Roma, 2 novembre 2024 – Pioggia di missili katiuscia su Israele. Nella notte Hezbollah ha bersagliato dal Libano le città di Tira e di Hasharon a circa 30 km a nord-est di Tel Aviv. Nell'attacco sono rimaste ferite almeno 19 persone a Tira, rendono noto le autorità sanitarie e la polizia. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver intercettato tre missili dei miliziani, ma non sono stati tutti abbattuti. Alle prime ore del giorno, le 2.30 circa, il Partito di Dio ha attaccato nuovamente la base Glilot alla periferia di Tel Aviv, dove è di stanza la temuta Unità 8200 dell'intelligence militare israeliana. Hezbollah ha rivendicato il bombardamento in una dichiarazione. Un'altra salva di 15 razzi dei miliziani filo iraniani è stata scagliata questa mattina verso le zone dell'Alta Galilea, della Galilea e della baia di Haifa, ma nessun ferito: alcuni sono stati intercettati e altri sono caduti in aree aperte.
Intanto gli Stati Uniti, davanti al concreto rischio di un altro attacco dell'Iran contro Israele, hanno deciso di rafforzare la propria presenza in Medio Oriente. Nuovi schieramenti militari sono stati annunciati dal Pentagono tramite il portavoce, il maggiore generale Pat Ryder. Tra i mezzi in partenza un "cacciatorpediniere con missili balistici, squadroni di caccia e aerei cisterna e diversi bombardieri d'attacco a lungo raggio B-52 dell'aeronautica militare statunitense". Invece l'invio di truppe, volute dal Segretario alla Difesa Lloyd Austin "per la protezione dei cittadini e delle forze armate statunitensi in Medio Oriente, la difesa di Israele e la de-escalation attraverso la deterrenza e la diplomazia", inizierà nei prossimi mesi. Schieramenti che riguardano direttamente il sistema di difesa missilistico Terminal High Altitude Area Defense (Thaad) appena consegnato a Israele.
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Gli Usa hanno messo in guardia l'Iran dal lanciare un altro attacco contro Israele, sottolineando che Washington non sarà in grado di frenare gli israeliani se attaccheranno di nuovo. Lo scrive Axios citando un funzionario Usa e un ex funzionario israeliano. "Abbiamo detto agli iraniani: non saremo in grado di trattenere Israele e non saremo in grado di garantire che il prossimo attacco sarà calibrato e mirato come il precedente", ha detto il funzionario Usa spiegando che il messaggio è stato trasmesso direttamente agli iraniani, mentre il funzionario israeliano ha affermato che il messaggio è stato trasmesso tramite gli svizzeri.
Hezbollah ha lanciato oggi oltre 130 razzi dal Libano in direzione di Israele. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane, ricordando che in un attacco questa mattina a Tira, dove sono caduti tre razzi, sono rimaste ferite undici persone.
"Continuano gli assalti indiscriminati contro bambini, civili e operatori umanitari nella Striscia di Gaza. Nelle ultime 48 ore, secondo le notizie, oltre 50 bambini sono stati uccisi in attacchi a Jabalia, nel nord di Gaza". Lo scrive in un post su X il Fondo per l'Infanzia e l'Adolescenza delle Nazioni Unite (Unicef). L'Agenzia continua: "Vite infrante. Sofferenze immense. Un ciclo di dolore. Gaza è un cimitero per i bambini. Le uccisioni devono finire. È giunto il momento di porre fine a questa guerra. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco ora".
"Un nuovo attacco israeliano ha colpito il posto di frontiera di Jousieh, dove molti libanesi e siriani attraversano il confine dal Libano alla Siria": lo ha dichiarato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, su X. "Anche le strutture umanitarie sono state colpite. Fuggire e prendersi cura di coloro che fuggono è diventato difficile e pericoloso mentre la guerra continua ad estendersi", ha lamentato. Preso di mira per la prima volta il 25 ottobre, questo valico di frontiera, divenuto cruciale per il passaggio dei profughi in fuga dalla guerra in Libano tra Israele e Hezbollah, è stato nuovamente colpito dalla parte siriana nelle prime ore di oggi.
"L'Iran si prepara ad attaccare Israele nei prossimi giorni". Lo ha detto al Washington Post una fonte vicina alla leadership israeliana e informata degli ultimi rapporti dell'intelligence. L'indiscrezione del quotidiano americano arriva all'indomani della notizia riportata dalla Cnn, secondo cui Israele avrebbe "un alto livello di preparazione" per un eventuale nuovo attacco iraniano in risposta al raid condotto dallo Stato ebraico nella notte tra venerdì e sabato scorsi sulla Repubblica islamica.
L'esercito israeliano annuncia di aver distrutto una fabbrica di armi sotterranea di Hamas, raggiungibile attraverso un tunnel, nel centro della Striscia di Gaza. "Nella struttura sotterranea sono stati localizzati laboratori, centinaia di forniture per la produzione di razzi, granate e proiettili, insieme ad attrezzature subacquee", ha precisato un comunicato militare, affermando che le attrezzature marittime potrebbero essere utilizzate per infiltrarsi in Israele via mare. Il percorso del tunnel conteneva diverse aree abitative a lungo termine dotate di forno, fornelli, scorte di cibo, letti e uffici, ha dichiarato il comunicato militare.
Un laser contro missili e droni per la difesa di Israele. Il governo si aspetta che il suo sistema di difesa laser "Iron Beam" sia operativo entro un anno, affermando che porterà "una nuova era di guerra" mentre si impegna in una guerra di droni e missili con l'Iran e i suoi partner regionali, lo scrive la Cnn. Lo stato ebraico ha speso più di 500 milioni di dollari questa settimana con gli sviluppatori israeliani Rafael Advanced Defense Systems, architetto dell'Iron Dome di Israele, ed Elbit Systems per espandere la produzione dello scudo. Soprannominato Iron Beam, lo scudo mira a utilizzare laser ad alta potenza per contrastare una serie di proiettili, tra cui missili, droni, razzi e mortai, ha affermato questa settimana il ministero della Difesa israeliano.
Con un'azione degna di un film d'azione un commando israeliano ieri si è infiltrato nel nord del Libano via mare ed ha catturato ieri un membro di Hezbollah. Il ministro dei Trasporti di Beirut, Ali Hamiye, che rappresenta Hezbollah nel governo libanese, ha confermato che le forze speciali della Marina di Israele sono sbarcate nella località turistica di Batroun, a sud di Tripoli, e hanno catturato Imad Amhaz, capitano di navi civili e figura di spicco dell'ala militare del Partito di Dio, e sono ripartiti sui motoscafi.
Un alto funzionario della milizia filo-iraniana Hezbollah al-Nujaba ha affermato che i gruppi islamisti in Iraq si stanno coordinando con Teheran per rispondere "al momento opportuno, tempo e luogo" contro Israele per gli attacchi aerei della scorsa settimana. "Quando Israele ha attaccato l'Iran, ha violato lo spazio aereo iracheno e le norme internazionali, e gli Stati Uniti hanno collaborato con esso, nonostante i suoi accordi di sicurezza con l'Iraq", ha detto Haider al-Lami, membro dell'ufficio politico della milizia, al notiziario libanese Al-Akhbar.
Almeno 19 persone sono rimaste ferite nella notte a Tira, nel centro di Israele, a causa di un razzo caduto su un edificio. Il ministero degli Esteri israeliano su X: "Questo è il risultato di un attacco diretto di un razzo Hezbollah alla città arabo-israeliana di Tira, che ha ferito 19 civili".
La Resistenza islamica in Iraq ha rivendicato di aver di aver colpito siti a Eilat con tra droni. Ma l'Idf ha affermato di averli intercettati e abbattuti sul Mar Rosso, Times of Israel sottolinea che non sono neanche scattate le sirene dell'allarme antiaereo poiché i droni sono stati intercettati prima che entrassero nello spazio aereo israeliano.
Nuove minacce contro Usa e Israele da parte dell'Ayatollah Ali Khamenei. IL leader supremo iraniano ha promesso di rispondere a qualsiasi attacco di Israele e del suo alleato Usa contro l'Iran o i suoi gruppi alleati nella regione. "I nemici, sia gli Stati Uniti che il regime sionista, devono sapere che riceveranno sicuramente una risposta severa alle loro azioni contro l'Iran, la nazione iraniana e il fronte della resistenza".
L'esercito israeliano ha rivendicato l'uccisione del comandante del settore costiero di Hezbollah, Ma'in Mousa Az al-Din, e del comandante dell'unità di artiglieria, Hassan Majed Dhiab, nella zona di Tiro, in Libano. Quest'ultimo sarebbe responsabile del lancio di giovedì di razzi verso la città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele.
Jean-Pierre Lacroix, sottosegretario generale per le operazioni di pace e capo del peacekeeping delle Nazioni Unite ha dichiarato che i caschi blu resteranno in Libano nonostante gli attacchi subiti nelle ultime settimane. Lacroix ha aggiunto che le posizioni dell'Unifil verrebbero "occupate" se se ne andasse. Gli oltre 10.000 peacekeepers della missione Unifil sono di stanza nel sud del Libano dal 1978 e hanno il compito di monitorare la "Linea Blu" di demarcazione con Israele.