iran contro Israele e l'escalation del conflitto.
Gli Stati Uniti hanno approvato la vendita di armi per oltre 20 miliardi di dollari a Israele, in un pacchetto che comprende anche caccia F-15. In una notifica al Congresso, il dipartimento di Stato ha affermato che la vendita di armamenti "migliorera' la capacita' di Israele di affrontare le minacce nemiche attuali e future".
Secondo un'inchiesta di Haaretz unità dell'esercito israeliano a Gaza hanno utilizzato palestinesi scelti a caso per usarli come scudi umani per i soldati durante le operazioni, come l'ispezione di tunnel. Il media israeliano ha ottenuto informazioni da soldati e comandanti. E sembrerebbe che perfino l'ufficio del capo di stato maggiore sia a conoscenza del fatto che i soldati scelgano cittadini di Gaza per le missioni. "Gli ordini proibiscono l'uso di civili di Gaza per missioni che mettono deliberatamente a rischio le loro vite. Le accuse sono state inoltrate alle autorità per la revisione", il commento di un portavoce dell'Idf.
"Non ha senso recarsi al vertice di giovedì per i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi se il premier Benyamin Netanyahu non amplia il mandato della squadra", ha detto a Channel 12 un membro del team negoziale israeliano. I parametri esatti per la squadra israeliana saranno definiti durante un incontro con il premier prima del 15 agosto. I negoziatori hanno avvertito Netanyahu all'inizio di questo mese che non sarà possibile raggiungere un accordo con le nuove richieste da lui avanzate a fine luglio. Netanyahu ha insistito oggi di non aver aggiunto nuove richieste, ma di aver offerto chiarimenti.
Gli Stati Uniti hanno criticato il ministro per la Sicurezza nazionale di estrema destra di Israele, Itamar Ben Gvir, per aver guidato le preghiere di centinaia di ebrei ortodossi nel complesso della moschea di Al-Aqsa, affermando che ha così danneggiato gli sforzi per i colloqui verso un cessate il fuoco a Gaza. "Non solo è inaccettabile, ma distoglie da quello che pensiamo sia un momento cruciale, mentre stiamo lavorando per portare questo accordo di cessate il fuoco al traguardo", ha detto ai giornalisti il portavoce del dipartimento di Stato Vedant Patel.
L'ONU accusa il ministro israeliano di aver fatto una mossa "eccessivamente provocatoria". "Siamo contrari a qualsiasi tentativo di cambiare lo status quo all'interno dei luoghi santi", ha detto il vice portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq. "La moschea di Al-Aqsa, come gli altri luoghi santi di Gerusalemme, dovrebbe essere lasciata a se stessa e controllata dalle autorità religiose esistenti per i siti. Questo tipo di comportamento è inutile".
Un drone israeliano ha colpito un'auto che viaggiava sulla strada fra Yahoun e Baraachit nella provincia di Bint Jbeil (Libano del Sud), uccidendo due persone. Lo ha fatto sapere il centro operativo di emergenza del ministero della Sanità libanese, citato dal giornale L'Orient-Le jour. Le foto mostrano un'auto in fiamme; sul posto sono intervenuti i servizi di emergenza.
Un forte boato è stato sentito a Tel Aviv. Nel mentre Hamas ha dichiarato ufficialmente di aver lanciato due razzi contro la città dalla Striscia di Gaza. Primo attacco alla città dopo mesi.
L'Idf ha reso noto che il boato sentito a Tel Aviv e in diverse località del centro di Israele è stato provocato da un razzo lanciato da Gaza, caduto in mare, motivo per cui non sono state attivate le sirene.
I mediatori dei colloqui che si terranno giovedì prossimo hanno riferito che il leader di Hamas Yahya Sinwar sta chiedendo a Israele di interrompere le sue operazioni militari nella Striscia come precondizione per la sua partecipazione alle mediazioni. A cui Hamas ha dichiarato pubblicamente che non parteciperà tre giorni fa. Lo scrivono i media israeliani rilanciando il Wall Street Journal. Il report riconosce che è difficile che Gerusalemme accetti questa condizione.
Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, scaturito dai colloqui di Ferragosto, impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l'assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh sul suo territorio: lo affermano tre alti funzionari iraniani, che sembrano ridimensionare l'intenzione che i raid vengano lanciati prima dei colloqui di giovedì. Lo riporta il Times of Israel.
Per la prima volta da quando sono iniziati i negoziati tra Israele Hamas, l'Iran è interessato a inviare un suo rappresentante che sarà coinvolto restando dietro le quinte dei colloqui, secondo un servizio di Channel 12 che ha citato Reuters. Il rappresentante non sarà coinvolto nei colloqui diretti ma manterrà un canale di comunicazione con gli Usa mentre si svolgono le mediazioni.
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato al quotidiano saudita Asharq che Yahya Sinwar vuole fermare la guerra e raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Tuttavia, ha affermato che Israele lo sta impedendo. "Sinwar sostiene un cessate il fuoco, durante il quale le forze dell'Idf si ritirino dalla Striscia di Gaza, con particolare attenzione alla zona del corridoio Filadelfia. Vuole il ritorno dei profughi e la ricostruzione di Gaza", ha detto il funzionario.
Giorgia Meloni, nell'ambito dei continui contatti che sta intrattenendo sulla crisi in Medio Oriente, ha avuto oggi una nuova conversazione telefonica con il Primo Ministro di
Israele, Benjamin Netanyahu durante la quale ha reiterato il forte auspicio che si possa trovare un accordo per un cessate il fuoco sostenibile a Gaza e il rilascio degli ostaggi, in linea con la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, in occasione del prossimo round negoziale del 15 agosto. La premier ha ribadito il convinto sostegno alla mediazione guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar. Nel riconoscere il diritto all'autodifesa di Israele, ha infine sottolineato l'importanza di una de-escalation a livello regionale, incluso lungo il confine israelo-libanese dove è presente la forza di interposizione delle Nazioni Unite, UNIFIL, in cui l'Italia gioca un ruolo di primo piano.
La radio dell'esercito riferisce che Israele ha inviato nei giorni scorsi un messaggio agli Stati Uniti e a diversi Paesi europei affermando che a qualsiasi attacco diretto da parte dell'Iran risponderà con un attacco sul territorio iraniano. Fonti non ufficiali riportano che Gerusalemme ha chiarito di essere determinata ad attaccare l'Iran anche se i raid iraniani non causeranno vittime nel Paese. Il messaggio avrebbe lo scopo di fermare le pressioni della comunità internazionale affinché eviti di rispondere con la forza a un attacco iraniano.
L'Iran ha respinto oggi la richiesta dei Paesi occidentali di ritirare le minacce contro Israele affermando che non sta cercando il "permesso" per vendicarsi contro il suo nemico, che accusa di aver assassinato il leader di Hamas Ismaïl Haniyeh sul suo territorio. "La Repubblica islamica è determinata a difendere la sua sovranità... e non chiede a nessuno l'autorizzazione per esercitare i suoi diritti legittimi", ha dichiarato in un comunicato stampa il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani.
In una telefonata con il suo omologo turco Hakan Fidan di questa mattina, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha discusso dell'importanza che Hamas prenda parte al vertice di giovedì per un accordo di cessate il fuoco, afferma il Dipartimento di Stato. Lo riferisce Times of Israel. Hamas due giorni fa ha annunciato che non avrebbe partecipato, chiedendo ai mediatori di convincere Israele ad accettare la proposta aggiornata presentata a luglio. Un'offerta che ha visto Hamas cedere sulla sua richiesta che
Israele si impegni per un cessate il fuoco permanente. I funzionari di Hamas risiedono regolarmente in Turchia.