Tel Aviv, 21 ottobre 2023 - La premier Giorgia Meloni è volata al Cairo per prendere parte al vertice per la pace. “E’ nostro interesse – ha detto la premier– che quello che sta accadendo a Gaza non si trasformi in una guerra di religione, in uno scontro di civiltà, rendendo vani gli sforzi fatti in questi anni".
A margine del summit, si è svolto un bilaterale tra Meloni e il leader dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. La premier: “Serve dialogo”. Meloni ora si recherà a Tel Aviv per incontrare Netanyahu e Herzog.
L'agenzia umanitaria Ocha, dell'Onu, ha confermato che sono entrati dal valico di Rafah venti camion di aiuti umanitari con cibo, acqua e medicinali nella Striscia di Gaza assediata da Israele.
Israele continua a bombardare la Striscia di Gaza in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre e prepara l'entrata nell’enclave palestinese a caccia degli estremisti.
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“Sono felice di essere qui. Ho pensato che fosse molto importante venire qui di persona per portare la solidarietà del governo italiano e del popolo italiano e per dirti che dalle immagini che abbiamo visto per noi è incredibile quello che è successo due settimane fa. Mostrano qualcosa più di una semplice guerra, mostrano la volontà di cancellare gli ebrei da questa regione ed è un atto di antisemitismo. Dobbiamo combatterlo, oggi come ieri”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nell’incontro a Tel Aviv. “Noi difendiamo il diritto di Israele a esistere, a difendere la sicurezza dei propri cittadini. Comprendiamo assolutamente che è stato un atto di terrorismo che deve essere combattuto. Pensiamo e crediamo che voi siate in grado di farlo nel migliori dei modi, perché noi siamo diversi da quei terroristi”, ha aggiunto.
Un portavoce dell’ala militare di Hamas ha detto che il gruppo intendeva rilasciare altri due ostaggi per "motivi umanitari", ma che Israele "ha rifiutato di accoglierle". "Abbiamo informato ieri il Qatar che eravamo pronti a rilasciare senza chiedere nulla in cambio" due prigioniere "per ragioni umanitarie, ma il governo israeliano ha rifiutato di accoglierle", ha detto Abu Obeida, portavoce delle Brigate Ezzedin al-Kassam, riportando i nomi delle due donne e i numeri dei loro documenti. La notizia viene riportata anche dalla tv pubblica israeliana secondo cui potrebbe trattarsi di una mossa di "guerra psicologica".
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha avuto questa sera un colloquio con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, poche ore dopo lo sbarco del capo del governo italiano a Tel Aviv. Secondo un comunicato diffuso dalla presidenza israeliana e ripreso da Haaretz, Meloni “ha espresso la sua condanna dei brutali attacchi dell’organizzazione terroristica Hamas e ha ribadito il suo sostegno al diritto e al dovere di Israele di difendersi”.
"Capiamo perfettamente perché bisogna combattere e crediamo che voi lo farete nel modo migliore possibile perché noi siamo diversi dai terroristi". E' quanto ha detto Giorgia Meloni a Benjamin Netanyahu oggi a Tel Aviv, sottolineando che "quello che è avvenuto due settimane è qualcosa di più di una guerra, è qualcuno che vuole cancellare il popolo ebraico da questa regione". "L'antisemitismo è qualcosa che abbiamo dovuto combattere ieri ed oggi difendiamo il diritto di Israele ad esistere e garantire la sicurezza del suo popolo", ha aggiunto.
Il summit per la pace al Cairo si è concluso senza dichiarazione finale condivisa da tutti i partecipanti, ma solo con un comunicato della presidenza egiziana che ha promosso il vertice. Il motivo sono le divergenze fra le diplomazie del gruppo dei Paesi arabi con quello occidentale, spiega Sky News Arabia citando fonti diplomatiche di alto livello. "I rappresentanti occidentali - dicono le fonti - volevano che la dichiarazione includesse solo una condanna di Hamas, mentre si rifiutavano di condannare Israele per l'uccisione di migliaia di civili a Gaza o di chiedere un cessate il fuoco urgente e l'ingresso di aiuti nella Striscia".
Un raid aereo israeliano ha eliminato un comandante militare di Hamas, Talal Al Hindi, nell'area centrale della Striscia di Gaza, dove e' stato ucciso con la moglie e con alcuni famigliari. Lo riporta l'agenzia Safa, affiliata ad Hamas.
Hamas non discuterà della sorte degli ostaggi militari fino a quando Israele non avrà smesso di bombardare la Striscia di Gaza. Lo ha detto Osama Hamdan, il rappresentante di Hamas in Libano, durante una conferenza stampa a Beirut. "Fino a quando sarà in corso l'aggressione nemica di questo non trattiamo", ha detto Hamdan.
Fino a 100.000 persone hanno marciato oggi a Londra a sostegno della Palestina, chiedendo la fine immediata della guerra. Lo sostiene la polizia metropolitana citata dal Guardian, aumentando la precedente stima di 70.000. La marcia è iniziata a Marble Arch prima di dirigersi a Whitehall e terminare in Parliament Square.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha esortato "tutte le parti a mantenere aperto il valico di Rafah per consentire il continuo movimento di aiuti che sono indispensabili per il benessere della popolazione di Gaza".
Sono risuonate da poco a Tel Aviv e nel centro di Israele le sirene di allarme per l'arrivo dei razzi da Gaza. Lo ha constatato l'Ansa sul posto.
Al termine del vertice della pace del Cairo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si recherà a Tel Aviv dove incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog.
L'esercito israeliano sta continuando i suoi preparativi per la "prossima fase della guerra, inclusa l'operazione di terra". Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che in questi giorni "sono stati approvati piani per espandere le attività operazionali". "Le truppe, sia quelle in servizio sia i riservisti, sono schierati sul campo e si stanno addestrando in accordo con i piani operativi approvati".
"Hezbollah ha deciso di partecipare ai combattimenti e sta pagando un alto prezzo". Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, durante un'ispezione alle truppe nella base di Biranit, al confine con il Libano. "Presumo che le sfide diventeranno più grandi, e bisogna tenerne conto, per essere pronti, come una molla, per ogni situazione", ha aggiunto. Nelle ultime due settimane più di 13 miliziani di Hezbollah sono stati uccisi in raid israeliani lanciati per ritorsione dopo attacchi con missili anticarro da parte del gruppo libanese sciita filo-Iran. l gruppo libanese
Hezbollah sta pagando "a caro prezzo" gli attacchi lanciati nel nord di Israele negli ultimi giorni. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, visitando una base al confine con il Libano. Come precisato dal Times of Israel, sono oltre 13 i membri dell'organizzazione libanese rimasti uccisi nel sud del Libano nelle rappresaglie israeliane delle ultime due settimane.
Sono stati 450 i palestinesi affiliati di Hamas arrestati in Cisgiordania dall'esercito israeliano dall'inizio della guerra. Solo la notte scorsa sono stati 68, secondo quanto annunciato dall'esercito. Sempre la notte scorsa è stata demolita la casa di Maher Shalloun — un militante di Hamas - accusato di aver ucciso il cittadino israeliano - anche con passaporto americano - Elan Ganeles.
Un incontro bilaterale fra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente palestinese, Abu Mazen, è in corso a margine della conferenza sulla pace al Cairo.
"Il terribile attacco di Hamas si è abbattuto contro civili inermi con una efferatezza senza precedenti che lascia allibiti e che dal nostro punto di vista è giusto condannare senza ambiguità". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al summit per la pace al Cairo.
l presidente palestinese Mahmoud Abbas "Abu Mazen" ha affermato oggi che la macchina da guerra israeliana sta prendendo di mira i civili, colpendo scuole e ospedali. Durante il suo discorso alla Conferenza di pace al Cairo, Abu Mazen, ha sottolineato che lo Stato palestinese non accetterà lo sfollamento, aggiungendo: "Rimarremo saldi, non importa quanto dureranno le sfide". Abu Mazen ha chiesto l'attuazione delle raccomandazioni delle Nazioni Unite riguardanti i confini dei territori palestinesi. "Chiedo al Consiglio di Sicurezza di assumersi le proprie responsabilità a questo riguardo", ha continuato.
Le forze armate israeliane hanno reso noto che sono 210 gli ostaggi nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza, rapiti il 7 ottobre. Ieri sera due donne, Judith e Natalie Raanan, madre e figlia, con doppia cittadinanza israeliana e americana, sono state rilasciate: sono le prime.
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, rivolgendosi agli altri leader al Cairo, ha detto: "Ci troviamo davanti a una crisi senza precedenti che richiede attenzione totale. Per questo vi ho chiamati a lavorare insieme su una nuova road map che metta fine alla crisi umanitaria". Al-Sisi ha sottolineato la necessità di "stabilire negoziati che aprano la via a una soluzione a due Stati".
Il vertice della pace fortemente voluto dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per cercare una via d'uscita la crisi scoppiata tra Hamas e Israele è iniziato al Cairo. Aprendo i lavori del summit, al-Sisi ha detto che quello che sta accadendo a Gaza "mette alla prova l'Umanità".
Salama Maruf, capo dell'ufficio comunicazioni di Hamas: "Questo convoglio limitato non sarà in grado di cambiare il disastro umanitario che sta vivendo la Striscia di Gaza". Secondo Maruf "è importante stabilire un corridoio sicuro che funzioni 24 ore su 24 per soddisfare i bisogni umanitari e i servizi essenziali che non ci sono più e per consentire ai feriti di partire per ricevere cure".
Dopo il passaggio per il valico egiziano di una ventina di camion di aiuti per Gaza, le marci so0no state trasferite su tir egiziani e il passaggio di Rafah è stato richiuso. Questi aiuti vengono smistati fra quelli che saranno diretti all'Unrwa (l'ente dell'Onu per i rifugiati) e quelli destinati alla Mezzaluna Rossa palestinese. Non è previsto il passaggio di persone.
L'agenzia umanitaria Ocha, dell'Onu, ha confermato che sono entrati dal valico di Rafah venti camion con cibo, acqua e medicinali nella Striscia di Gaza assediata da Israele. Andrea De Domenico, vicedirettore dell'Ufficio nei territori palestinesi, ha aggiunto che la Croce Rossa egiziana sta coordinando l'operazione per portare aiuti nell'enclave palestinese.
Diversi droni israeliani sono stati avvistati stamani nei cieli del sud del Libano nelle aree più vicine alla linea del fronte tra Hezbollah e Israele.
Il valico di Rafah fra Egitto e Gaza è stato aperto al transito degli aiuti umanitari alle 10 locali (9 in Italia). I primi camion con gli aiuti per Gaza stanno transitando.
Gli Stati Uniti si aspettano l'apertura del valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto alle 10 ora locale (le 9 in Italia). L'ambasciata americana a Gerusalemme invita a lasciare la Striscia, mettendo in guardia dalla situazione "potenzialmente caotica e disordinata su entrambi i lati del valico".
Il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini ha reso noto che almeno 17 dipendenti dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra.
Sono 55 le clebrità di Hollywood che hanno firmato una lettera aperta rivolta a Joe Biden chiedendo al presidente americano un appello per un cessate il fuoco in Israele e nella Striscia di Gaza. Tra i firmatari, si legge su Variety, Joaquin Phoenix, Cate Blanchett, Jon Stewart, Kristen Stewart, Susan Sarandon, Mahershala Ali, Riz Ahmid, Ramy Youssef e Quinta Brunson.
Il presidente Usa Joe Biden ha contattato le due cittadine con passaporto statunitense liberate dopo essere state prese in ostaggio da Hamas. "Ho fatto sapere loro che il loro governo le sosterrà pienamente mentre si riprendono e guariscono. Jill e io continueremo a tenere nel cuore tutte le famiglie degli americani scomparsi".