Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Guerra Israele, Sa’ar scatenato: “No a uno Stato palestinese”. Usa: colpiti obiettivi iraniani in Siria

A Riad summit Lega Araba: “Stop armi a Tel Aviv”. Il neo ministro degli Esteri israeliano vede la possibilità di un accordo con Hezbollah e parla di “progressi per una tregua in Libano”. Erdogan: “Tel Aviv vuole tenersi Gaza”

Roma, 11 novembre 2024 – Israele espanderà l'operazione di terra nel sud Libano, lo ha reso noto Herzi Halevy, capo di stato maggiore dell'Idf. Mentre si rincorrono le voci di una possibile tregua e la fine delle manovre militari israeliane in Libano, con le diplomazie al lavoro su più fronti, da Mosca a Washington, Halevy ha dato l'ok ai piani per il Comando Nord di allargare le offensive delle truppe israeliane in nuove aree nel sud del Paese dei Cedri.

Intanto proseguono gli attacchi dallo Yemen e dall'Iraq. I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato il lancio di un missile balistico nella notte tra domenica e lunedì. Il missile è stato intercettato dalle difese aeree israeliane, ma i detriti hanno innescato un incendio a Beit Shemesh, a una ventina di chilometri a sud-ovest di Gerusalemme. Invece la "Resistenza islamica in Iraq" formata da gruppi armati filo-iraniani, ha rivendicato il lancio stamane di quattro droni contro "obiettivi essenziali" nel nord e nel sud di Israele.  Fanno discutere i post scritti da Yair Netanyahu, figlio del premier israeliano Benjamin e rilanciati oggi da Times of Israel in cui accusa lo Shin Bet di voler rovesciare il governo del padre, anche torturando ufficiali dell'Idf per metterlo nei guai. Yair ha anche difeso il padre delle accuse di corruzione parlando di "un colpo di stato contro la scelta democratica della popolazione da parte della Procura, dei media e dei tribunali". E proprio oggi i legali del premier hanno presentato una richiesta alla Corte distrettuale di Gerusalemme di ritardare di due mesi e mezzo la sua audizione nel processo per corruzione, affermando che a causa di una serie di incidenti di sicurezza l'assistito non ha potuto preparare la testimonianza, riportano i media ebraici.

Live

Un carro armato israeliano
Un carro armato israeliano
22:39
Usa: colpiti obiettivi iraniani in Siria

Le forze americane hanno condotto attacchi lunedì contro nove obiettivi associati a gruppi sostenuti dall'Iran in Siria in risposta agli attacchi alle truppe di Washington in quel paese, ha affermato l'esercito statunitense.  "Questi attacchi ridurranno la capacità dei gruppi sostenuti dall'Iran di pianificare e lanciare futuri attacchi contro le forze statunitensi e della coalizione", ha affermato il Comando centrale degli Stati Uniti sui social media, riferendosi alla coalizione internazionale contro il gruppo jihadista dello Stato islamico.
 

20:11
Media: Shin Bet tentò di avvisare staff Netanyahu il 7 ottobre

L'agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet tentò di mettersi in contatto con Tzachi Braverman, capo dello staff del primo ministro Benjamin Netanyahu, alle 5 del mattino del 7 ottobre 2023, meno di due ore prima dell'inizio dell'attacco mortale di Hamas alle comunità israeliane meridionali. Il canale 13 riferisce che lo Shin Bet stava cercando di contattare Braverman in merito ad attività insolite a Gaza, tra cui indizi di schede SIM israeliane attivate dalle forze di Hamas. In precedenza, Ynet aveva riferito che alcuni alti funzionari dell'ufficio del Primo Ministro avevano tentato di apportare modifiche ai verbali delle riunioni sulla sicurezza in merito agli avvertimenti ricevuti dai funzionari dell'ufficio del Primo Ministro in merito alle attività relative alle schede SIM. L'attacco di Hamas iniziò alle 6,29 di mattina di quel giorno, quando circa 3.000 terroristi irruppero attraverso il confine in Israele, protetti da una valanga di migliaia di razzi, uccidendo circa 1.200 persone e catturando 251 ostaggi, per lo più civili, molti dei quali nel corso di atti di brutalità e aggressioni sessuali. L'accusa secondo cui alti funzionari dell'ufficio del Primo Ministro avrebbero tentato di ricattare un ufficiale dell'IDF nell'ufficio di Netanyahu per convincerlo a modificare i verbali delle riunioni è uno dei tanti scandali emersi nelle ultime settimane. Netanyahu ha insistito sul fatto che è stato informato delle SIM solo dopo l'inizio dell'attacco, e il suo ufficio nega categoricamente il rapporto di Ynet, definendolo "un'altra completa invenzione".

18:43
Summit Riad, leader arabi: stop armi a Israele

I leader arabi e musulmani riuniti a Riad hanno rinnovato l'appello all'unità dei Territori palestinesi in un unico Stato, che includa Gerusalemme est. Al termine del vertice congiunto della Lega Araba e dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, nel comunicato finale è stato condannato il "genocidio" commesso a Israele nella Striscia e gli attacchi israeliani all'Onu. Ed è stata rinnovata la richiesta alla comunità internazionale perché interrompa l'invio di armi allo Stato ebraico.

18:35
Katz: "Nessuna tregua per Hezbollah"

I siti nucleari dell'Iran sono oggi più vulnerabili che mai dopo i raid di Israele dello scorso 26 ottobre che hanno preso di mira i sistemi di difesa aerea della Repubblica islamica. Lo ha sottolineato il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, secondo quanto riporta il Times of Israel.  "L'Iran oggi è più esposto che mai ai danni alle sue strutture nucleari. C'è la possibilità di raggiungere l'obiettivo più importante, di sventare e rimuovere la minaccia di annientamento dello Stato di Israele", ha affermato Katz.  Sul Libano, il ministro ha sottolineato che "non ci sarà alcun cessate il fuoco e non ci sarà tregua (per Hezbollah, ndr) finché non saranno raggiunti gli obiettivi della guerra". Sulla Striscia di Gaza, infine, il nuovo ministro della Difesa ha spiegato che l'obiettivo più importante è il ritorno degli ostaggi, sottolineando che "faremo di tutto per riportarli a casa e garantire la sconfitta di Hamas".

16:35
Raid Idf a Saksakieh: 7 morti tra donne e bambini

Almeno sette persone, "per lo più donne e bambini", sono state uccise in un attacco israeliano nella città di Saksakieh, nel sud del Libano. Lo riferisce il ministero della Sanità. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale libanese Ani, l'attacco "ha preso di mira una casa" in questa città costiera relativamente lontana dal confine con Israele, e i soccorritori sono al lavoro per cercare i dispersi tra le macerie.

14:50
Idf denuncia intenso lancio di razzi dal Libano: più di 90

La Baia di Haifa e la Galilea investite da una pioggia di razzi lanciati dal Libano. L'Idf afferma di averne abbattuti più di 90, ma uno si è abbattuto sulla stazione degli autobus a Kiryat Ata: si registrano anche danni ad abitazioni e automobili, un adolescente e altre due persone sono rimaste ferite dalle schegge. Haifa, fa sapere il sindaco  Yona Yahav, è stata investita dal maggior numero di razzi di Hezbollah, mai così in precedenza.

13:17
Usa presentano ad Abu Mazen il piano per il dopo guerra a Gaza

Gli Stati Uniti hanno presentato al presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen una proposta sulla futura amministrazione della Striscia di Gaza con la partecipazione dell'Anp, ma non soggetta ad essa. Abu Mazen non ha ancora dato una risposta, ma trapela che non sarebbe di suo gradimento, riferisce Channel 12.
 

12:55
Sa'ar provoca Ankara: "I curdi sono nostri alleati"

Gideon Sa'ar, il neo ministro degli Esteri Israeliano, ha provocato la Turchia affermando che i curdi sono "un alleato naturale di Israele". Parole riprese dai media turchi che hanno scatenato un putiferio di reazioni sui social in Turchia, anche perché arrivano in un delicato momento in cui un processo di pace tra Ankara e i separatisti curdi del Pkk sembra essere possibile. "I curdi sono un grande popolo che però non ha indipendenza. Sono una minoranza e questo li rende naturali alleati di Israele. Da anni sono vittime di Turchia e Iran ed è necessario che rafforzino e incrementino collaborazione e comunicazione con Israele", ha detto Sa'ar.

 

12:37
Erdogan a Riad: "Israele vuole stabilirsi a Gaza e porre fine ai palestinesi in Cisgiordania"

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante il suo intervento al vertice della Lega Araba e dell'Organizzazione per la Cooperazione islamica a Riad, ha affermato che "Israele punta a stabilirsi a Gaza e porre fine all'esistenza dei palestinesi in Cisgiordania, sostanzialmente occupando queste zone". Ed ha proposto di "isolare Israele nella comunità internazionale". Ma anche accusato i Paesi musulmani di non aver reagito in modo adeguato.


 

12:09
Hezbollah: "Cessate il fuoco? Nessuna proposta ufficiale"

Mohammed Afif, portavoce di Hezbollah,  ha affermato di non aver ricevuto alcuna proposta ufficiale di cessate il fuoco. Afif ha assicurato che i miliziani filo-iraniani hanno armi e rifornimenti sufficienti per combattere una lunga guerra con Israele. 

12:07
Riad, il principe Mohammed Bin Salman ha condannato il genocidio di Gaza

A Riad, durante il suo intervento al summit della Lega Araba e dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, il principe ereditario saudita, Mohammed Bin Salman, ha condannato il "genocidio" di Gaza ed ha chiesto l'immediato cessate il fuoco nella Striscia e in Libano.

Il principe saudita Mohammed Bin Salman
Il principe saudita Mohammed Bin Salman
11:45
Idf: espansione area umanitaria a Gaza. Ma operazioni continuano

Su X l'Idf ha annunciato l'espansione dell'Area Umanitaria a Gaza, che ora include: "ospedali da campo istituiti dall'inizio della guerra, complessi di tende, forniture di rifugi e provviste di cibo, acqua, medicine e attrezzature mediche. L'operazione è stata coordinata dal Ccogat in cooperazione con la comunità internazionale. Idf continuerà a lavorare per raggiungere gli obiettivi della guerra, tra cui lo smantellamento di Hamas e la restituzione di tutti gli ostaggi".


 

10:47
Hezbollah rivendica: "L'Idf non è riuscito a conquistare neanche un villaggio in Libano"

Il portavoce di Hezbollah, Mohammad Afif, in conferenza stampa, ha rivendicato che "dopo 45 giorni di sanguinosi combattimenti, il nemico non è ancora riuscito a occupare un solo villaggio libanese". "Diciamo ai nemici che non vincerete la vostra guerra con attacchi aerei", proseguito Afif che ha anche respinto le notizie di scorte di missili di Hezbollah. 
 

10:47
Raid israeliano in Siria contro un deposito di munizioni di Hezbollah

Alcuni jet, identificati come israeliani hanno colpito la regione di Homs, in Siria. Ne dà notizia l'agenzia ufficiale siriana Sana: "un'aggressione israeliana" nella zona di Shinshar. L'attacco sarebbe stato rivolto contro un deposito di munizioni di Hezbollah. Ieri un'operazione a sud di Damasco.  
 

10:45
Sa'ar: "Uno stato palestinese non è posizione realistica"

Secondo il neo ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar la creazione di uno Stato palestinese non è una "posizione realistica".

10:19
Neo ministro degli Esteri israeliano: "Progressi nel cessate il fuoco in LIbano"

Nonostante la decisione dell'Idf di espandere le operazioni di terra in Libano oggi il neo ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha confermato "alcuni progressi" verso il cessate il fuoco in Libano. 

10:10
A Riad primo vertice arabo islamico voluto dall'Arabia Saudita sulla crisi in Medio Oriente

Si apre oggi a Riad il primo vertice arabo islamico voluto dall'Arabia Saudita per discutere della crisi in Medio Oriente. I leader dei paesi arabi e musulmani discuteranno sugli sviluppi nella Striscia di Gaza e in Libano nella capitale saudita. 
 

10:10
Iran: "Trump ponga fine al conflitto di Gaza"

Esmaeil Baghaei, portavoce della diplomazia iraniana, ha invitato Donald Trump a "porre fine" al conflitto nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane contro Hamas. Baghaei ha affermato che il presidente eletto degli Stati Uniti dovrebbe "mettere fine al continuo genocidio" nell'enclave palestinese.

 

09:22
Usa, Sullivan: "Mi aspetto progressi per la pace a Gaza"

"A un certo punto, il governo israeliano vorrà concludere un accordo per riportare a casa i propri cittadini. Non credo che lo stia facendo per la politica americana; penso che lo stia facendo per cercare di garantire la sicurezza di Israele, e mi aspetto che nelle prossime settimane vedremo progressi", ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan a Cbs News. 
 

09:21
Caccia Usa e Gb bombardano lo Yemen

Nella notte i caccia statunitensi e britannici hanno condotto una serie di raid aerei contro obiettivi dei ribelli Houthi nel nord dello Yemen. Presi di mira i governatorati di Amran e Saada.