Roma, 29 settembre 2024 – E’ stato recuperato il corpo di Nasrallah, il leader di Hezbollah ucciso in un raid israeliano a Beirut. Sarebbe morto soffocato in un bunker. Domani i funeralei. Con lui quasi tutti i dirigenti del gruppo filo-iraniano hanno trovato la morte negli attacchi di Tel Aviv. Oltre ad Ali Karaki, il numero tre del gruppo, l’Idf annovera tra le vittime Nabil Kawak membro del Consiglio centrale esecutivo, baluardo dell'organizzazione sciita filoiraniana. In tutto una ventina di uomini, tra cui Ali Nawaf Ayoub, il più vicino a Nasrallah.
L’obiettivo del raid di oggi nella capitale libanese, secondo i media israeliani, è Abu Ali Rida, l’ultimo dei vertici di Hezbollah ancora in vita.
FOCUS I possibili successori di Nasrallah
Nel frattempo rischia di aprirsi un nuovo fronte. Mentre l’Iran chiede una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu e minaccia l’invio di truppe, Tel Aviv lancia un’offensiva anche in Yemen, in risposta ad attacchi degli Houthi. Biden: "Una guerra in Medio Oriente su larga scala va evitata". Il Papa: “La difesa sproporzionata è immorale”.
Le notizie in diretta
"Un guerra su larga scala in Medio Oriente deve essere evitata": lo ha detto il presidente Usa Joe Biden ai reporter, aggiungendo: "Parlerò con Netanyahu". I due non si parlano da agosto.
Si aggrava il bilancio delle vittime dell'attacco israeliano condotto oggi nel villaggio Ain el-Delb, situato nel distretto di Sidone, nel sud del Libano: il ministero della Sanità ha riferito di 32 morti e 53 feriti.
I cittadini di Israele "dovranno ancora affrontare giorni difficili" dopo l'assassinio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah avvenuto venerdì a Beirut. Lo ha detto Netanyahu nel corso di una conferenza stampa dopo il rientro nel governo del leader di New Hope, Gideon Sàar. Il premier israeliano ha osservato che "il cambiamento nell'equilibrio di potere porta con sé la possibilità di creare nuove alleanze nella nostra regione, perché Israele sta vincendo". "Ma vi dico, cittadini di Israele, questi sono anche giorni difficili - ha proseguito il premier -. Perché anche in questi giorni, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora nel mezzo di una guerra difficile, i cui costi sono pesanti… la coesione è una condizione necessaria per noi per rimanere fermi e decisi in questi giorni difficili". Lo scrive The Times of Israel.
Il ministero della Salute dello Yemen, gestito dagli Houthi, ha annunciato che quattro persone sono morte e 29 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani di oggi. Lo riporta Sky News. In precedenza l'esercito israeliano ha dichiarato di aver utilizzato decine di aerei, tra cui jet da combattimento, per attaccare centrali elettriche e i porti di Ras Issa e Hodeida.
"L'assassinio de Sayyed Hassan Nasrallah ha aperto una ferita nel cuore dei libanesi». Ma «il martirio incessante di capi cristiani e musulmani che hanno creduto nelle cause della verità, della giustizia e della difesa dei deboli rafforza l'unità tra i libanesi, un'unità di sangue, appartenenza e destino". Con queste parole il Patriarca maronita Béchara Boutros Rai ha espresso le sue prime considerazioni pubbliche sulla fine del Capo del movimento sciita Hezbollah. Lo ha fatto nel corso dell'omelia pronunciata durante la messa domenicale celebrata oggi
"Gli attacchi" di "Israele "sono falliti. Sono state prese delle precauzioni, i serbatoi di petrolio sono stati svuotati in anticipo al porto di Ras Issa e Hodeidah, ed è stato predisposto un piano di emergenza. I sionisti non fermeranno le nostre operazioni in nessuna circostanza, le renderemo più qualitative". Lo scrive sui social l'alto funzionario degli Houthi, Nasr ad-Din Amer.
I raid aerei messi a segno oggi da Israele nel governatorato di Baalbeck-Hermel, nel nord-est del Libano, hanno causato 21 morti e 47 feriti. Lo ha riferito il ministero della Sanità libanese, citato dall'agenzia di stampa Nna
Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, sarebbe morto per soffocamento in un bunker non ventilato, motivo per cui il suo corpo è stato recuperato intatto tra le macerie. E' la valutazione che si fa in queste ore in Israele, secondo quanto riferito da Channel 12. L'emittente spiega che i gas tossici delle esplosioni sarebbero entrati nella stanza in cui si trovava Hezbollah, causandone gradualmente la morte. I funerali si terranno domani, stando ad Al-Arabiya.
Le autorità libanesi affermano che 24 persone sono state uccise in un attacco israeliano vicino alla città meridionale di Sidone. Lo riporta l'Afp.
"Decine di aerei dell'Aeronautica militare (Iaf), da combattimento, da rifornimento e dell'intelligence, hanno attaccato a 1.800 chilometri da Israele le aree di Ras Issa e Hodeidah nello Yemen". Lo rende noto la stessa Iaf su X.
Forti esplosioni si sono sentite nel porto di Hodeidah nello Yemen, dove sono state segnalati sette diversi attacchi da parte di Israele nello scalo principale. Secondo il canale al-Mayadeen vicino a Hezbollah, i raid miravano agli impianti di stoccaggio del petrolio nel porto di Ras Issa e e di Hodeidah. Fonti yemenite hanno riferito al canale che nel porto di Hodeida sono stati effettuati più di 10 attacchi dell'aeronautica militare e che anche l'aeroporto internazionale della città è stato attaccato.
La rete Al-Saudi Arabia ha affermato che "Israele ha attaccato il porto di Hodeidah e una centrale elettrica in risposta agli ultimi lanci missilistici degli Houthi". Secondo i report, oltre all'aeroporto e al porto di Hodeidah, sarebbero state attaccate anche almeno due centrali elettriche della città e altri siti. L'attacco attribuito a Israele è stato effettuato dopo che negli ultimi giorni gli Houthi hanno lanciato due missili verso il centro del paese, entrambi intercettati.
L'Aeronautica israeliana ha condotto un raid sul porto di Hodeidah, in Yemen. Lo hanno riferito due funzionari israeliani citati da Axios. La notizia è stata confermata dalla tv dei ribelli Houthi, che controllano ampie zone dello Yemen, mentre una fonte della sicurezza citata dall'emittente al-Hadath ha chiarito che Israele ha preso di mira una centrale elettrica della città in risposta agli attacchi missilistici degli Houthi.
"La difesa sempre deve essere proporzionata all'attacco. Quando c'è qualcosa di sproporzionato, si fa vedere una tendenza dominatrice che va oltre la moralità". Lo ha detto il Papa rispondendo ad una domanda sulle bombe sul Libano e sul conflitto in Medio Oriente sottolineando che "sono azioni immorali" quelle di "un Paese, qualsiasi Paese" che usa "le forze in modo così superlativo". "La guerra è immorale ma le regole di guerra indicano una moralità», «quando questo non c'è si vede, diciamo in Argentina, il cattivo sangue", ha detto il Papa nella conferenza stampa in volo.
Quando sono stati colpiti dal raid israeliani, i comandanti di Hezbollah e Hassan Nasrallah si trovavano nel loro principale centro di comando sotterraneo a Beirut: il sito si trovava sotto edifici residenziali, a 53 metri di distanza da una scuola gestita dalle Nazioni Unite. Lo dicono le forze di difesa israeliane.
Il ministro della Difesa,Guido Crosetto, è "costantemente informato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Cavo Dragone e dal comandante del Covi, generale Francesco Figliuolo, dai quali riceve puntuali aggiornamenti sulle condizioni e sull'evoluzione della situazione di sicurezza" in Libano, "che pur estremamente delicata, con riferimento ai nostri militari e al personale nazionale non presenta criticità immediata". Crosetto ha aggiunto che "Unifil (forza militare di interposizione dell'ONU) non è l'obiettivo diretto degli attacchi, anche se l'incremento del livello e dell'intensità degli scontri ne rende possibile il coinvolgimento accidentale". Il ritiro del nostro contingente militare "non è al momento in discussione. La Difesa, in particolare il Covi, ha tuttavia attivato, di concerto con il ministero degli Esteri, tutte le predisposizioni necessarie per una eventuale evacuazione dei civili italiani presenti nel Paese, qualora la situazione dovesse ulteriormente deteriorarsi". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Il corpo di Hassan Nasrallah è stato recuperato sul luogo dell'impatto nella periferia meridionale di Beirut. Lo riporta Al Arabya. Secondo una fonte medica e una fonte di sicurezza, il corpo del leader di Hezbollah non presenterebbe ferite dirette. La causa della morte sembra sia un trauma contundente dovuto alla forza dell'esplosione.
L'esercito israeliano ha effettuato nuovi attacchi in Libano, compreso dei raid a Dahiyeh, il sobborgo meridionale della capitale Beirut. L'IDF ha affermato di aver preso di mira i depositi di armi e i siti infrastrutturali di Hezbollah nel paese. Un funzionario della sicurezza libanese ha confermato l'attacco di Beirut all'agenzia di stampa AFP, che riferisce di una forte esplosione udita e fumo visto sollevarsi dalla zona. Secondo i media israeliani, l'obiettivo è Abu Ali Rida, comandante dell'unità Bader del gruppo, responsabile della seconda linea di difesa nel Libano meridionale dopo la zona di confine iniziale. Rida è l'ultimo comandante militare anziano di Hezbollah rimasto in vita, il che, se le notizie sulla sua morte fossero confermate, lascerebbe Hezbollah senza nessuno dei suoi alti dirigenti militari.
Fonti di Hezbollah, citate dal New York Times, affermano di aver recuperato il cadavere del fondatore e segretario generale del movimento, Hassan Nasrallah, ucciso dal bombardamento israeliano su Beirut.
In Medio Oriente "tutto è possibile, anche la guerra", dopo l'uccisione del leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah. Lo ha detto da New York all'agenzia iraniana Fars il capo della diplomazia del governo di Teheran, Abbas Araghchi. "Tutti dovrebbero essere consapevoli del fatto che la situazione è assolutamente esplosiva e che tutto è possibile, anche la guerra", ha detto il ministro all'agenzia, legata ai Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani. Araghchi non ha risparmiato accuse a Israele e ha affermato che per questo l'Iran ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu.
L'uccisione da parte di Israele del vice comandante del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane Abbas Nilforoushan in Libano "non rimarrà senza risposta". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi. Nilforoushan, vice comandante delle operazioni dell'IRGC, è stato ucciso venerdì in un attacco aereo israeliano a
Beirut che ha preso di mira Hassan Nasrallah, leader del gruppo terroristico Hezbollah sostenuto da Teheran. Gli Stati Uniti avevano sanzionato Nilforoushan nel 2022 perché "direttamente responsabile della repressione delle proteste" durante le manifestazioni in Iran per la morte di Mahsa Amini in seguito al suo arresto per presunta mancata osservanza del velo da parte della polizia. Nilforoushan ha prestato servizio anche in Siria, sostenendo il presidente siriano Bashar Assad nella devastante guerra civile durata anni del paese, nata dalla Primavera araba del 2011.
Secondo l'Ong Centro siriano per il monitoraggio dei diritti umani, un attacco israeliano ha colpito a Homs, in Siria, un veicolo con milizie irachene filo-iraniane. Secondo il report, ci sarebbero diverse vittime. Anche il sito di notizie Kol Habira, vicino all'opposizione siriana, ha riferito di un attacco dell'Idf ad alcuni siti a Homs. Secondo il libanese al Mayadeen, affiliato a Hezbollah, l'Idf ha colpito la zona di Wadi Hana ad al Qusayr, vicino a un posto di blocco dell'esercito siriano.
Funzionari statunitensi hanno dichiarato ad Abc News che operazioni "su scala ridotta" dell'esercito israeliano in territorio libanese "potrebbero essere iniziate al confine con il Libano, o potrebbero essere sul punto di iniziare" per eliminare le posizioni di Hezbollah.
Israele non sembra aver ancora deciso se lanciare un'operazione di terra, ma è pronto a farlo, hanno detto i funzionari, aggiungendo che se un'operazione di terra avrà luogo, la sua portata sarà probabilmente limitata.
L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver ucciso la notte scorsa Nabil Kawak, comandante dell'unità di sicurezza di Hezbollah e membro del Consiglio centrale esecutivo in un attacco nel quartiere meridionale di Beirut, baluardo dell'organizzazione sciita filoiraniana.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha messo in guardia dalle "conseguenze pericolose" degli attacchi israeliani in Libano che hanno portato all'uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. "L'Onu non è riuscita a prendere misure efficaci contro Israele - ha detto incontrando il segretario dell'Onu Guterres e il presidente dell'Assemblea Philemon Young - La continua ostruzione degli Stati Uniti, complici dei mali dei sionisti, nel Consiglio di sicurezza è illegale e vergognosa, volta a impedire qualsiasi pressione su Israele per fermare la sua aggressione a Gaza e in Libano".