Roma, 23 settembre 2024 – Si intensifica l'escalation tra Israele e Hezbollah. E per il Libano è il giorno peggiore da quasi un anno, da quando l'8 ottobre dello scorso anno sono iniziate le ostilità al confine tra Israele e il Paese dei cedri. Schermaglie innescate dal sostegno di Hezbollah ad Hamas, che il giorno precedente aveva attaccato Israele e scatenato la campagna militare delle forze israeliane nella Striscia di Gaza. Dalle prime ore di oggi l’Idf ha confermato attacchi contro siti di Hezbollah, anche abitazioni in cui, secondo i militari israeliani, venivano custodite armi per il Partito di Dio.
L’ultimo bilancio del ministero della Sanità libanese parla di 492 morti e 1.645 feriti, nonostante i messaggi di alert inviati dalle autorità di Tel Aviv che invitavano i cittadini a lasciare le abitazioni usate da Hezbollah come deposito di armi. L’Idf dichiara di aver colpito “oltre 1.300 obiettivi in 24 ore” lanciando un offensiva “diffusa” a Sud e su “larga scala” ad est, nella valle della Beqaa. Ai residenti sono state concesse “due ore di tempo” per andare via. Le foto che arrivano dal Libano testimoniano l’esodo di migliaia di famiglie verso Beirut, la capitale, considerata più sicura. "Non aspettiamo la minaccia, la preveniamo”, ha detto il premier israeliano Netanyahu.
Le notizie in diretta
Gli Stati Uniti si oppongono a un'invasione di terra di Israele in Libano. Lo riferisce un funzionario americano. Secondo quanto si apprende gli Stati Uniti intendono presentare "idee concrete" all'Onu per allentare il conflitto fra Israele e Libano. Lo afferma un funzionario americano.
L'ala armata di Hamas afferma che il suo comandante sul campo Mahmoud Al Nader è stato ucciso oggi in un attacco aereo israeliano nel Libano meridionale.
L'esercito israeliano reso noto stasera che gli attacchi aerei in Libano hanno colpito oltre 1.300 obiettivi di Hezbollah nelle ultime 24 ore. Lo ha specificato il portavoce dell'esercito Daniel Hagari in conferenza stampa.
Almeno 492 persone sono state uccise negli attacchi di Israele in Libano. Lo rende noto il ministro della sanità libanese, aggiornando il precedente bilancio delle vittime. Sono 1.645, secondo il bilancio aggiornato, i feriti. Tra i morti e i feriti ci sono donne e bambini, ha affermato il ministero.
"Si raccomanda agli spagnoli nel paese, soprattutto se il loro soggiorno è temporaneo, di abbandonare" il Libano "utilizzando i mezzi commerciali esistenti". È il messaggio pubblicato questa sera su X dall'ambasciata di Spagna in Libano. La ministra della Difesa, Margarita Robles, è in contatto continuo con i militari spagnoli distaccati in Libano nella missione Onu. In dichiarazioni riprese da Tve ha assicurato che il morale "è alto" nonostante la situazione "assolutamente preoccupante e drammatica", per i bombardamenti di Israele. Al momento non ci sono militari feriti nel contingente spagnolo.
L'esercito israeliano ha affermato che un "gran numero" di militanti di Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi in Libano di oggi
Il movimento sciita Hezbollah ha smentito le voci della morte del comandante Ali Karaki, che sarebbe stato preso di mira in un attacco israeliano nella periferia sud di Beirut. Karaki, ha affermato un portavoce della milizia, "sta bene" e si trova "in un luogo sicuro".
Il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, a quanto si apprende da fonti Ue, ha incontrato il Presidente dell'Iran Masoud Pezeshkian a margine della settimana dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Il Presidente Michel ha ritenuto, spiegano le stesse fonti, che le relazioni Ue-Iran siano al punto più basso. Durante l'incontro ha sollevato diverse preoccupazioni dell'Ue e ha ribadito l'importanza del dialogo per evitare un'escalation.
Il Presidente iraniano, sottolineano le fonti europee, ha dichiarato che l'Iran non ha consegnato armi alla Russia ed è pronto a impegnarsi in modo costruttivo, che il fattore destabilizzante è Israele e non l'Iran, in quanto Israele non rispetta il diritto internazionale. Sul nucleare, l'Iran non vuole il programma nucleare militare e non si dice responsabile del fallimento del dialogo, concludono le fonti.
Sono 1.300 gli obiettivi di Hezbollah colpiti oggi nei raid di Israele in Libano, ha precisato il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari anticipando che "ci saranno giorni impegnativi". I raid proseguono, ha aggiunto. Fra gli obiettivi colpiti anche missili cruise "in grado di colpire a centinaia di chilometri", razzi con testate da mille chili, razzi e droni. In merito all'elevato numero di vittime, Hagari ha affermato che fra loro ci sono "numerosi terroristi che si trovavano accanto ai sistemi d'arma".
"Stasera ci sarà una riunione del G7 dove affronteremo i temi che riguardano le due grandi crisi, quella mediorientale e quella in Ucraina, per prendere posizioni congiunte. Ci sarà un documento che io firmerò a nome di tutti. Noi stiamo lavorando perché si possa raggiungere il cessate il fuoco a Gaza, l'elemento chiave è quello, per la liberazione degli ostaggi e per l'aiuto della popolazione civile palestinese". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine dell'Assemblea generale dell'Onu. "C'è - ha aggiunto - un problema che riguarda il Libano: Hezbollah continua a minacciare di non voler accettare la proposta di una frontiera con una blue zone, quindi di andare al di là del fiume e questo preoccupa Israele che ha diritto a difendere i propri confini.
Questa sera i ministri del governo israeliano hanno approvato la dichiarazione di una "situazione speciale sul fronte interno" in tutto Israele. La dichiarazione espande in modo significativo i poteri dell'Idf di impartire istruzioni al pubblico israeliano, consentendogli di vietare raduni, limitare gli studi e impartire "ulteriori istruzioni necessarie per salvare vite umane".
Cresce ancora il bilancio delle vittime dei raid israeliani di oggi nel sud e nell'est del Libano. Secondo il ministero della Sanità di Beirut si contano 356 morti, tra cui 24 bambini
L'Egitto ha sollecitato l'intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu dopo la "pericolosa escalation israeliana" in Libano.
Nuova ondata di raid delle forze israeliane in Libano. Questa sera sono stati presi di mira obiettivi nella valle della Bekaa, nel Libano orientale, rende noto il sito di notizie israeliano YNet.
Da questa mattina, l'aeronautica militare israeliana ha colpito più di 1.100 obiettivi di Hezbollah in Libano. Lo ha affermato l'Idf, citata dal Times of Israel. I jet e i droni dell'IAF hanno lanciato più di 1.400 missili e bombe contro edifici e altri siti in cui Hezbollah, dice l'Idf, ha immagazzinato razzi, lanciatori e velivoli senza pilota che "rappresentavano una minaccia e che erano destinati a essere usati contro Israele". L'IAF continuerà a colpire centinaia di altri siti di Hezbollah in serata.
L'Iraq vuole una "riunione urgente" dei Paesi arabi a margine dell'Assemblea generale dell'Onu per "fermare" Israele in Libano. Lo afferma il primo ministro iracheno.
Diventa un giallo la morte di Ali Karaki, obiettivo del raid israeliano su Beirut. Dopo la notizia dell'uccisione nella periferia meridionale di Beirut, diffusa dall'emittente Sky News Arabia, una fonte della sicurezza citata dalla Reuters e rilanciata da Ynet, ha invece spiegato che non è ancora confermato se Karaki sia morto. Non si sa quale sia la sua sorte, ha affermato la fonte.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accolto alla Casa Bianca il presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan e ha accennato brevemente che discuterà con lui degli sforzi per una de-escalation dell'attuale situazione in Libano. Reuters ha anche riferito che Biden intende discutere con il leader emiratino degli sforzi per porre fine alla guerra di Israele a Gaza.
"Sono stato informato sugli ultimi sviluppi in Israele e Libano. Il mio team è in costante contatto con le loro controparti e stiamo lavorando per allentare la tensione in modo da consentire alle persone di tornare a casa in sicurezza", ha detto Biden a margine dei colloqui con il presidente degli degli Emirati Arabi Uniti.
Nei raid di Israele contro il sud del Libano e la regione della Bekaa di oggi sono stati uccisi anche tre esponenti religiosi di Hezbollah, rende noto l'emittente saudita al-Hadath, ripresa dalla Tass. Si tratta di Abdul Moneim Mahna e Amin Saad. Quest'ultimo è stato ucciso a Bint Jbeil. Ucciso anche Ali Aburia, molto noto nella valle della Bekaa. Nei raid di oggi sono morte, nelle regioni colpite da Israele, 274 persone. Ci sono stati anche 1.024 feriti, secondo il ministro della sanità libanese.
"Alla luce delle crescenti tensioni in Medio Oriente, e per abbondanza di cautela, stiamo inviando un piccolo numero di truppe aggiuntive per aumentare le nostre forze che sono già nella regione". Lo ha detto il portavoce del Pentagono, il generale maggiore Patrick Ryder, annunciando l'invio di rinforzi Usa in Medio Oriente, secondo quanto riporta la Cnn, senza fornire ulteriori dettagli sul numero dei militari inviati, sul corpo di appartenenza e su dove saranno inviati. "Per ragioni di sicurezza operativa non rilascerò altre dichiarazioni", ha affermato.
"La guerra di Israele non è'" contro il popolo libanese, ma "contro Hezbollah". Lo ha detto in un messaggio video il primo ministro Benjamin Netanyahu che ha chiesto alla popolazione civile del Paese dei cedri di prendere sul serio l'invito di Israele a evacuare le zone dei bombardamenti e ha assicurato che sarà possibile tornare a casa una volta terminati i combattimenti. "Per troppo tempo, Hezbollah vi ha usato come scudi umani", ha detto Netanyahu "Ha piazzato razzi nei vostri salotti e missili nei vostri garage. Quei razzi e quei missili sono puntati direttamente sulle nostre città, direttamente sui nostri cittadini. Per difendere il nostro popolo dagli attacchi di Hezbollah, dobbiamo togliere queste armi", afferma. "A partire da questa mattina, l'Idf vi ha avvertito di mettervi al sicuro. Vi esorto a prendere sul serio questo avvertimento. Non lasciate che Hezbollah metta in pericolo le vostre vite e quelle dei vostri cari. Non lasciate che Hezbollah metta in pericolo il Libano".
Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver condotto un "raid mirato" a Beirut, per la quarta volta dal 7 ottobre. Secondo Haaretz, l'obiettivo era Ali Karaki, comandante di Hezbollah per il fronte meridionale e numero tre nella gerarchia militare. Due giorni fa Hezbollah aveva nominato Ali Karaki e Talal Hamia al posto di Ibrahim Aqil e Fuad Shukr, entrambi uccisi in raid israeliani, alla guida del Consiglio della Jihad.
Un funzionario israeliano sostiene che l'amministrazione Biden ha recentemente inviato a Israele la bozza del testo di una nuova proposta di rilascio degli ostaggi e di cessate il fuoco a Gaza. Lo sostiene il Times of Israel confermando un rapporto di Channel 12. Il funzionario afferma che Israele sta ancora esaminando la proposta e non ha ancora risposto. A differenza della proposta avanzata dall'amministrazione Biden fin da maggio, questa non è divisa in tre fasi, afferma il funzionario israeliano.
Il governo libanese afferma che ci sono 21 bambini tra i 274 morti, nuovo bilancio diffuso sui raid israeliani nel sud e nell'est del Libano.
Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, arrivato negli Usa dove parteciperà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha denunciato che Israele cerca un "conflitto più ampio". L'escalation, ha aggiunto, "non porterà benefici a nessuno".
L'Idf ha pubblicato i filmati di esplosioni secondarie prodottesi a seguito di un attacco aereo israeliano su un edificio a Jabal al Botm, nel Libano meridionale, che secondo l'esercito veniva utilizzato da Hezbollah per immagazzinare armi. L'attacco è stato uno degli oltre 300 avvenuti oggi in Libano, che secondo l'Idf hanno preso di mira case e altri edifici civili dove il gruppo sostenuto dall'Iran ha immagazzinato razzi, missili, droni e altre armi. L'Idf ha avvertito i civili di fuggire dalle aree in cui Hezbollah ha depositato armi e ha anche annunciato che effettuerà attacchi nella valle della Beqaa in Libano più tardi oggi. Un altro video pubblicato dai media libanesi mostra attacchi aerei israeliani nella città di Aanqoun, nella zona di Sidone.
Le sirene dell'allarme aereo stanno suonando ad Haifa, nel nord di Israele, bersaglio ieri del lancio di razzi da parte di Hezbollah. Lo riferiscono i media locali.
"Non aspettiamo la minaccia, la preveniamo, e continueremo a farlo. Ho promesso che avremmo cambiato l'equilibrio della sicurezza nel nord, ed è esattamente ciò che stiamo facendo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, sugli sviluppi al confine con il Libano, in un video dal bunker del quartier generale della Difesa a Tel Aviv ripreso dai media locali. "Non toglieremo il piede dall'acceleratore", ha aggiunto, affermando che Israele sta eliminando alti esponenti di Hezbollah e distruggendo i loro depositi di missili.
"Stiamo affrontando giorni complessi. Ho promesso che avremmo cambiato l'equilibrio di forza al nord ed è esattamente quello che stiamo facendo''. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel corso di un incontro nel quartier generale del ministero della Difesa insieme a Yoav Gallant ed al capo di Stato maggiore Herzl Halevi per una valutazione della situazione sull'escalation in Libano.
Un funzionario militare israeliano ha affermato che Israele si sta concentrando sulle operazioni aeree e non ha piani immediati per un'operazione via terra. Lo riporta Haaretz. Il funzionario ha affermato che gli attacchi mirano a limitare la capacità di Hezbollah di lanciare ulteriori attacchi contro Israele.
Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha esortato i residenti della valle della Beqaa a fuggire dalle abitazioni in cui Hezbollah ha immagazzinato armi. "Ci stiamo preparando a colpire obiettivi terroristici nella valle della Beqaa nelle prossime ore. Hezbollah nasconde armi strategiche in edifici civili e utilizza la popolazione come scudo umano, mettendola consapevolmente in pericolo" ha dichiarato in una conferenza stampa. "Hezbollah intende lanciare queste armi verso il territorio israeliano, e non lo permetteremo" ha aggiunto Hagari.
L'esercito israeliano annuncia di voler lanciare attacchi "su larga scala" nella valle della Bekaa, nell'est del Libano.
Yahya Sinwar, il principale leader di Hamas nella Striscia di Gaza, è stato fuori contatto per un po di tempo, il che ha spinto a indagare sulla causa del suo silenzio. Le valutazioni attuali, secondo quanto riferisce Israel Hayom che cita fonti della sicurezza, indicano tuttavia che Sinwar sia vivo e stia usando ostaggi come scudi umani. Le autorità comunque stanno esplorando anche altri scenari, in particolare data la recente campagna di bombardamenti di Israele che ha preso di mira i tunnel nelle aree in cui si ritiene che Sinwar si nasconda. Al momento non ci sono altre conferme, né una posizione ufficiale dell'Idf sul tema.
L'aggressione israeliana contro il Libano è una guerra di sterminio e un piano volto a distruggere i villaggi e le città libanesi. Lo ha dichiarato il premier libanese Najib Mikati, secondo quanto riportato dal sito online del quotidiano libanese An-Nahar. Mikati ha esortato "le Nazioni Unite e l'Assemblea Generale e i Paesi influenti... a scoraggiare l'aggressione (israeliana)".
E' salito a 100 morti e 400 feriti il bilancio dei bombardamenti odierni lanciati da Israele nel sud del Libano. E' quanto ha riferito il ministero della Salute libanese, aggiungendo che tra le vittime ci sono "bambini, donne e paramedici".
Hezbollah ha annunciato di aver bombardato tre obiettivi nel nord di Israele "in risposta" ai massicci attacchi dello Stato ebraico di questa mattina.
Il deputato iraniano e membro della Commissione di sicurezza Ahmad Bakhshayesh Ardestani ha lasciato intendere che l'incidente aereo che ha ucciso il presidente Ebrahim Raisi lo scorso maggio, potrebbe essere stato causato dallo scoppio di un cercapersone simile a quelli esplosi nei giorni scorsi in Libano.
A seguito dell'esplosione di migliaia di cercapersone in dotazione agli esponenti di Hezbollah in Libano, le Guardie della rivoluzione dell'Iran hanno vietato ai propri membri di utilizzare dispositivi di comunicazione. E' in corso un'operazione su larga scala per ispezionarli tutti. Ad annunciarlo sono gli alti funzionari delle forze di sicurezza iraniane.
"Se vi trovate in un edificio dove Hezbollah ha armi, allontanatevi fino a nuovo ordine". Così recita l'sms - diffuso dal Times of Israel - inviato da Israele ai cittadini libanesi che vivono nei pressi delle basi di Hezbollah, nel mirino di un massiccio attacco dell'Idf.
Da questa mattina, l'aeronautica militare israeliana ha colpito più di 150 obiettivi di Hezbollah in Libano: ad affermarlo in una nota è l'Idf. Al momento, il bilancio è di un morto e 6 feriti a Buday, nel distretto di Baalbek, oltre cento chilometri a nord del confine con Israele. Il quotidiano libanese Al-Mayadeen cita anche altri civili feriti ad Aytaroun, nel sud del Paese.
Sirene di allarme stanno risuonando in diverse città del nord di Israele, a ridosso del confine con il Libano. Si tratterebbe di un possibile attacco di droni: a riferirlo è il Times of Israel. Nelle prime ore di questa mattina, l'Idf ha annunciato di aver intercettato un missile lanciato dalla Resistenza islamica in Iraq. L'obiettivo sarebbe stato la base di osservazione israeliana di Golani.
Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver lanciato una serie di "bombardamenti massicci e diffusi" sul Libano, con l'obiettivo di colpire le basi di Hezbollah. I media locali parlano di raid soprattutto nel sud del Paese e nel nord-ovest. L'Idf ha invitato coloro residenti nei pressi dei loro obiettivi di allontanarsi: "Consigliamo ai civili dei villaggi libanesi situati all'interno o in prossimità di edifici e aree utilizzate da Hezbollah per scopi militari, come quelle utilizzate per immagazzinare armi, di cercare immediatamente rifugio per la propria sicurezza". Questa mattina, il portavoce dell'esercito Daniel Hagari aveva dichiarato che "i terroristi di Hezbollah avevano pianificato di lanciare un pesante missile da crociera contro Israele da un'abitazione civile nel sud del Libano".