Roma, 19 dicembre 2024 – A seguito dell’intercettazione di diversi missili lanciati dal gruppo yemenita filo-iraniano Houthi, Israele ha condotto una serie di attacchi aerei su Sanaa, la capitale dello Yemen. È successo poco dopo un vasto allarme su tutta la zona centrale dello Stato ebraico, che ha riversato nei rifugi milioni di cittadini. Almeno 9 persone sono morte nei bombardamenti su Sanaa, ma il bilancio sembra destinato a salire, visti gli ingenti danni.
Tra Tel Aviv e Hamas, invece, i negoziati per una tregua sembrano proseguire. Un funzionario anonimo del gruppo palestinese ha rivelato che la prima fase del piano prevederebbe il rilascio di 34 ostaggi israeliani – principalmente donne, bambini, anziani e malati – in cambio della scarcerazione di numerosi prigionieri palestinesi dalle carceri di Israele. Verrebbe anche riaperto il valico di Rafah: resta un’incognita però chi dovrebbe gestirlo in futuro. Infine, sarebbe previsto anche un maggiore afflusso di aiuti umanitari.
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Uno dei missili partiti oggi dallo Yemen, in direzione della capitale israeliana, ha raggiunto la località di Ramat Gan dove, secondo il ministero dell'Educazione, è stata colpita una scuola. L'edificio, come conferma anche il Times of Israel, era vuoto al momento dell'attacco, ed è completamente crollato. Le forze israeliane riferiscono di aver intercettato e abbattuto il missile prima che raggiungesse lo spazio aereo israeliano tramite lo scudo anti-missili Arrow, ma è stata la caduta di schegge a provocare danni ingenti nella città di Ramat Gan. Sirene invece sono scattate nella regione centrale di Israele, per il timore della caduta di altre schegge, spingendo le persone nei rifugi antiaerei. È stato il secondo missile sparato in settimana dal movimento armato che controlla lo Yemen verso Israele.
I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato il lancio di missili contro Israele, poche ore dopo che lo Stato ebraico ha dichiarato di aver intercettato un attacco e di aver reagito colpendo porti e infrastrutture energetiche. Il portavoce del gruppo Yahya Saree ha affermato che i ribelli hanno preso di mira "due obiettivi militari specifici e sensibili nell'area occupata di Giaffa", a Tel Aviv, con "missili balistici ipersonici".
Houthi: "Risponderemo all'escalation con l'escalation"
Il gruppo yemenita Houthi ha annunciato che "risponderà all'escalation con l'escalation" dopo i raid aerei messi a segno da Israele a San'a e Hodeidah, che hanno causato la morte di almeno nove persone. "Il bombardamento israelo-americano contro strutture civili in Yemen (centrali elettriche e porti) rivela la verità sull'ipocrisia dell'Occidente e confuta tutte le sue affermazioni umanitarie - ha scritto su X un membro dell'ufficio politico Houthi, Muhammad al-Bukhaiti - le nostre operazioni militari a supporto di Gaza continueranno e risponderemo all'escalation con l'escalation fino a quando i crimini di genocidio a Gaza non cesseranno e sarà consentito l'accesso a cibo, medicine e carburante per i suoi abitanti".
Israele "ha intenzionalmente privato i civili palestinesi di Gaza di un adeguato accesso all'acqua dall'ottobre 2023, causando molto probabilmente migliaia di morti e commettendo così il crimine contro l'umanità di sterminio e atti di genocidio". E' quanto afferma l'organizzazione Human Rights Watch (Hrw) in un rapporto pubblicato oggi, intitolato "Sterminio e atti di genocidio: Israele sta deliberatamente privando i palestinesi di Gaza di acqua". Un rapporto redatto dopo aver intervistato 66 palestinesi di Gaza, quattro dipendenti della Coastal Municipalities Water Utility (Cmwu) di Gaza, 31 operatori sanitari e 15 persone che lavorano con agenzie Onu e altre organizzazioni umanitarie internazionali. L'organizzazione ha poi spiegato di aver analizzato immagini satellitari, fotografie e video ripresi tra l'inizio delle ostilità nell'ottobre 2023 e settembre 2024, così come i dati raccolti e le stime prodotte da medici, epidemiologi, organizzazioni umanitarie ed esperti di acqua e servizi igienici.
Israele replica al rapporto HRW: "Pieno di bugie". Lo scrive Times of Israel. "Human Rights Watch sta ancora una volta diffondendo le sue accuse di sangue per promuovere la sua propaganda anti-Israele. Questo rapporto è pieno di bugie che sono spaventose anche rispetto ai già bassi standard di Hrw", afferma il ministero degli Esteri israeliano in una dichiarazione.
Per l'Iran i bombardamenti israeliani di stanotte sullo Yemen sono una "flagrante violazione del diritto internazionale". A dichiararlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghai, che ha anche condannato "l'appoggio incondizionato degli Stati Uniti" a Tel Aviv.
Nella notte, un numero imprecisato di missili Houthi è stato intercettato nei cieli israeliani, nella parte centrale del Paese: Tel Aviv ha risposto compiendo una serie di raid aerei su Sanaa, la capitale dello Yemen e roccaforte dei miliziani filo-iraniani. Al momento il bilancio delle vittime è di 9 morti, ma sembra destinato a salire.
Un funzionario anonimo di Hamas ha dichiarato al notiziario filo-Hezbollah Al Mayadeen che ci sono progressi nei negoziati con Israele per un rilascio graduale degli ostaggi e il cessate il fuoco. Durante la prima fase dell'accordo, Israele libererà 34 ostaggi - principalmente donne, bambini, soldatesse, malati e anziani - in cambio di prigionieri palestinesi, tra i quali alcuni ergastolani. Inoltre, Tel Aviv accetterebbe di ritirarsi da aree densamente popolate della Striscia di Gaza e di permettere un maggiore flusso di aiuti umanitari. È anche previsto l'apertura del valico di Rafah, ma la gestione del confine con l'Egitto resta da definire.