Mercoledì 13 Novembre 2024

Israele news in diretta, Netanyahu ammette: “Ho ordinato l’attacco con i cercapersone di Hezbollah a dispetto di Idf, Mossad e Washington”. Tre telefonate con Trump

Media: “Trump vuole la tregua con Hezbollah prima del suo insediamento”. Attività frenetica del ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer che vola prima a Mosca e poi a Washington. Il premier israeliano oggi ha ammesso per la prima volta: l'esplosione dei pager di Hezbollah fu opera di Israele. Media: Ucciso noto comandante filo-iraniano di Unità 151, ricercato da Usa

Roma, 10 novembre 2024 - Si apre uno spiraglio per un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Tel Aviv starebbe prendendo in considerazione un accordo di tregua con i miliziani filo iraniani perché preoccupata di una possibile decisione del Consiglio di Sicurezza Onu, che finirebbe per limitare le operazioni dell'Idf, con il rischio che questa volta Washington possa astenersi dall'usare il potere di veto per proteggere gli interessi israeliani. Frenetica l'attività del ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer, che la settimana scorsa è stato in segreto a Mosca per chiedere alla Russia, "attore importante in Siria", di favorire "un accordo diplomatico che ponga fine ai combattimenti e impedisca a Hezbollah di riarmarsi". E ieri sera Dermer è volato negli Stati Uniti, dove ha incontrato alti funzionari della Casa Bianca per fare il punto sulla situazione nel nord di Israele e le ostilità con Libano, la tensione militare con l'Iran e le possibilità di accordo di cessate il fuoco con Hamas a Gaza. Non ha perso tempo nemmeno il premier Benyamin Netanyahu che ha voluto sottolineare in un video la sua 'linea diretta' con il neo numero uno degli Stati Uniti: "Negli ultimi giorni ho parlato tre volte con il presidente eletto Donald Trump. Sono state conversazioni belle e molto importanti. Colloqui volti a rafforzare ulteriormente la forte alleanza tra Israele e Stati Uniti. Vediamo faccia a faccia la minaccia iraniana in tutte le sue componenti e il pericolo che essa comporta. Vediamo anche le grandi opportunità davanti a Israele, nel campo della pace e della sua espansione". Diverse fonti sostengono che Trump voglia una soluzione, almeno per il Libano, prima del suo insediamento alla presidenza il 20 gennaio 2025, così avrebbe dato il suo incoraggiamento ad Amos Hochstein, l'inviato del presidente Joe Biden che sta svolgendo un delicato lavoro diplomatico con Hezbollah e, secondo alcuni funzionari statunitensi, potrebbe anche realizzare un piccolo accordo sugli ostaggi con Hamas.

Live  

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu
18:16
Israele tifosi nazionale: "Non andate a Parigi"

Dopo i fatti di Amsterdam il governo israeliano ha raccomandato ai connazionali di non andare allo stadio giovedì sera a Parigi per la partita di Nations League tra Francia e Israele. Lo ha deciso il Consiglio per la sicurezza nazionale dopo le violenze dei giorni scorsi in Olanda contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv.

17:41
Netanyahu: "L'operazione cercapersone lanciata a dispetto di Idf e Washington"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che oggi ha ammesso per la prima volta di aver dato il via libera all'attacco con i pager in Libano costati la vita a 44 persone, ha svelato: ''Volevo lanciare l'operazione cercapersone, ma nel gabinetto mi hanno detto: 'Non farlo, gli Stati Uniti si opporranno'. Non li ho ascoltati''.
 

17:41
Sullivan: "Hamas frena per la pace, non Israele"

"Non è Israele ma Hamas a mettersi di traverso sulla strada per il cessate il fuoco a Gaza", ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale per la Casa Bianca Jake Sullivan, parlando al programma "Face the Nation" sulla Cbs. 
 

17:15
Il suocero di Tiffany Trump incontra Abu Mazen all'Onu

Il suocero di Tiffany Trump, Massad Boulos, un importante rappresentante arabo e consigliere del presidente eletto degli Stati Uniti, ha incontrato il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre. Abbas nell'incontro ha sottolineato la sua volontà di lavorare con Trump per raggiungere una soluzione a due stati per il conflitto israelo-palestinese. 
 

16:50
Media: raid israeliano uccide comandante Hezbollah di Unità 151. Era ricercato da Usa

La tv saudita al Arabiya dà la notizia dell'uccisione durante un raid israeliano di Salim Jamil Ayyash, comandante di Hezbollah condannato per il suo coinvolgimento nell'attentato contro l'ex premier libanese Rafik Hariri. Alcuni social media riferiscono che Ayyash sarebbe stato ucciso in un attacco nei pressi della città siriana di al Qusayr. Il dipartimento di Stato americano aveva posto sulla sua testa una taglia di dieci milioni di dollari. Era a capo della famigerata squadra omicida Unità 151 di Hezbollah. 


 

15:23
Netanyahu ha ammesso che l'esplosione dei cercapersone di Hezbollah è opera di Israele

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ammesso oggi, durante la riunione di governo, che dietro l'esplosione dei cercapersone e walkie-talkie dei membri di Hezbollah di settembre era opera di Israele. "L'operazione cercapersone (beeper) e l'eliminazione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah sono state eseguite nonostante l'opposizione di alti funzionari dell'apparato di difesa e dei loro responsabili nel livello politico", avrebbe detto Netanyahu, secondo i media israeliani, lanciando una frecciatina ai capi dell'IDF e dell'intelligence e al suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Fino ad oggi Tel Aviv non si era assunta la responsabilità di quell'attacco che ha colpito migliaia di cercapersone e i loro proprietari Hezbollah in Libano e in alcune parti della Siria il 16 settembre.

15:04
Caccia israeliani hanno colpito a sud di Damasco: 3 morti

Al Jazeera attribuisce a Israele il raid contro una zona a sud della capitale siriana Damasco. L'agenzia ufficiale siriana Sana riferisce di un "numero" imprecisato "di morti e feriti a causa di un'aggressione israeliana nella zona di Sayyida Zaynab, alla periferia di Damasco". Secondo Rami Abdel Rahman, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani "il raid israeliano ha ucciso tre persone nella zona di Sayyida Zeinab", dove si trova un importante santuario sciita. L'agenzia Afp ipotizza sia stato preso di mira un appartamento utilizzato dagli Hezbollah.
 

14:51
Raid israeliani contro Jabalia e Sabra: almeno 38 morti, 13 bambini

I raid aerei israeliani hanno preso di mira Jabalia e il quartiere al-Sabra di Gaza City. Il bilancio ancora provvisorio è di 38 morti, di cui 13 bambini. Alcuni civili sono ancora sotto le macerie.

14:51
Raid israeliano a nord di Beirut: 20 morti

E' di almeno 20 morti, di cui tre bambini, il bilancio bombardamento israeliano a nord di Beirut. L'attacco avvenuto contro il villaggio d’Almat, una città sciita situata in una regione prevalentemente cristiana.