Roma, 31 agosto 2024 - Duri scontri tra uomini armati ed esercito israeliano nella città di Jenin, in Cisgiordania. L'Idf sta convogliando diversi rinforzi, fa sapere l'agenzia di stampa palestinese Wafa, nel campo profughi della città dove le truppe hanno effettuato incursioni in diverse abitazioni nei quartieri, demolendo numerose strutture nel zona orientale della città, causando gravi danni alle reti elettriche e idriche.
Nella notte dal Libano è piovuta una raffica di 40 razzi verso la Galilea occidentale, nel nord di Israele, hanno riferito le Idf. Alcuni razzi sono stati intercettati e altri hanno colpito la zona, ma non si sono verificati feriti. In risposta, i militari israeliani hanno bombardato i siti di lancio con l'artiglieria.
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"Gli ostaggi sono stati abbandonati" e la posizione del governo di Benjamin Netanyahu è "inaccettabile". Lo ha dichiarato l'ex capo dell'intelligence militare delle Idf, Amos Yadlin, denunciando il voto del gabinetto di sicurezza di giovedì sera che ha sostenuto la posizione di Netanyahu, il quale intende mantenere le truppe lungo la Philadelphia Route durante la prima fase di sei settimane di un eventuale accordo con Hamas. Secondo il ministro della Difesa, Yoav Gallant, questa posizione probabilmente potrebbe impedire qualsiasi tipo di intesa e, di conseguenza, suonerebbe come una condanna per gli ostaggi.
Un tunnel buio e profondo, in sottofondo i pianti di neonati e bambini, l'immagine sfocata di una donna incinta. Questo il contenuto del video diffuso dalle famiglie degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza con la didascalia: ''Sono passati più di nove mesi''. Il filmato, in parte diffuso da Channel 12, non è stato autorizzato per la trasmissione completa da parte delle autorità israeliane. ''E' difficile da vedere'', ammette la stessa emittente israeliana, che però decide di diffondere alcuni frammenti e le accuse dei familiari degli ostaggi al governo guidato da Benjamin Netanyahu. "Che ogni cittadino sappia che se verrà rapito dal suo letto in pigiama sabato mattina, il suo primo ministro farà di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas a Gaza", affermano i parenti degli ostaggi.
E' iniziata a Gaza la campagna di vaccinazione contro la poliomielite, dopo che il territorio devastato dalla guerra ha registrato il primo caso di malattia in un quarto di secolo. I funzionari del ministero della Sanità nel territorio gestito da Hamas, insieme alle Nazioni Unite e alle Ong "stanno iniziando oggi la campagna di vaccinazione contro la polio nella regione centrale", ha dichiarato all'AFP Moussa Abed, direttore dell'assistenza sanitaria primaria presso il ministero della Sanità di Gaza.
Il ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato oggi che almeno 40.691 persone sono rimaste uccise nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, nel suo undicesimo mese. Il bilancio include 89 morti nelle ultime 48 ore, ha affermato il ministero in un comunicato, aggiungendo che 94.060 sono i feriti.
''Israele è la causa principale delle tensioni regionali'' oltre che ''l'ostacolo più grande al raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza''. è quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi nel corso di un colloquio telefonico con il capo della diplomazia giordana Ayman Safadi.
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che un edificio nella città di Gaza, è stato colpito con un attacco aereo dove un terrorista stava piazzando trappole esplosive. L'edificio si trovava vicino a dove stava operando una divisione di riservisti. Un'altra cellula di uomini armati è stata uccisa e diversi siti utilizzati da gruppi terroristici sono stati distrutti nei giorni scorsi. Nella parte meridionale di Rafah stanno continuando le operazioni dell'esercito che ha eliminato numerosi terroristi e distrutto postazioni di lancio razzi e armi.
L'Idf ha riferito di aver sventato due attentati con autobomba in Cisgiordania, annunciando l'uccisione di due sospetti terroristi palestinesi nella zona di Gush Etzion. In risposta Hamas ha lodato l'esplosione delle due autobomba che avrebbero potuto causare molte vittime affermando in una nota che ''la resistenza continuerà fino a quando andrà avanti l'aggressione dell'occupante''. Nel primo incidente, un'auto è esplosa in una stazione di servizio vicino all'incrocio di Gush Etzion: i militari hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un terrorista che era arrivato a bordo del veicolo. Nel secondo attacco un palestinese ha speronato un'auto all'ingresso del vicino insediamento di Karmei Tzur e le truppe israeliane hanno aperto il fuoco contro l'aggressore. L'aggressore è morto investito dall'auto di uno dei membri della sicurezza locale, poco dopo l'auto è esplosa.