Roma, 7 ottobre 2024 – Le sirene non hanno smesso di suonare e i missili di cadere anche nel primo anniversario degli attacchi di Hamas nei kibbutz a ridosso del confine della Striscia di Gaza e al rave a Re’im, che hanno causato 1.180 vittime, tra cui 797 civili e 36 bambini. Mentre nei luoghi del massacro si sono tenute cerimonie per ricordare chi ha perso la vita, Hamas, Hezbollah e Iran hanno rinnovato i messaggi di odio verso Tel Aviv.
Nemmeno oggi il conflitto si è fermato: all’alba, l’Idf ha preso d’assalto la città palestinese di Jenin, in Cisgiordania, dopo una notte di raid contro l’ospedale di al-Aqsa, nel centro della Striscia di Gaza, ritenuto “centro di comando e controllo” di Hamas. Le milizie palestinesi hanno risposto con il lancio di 4 razzi durante i “raduni nemici" verso il valico di Rafah, il valico di Kerem Shalom e il kibbutz Holit. Tre sono stati intercettati, mentre uno ha colpito un’area aperta.
Sono continuati nella serata e nella notte gli attacchi israeliani sul Libano: l’agenzia di stampa Nna riporta che 12 persone rimaste uccise a Beirut. Hezbollah ha invece lanciato più di una decina di razzi verso la zona di Kiryat Shmona e Haifa: cinque hanno colpito quest’ultima; l’Idf ha dichiarato di non essere riuscita a intercettarli.
Le notizie in diretta
Il dipartimento del Tesoro Usa ha inserito nella blacklist delle sanzioni tre individui e un ente di beneficenza fittizio ritenuti essere importanti sostenitori finanziari internazionali di Hamas, così come un istituto finanziario controllato dal gruppo palestinese a Gaza. Nel mirino anche un sostenitore di lunga data di Hamas e nove delle sue attività. "Questi attori svolgono ruoli critici nella raccolta fondi esterna per Hamas, spesso sotto le mentite spoglie di opere di beneficenza, che finanziano le attività terroristiche del gruppo", accusa il Tesoro Usa. Tra le persone sanzionate anche Mohammad Hannoun, un membro di Hamas con sede in Italia che ha fondato la Charity Association of Solidarity with the Palestinian People, o Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (Abspp), secondo le autorità americane "un ente di beneficenza fittizio in Italia che apparentemente raccoglie fondi per scopi umanitari, ma in realtà aiuta a finanziare l'ala militare di Hamas". In qualità di dirigente dell'Abspp, Hannoun - secondo il tesoro Usa - ha inviato denaro alle organizzazioni controllate da Hamas almeno dal 2018, ha sollecitato finanziamenti per Hamas e ha inviato almeno 4 milioni di dollari al gruppo estremista in un periodo di 10 anni. Nella blacklist pure due esponenti di Hamas basati in Austria e in Germania.
Hezbollah afferma di aver preso di mira una base dell'intelligence militare israeliana vicino a Tel Aviv. La fazione libanese ha detto di aver sparato "una salva di razzi alla base di Glilot dell'unità di intelligence militare 8200 alla periferia di Tel Aviv".
A quanto riferisce l'Idf, sono cinque i razzi a lungo raggio lanciati dal Libano verso il centro di Israele nell'attacco di questa sera. Alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree e il resto ha colpito terreni aperti, secondo l'esercito. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni gravi. L'Idf aggiunge che non ci sono modifiche alle linee guida per i civili in seguito all'attacco. Le sirene hanno suonato tre volte nel centro di Israele oggi, in seguito al lancio di razzi da Gaza questa mattina, a un missile balistico dallo Yemen nel pomeriggio e ai razzi di stasera dal Libano.
L'Idf ha riferito che alcuni caccia israeliani hanno colpito i centri di comando della divisione di intelligence di Hezbollah a Beirut. Lo riporta The Times of Israel. In mattinata, l'esercito aveva dichiarato di aver preso di mira diversi altri siti di Hezbollah, tra cui stabilimenti di produzione di armi e postazioni di lancio di razzi nel Libano meridionale e nella valle della Beka. Nell'ambito delle operazioni di terra nel Libano meridionale, oggi sono stati colpiti più di 70 altri siti di Hezbollah, aggiunge l'Idf.
Le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l'ANSA sul posto.
Hezbollah ha annunciato di aver vietato ai suoi combattenti di attaccare i soldati israeliani che stazionano "dietro una posizione militare della Forza di interposizione delle Nazioni Unite (Unifil)" nel sud del Libano, per non mettere in pericolo le forze di pace. L'organizzazione sciita filo-iraniana ha detto di aver ordinato ai suoi uomini "di non intervenire di fronte a questi movimenti per proteggere la vita dei soldati dell'Unifil" e ha accusato Israele di "cercare di usare le forze dell'Unifil come scudi umani". L'Unifil, che è schierata al confine tra Israele e Libano, ieri ha dichiarato di essere "profondamente preoccupata per le recenti attività dell'esercito israeliano nelle immediate vicinanze" di una delle sue postazioni vicino al villaggio libanese di confine di Maroun al-Ras, definendole "estremamente pericolose".
L'esercito israeliano ha lanciato un nuovo appello ai residenti del sud di Beirut affinché evacuino l'area.
I ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran, hanno rivendicato oggi la responsabilità di attacchi contro Israele. L'esercito in precedenza aveva dichiarato di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen. Gli Houthi hanno riferito di aver sparato contro "due obiettivi militari del nemico israeliano" nell'area di Tel Aviv con due missili. Lo ha detto il portavoce militare Yahya Saree, aggiungendo che sono stati lanciati anche droni contro diversi obiettivi israeliani.
L'Idf ha imposto una nuova zona militare chiusa al confine con il Libano, nelle aree delle comunità di Rosh Hanikra, Shlomi, Hanita, Adamit e Arab al-Aramshe. È la quarta zona militare chiusa imposta al confine settentrionale da quando l'esercito israeliano ha avviato le sue operazioni di terra in
Libano la scorsa settimana. Ai civili è proibito accedere alle aree in cui opera l'esercito israeliano, comprese le aree in Israele oltre il confine dai villaggi libanesi dove potrebbero essere in corso combattimenti.
Hezbollah accusa Israele di provare ad usare i peacekeeper dell'Unifil, le forze di pace delle Nazioni Unite, come "scudi umani".
Il portavoce dell'Idf, il tenente colonnello Avihai Adrai, ha inviato un avvertimento in arabo agli abitanti del Libano meridionale invitandoli a "evitare di stare in mare o sulle spiagge da ora fino a nuovo avviso". Lo scrive Ynet. "L'Idf non ha interesse a farvi del male. Rimanere sulle spiagge nell'area a sud del fiume Havali mette in pericolo la vostra vita", ha precisato la stessa fonte, in vista di un imminente attacco israeliano.
E' stato intercettato un missile terra-terra lanciato dallo Yemen in direzione di Israele. Lo rendono noto le forze israeliane (Idf) dopo che nella parte centrale di Israele sono tornate a suonare le sirene dell'allarme antiaereo
Da questa mattina sono 135 i razzi lanciati da Hezbollah dal Libano in direzione di Israele. Lo hanno reso noto le forze israeliane (Idf), come riporta la Bbc.
Decolli e atterraggi sono stati interrotti negli aeroporti in Israele a causa del missile lanciato dallo Yemen. Lo riferiscono i media nazionali.
Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà venerdì in Turkmenistan quello iraniano Masud Pezeshkian per discutere "la situazione in Medio Oriente che si è notevolmente aggravata". Lo ha detto il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv. L'Idf ha confermato che un missile terra-terra è stato lanciato dallo Yemen su Israele. Oggi circa 135 missili sono stati lanciati dal sud del Libano verso il territorio israeliano. Lo dicono le forze di difesa israeliane. Secondo i media arabi sono stati lanciati razzi verso Acri, Haifa e la Galilea.
Il braccio armato di Hamas giura che continuerà la «lunga guerra di logoramento» contro Israele.
A Gaza dieci persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia: lo riporta l'agenzia di stampa Safa, affiliata a Hamas. Lo riporta la Bbc. Poche ore prima le forze di difesa israeliane (IDF) avevano intimato ai residenti di alcune zone della Striscia di Gaza settentrionale, tra cui Jabalia, di evacuare la regione.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato alcuni ministri nel suo ufficio per "consultazioni urgenti". Lo ha riferito l'emittente Channel 12, mentre il Times of Israel, citando un funzionario, ha confermato che si è svolto un briefing sulla sicurezza con carattere di urgenza dato che all'ultimo minuto è stato posticipato il previsto faccia a faccia tra il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, ed il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot. Dermer è tra i ministri che hanno partecipato alla riunione richiesta da Netanyahu.
Un raid israeliano avrebbe preso di mira in queste ultime ore le zone vicine all'aeroporto di Beirut. Un funzionario della sicurezza libanese afferma che Israele ha colpito vicino all'aeroporto di Beirut.
"Proprio come Hitler è stato fermato dalla comune alleanza dell'umanità - ha detto il presidente turco Erdogan - Netanyahu e la sua rete omicida saranno fermati allo stesso modo. Un mondo in cui non viene tenuto conto del genocidio di Gaza non troverà mai la pace. Come Turchia, continueremo a opporci al governo israeliano, qualunque sia il costo, e chiederemo al mondo di assumere questa posizione
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha proposto di cambiare il nome dell'operazione 'Spade di Ferro' in 'Guerra di resurrezione' durante una riunione di governo tenuta nel primo anniversario del 7 ottobre. Lo ha riferito Channel 12.
"Ho detto chiaramente al popolo di Israele: non siete soli. Un anno dopo, il vicepresidente Harris e io rimaniamo pienamente impegnati per la sicurezza del popolo ebraico, la sicurezza di Israele e il suo diritto a esistere. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi dagli attacchi di Hezbollah, Hamas, Houthi e Iran". Lo ha detto Joe Biden in una dichiarazione in occasione dell'anniversario del 7 ottobre, sottolineando che "la scorsa settimana, su mia indicazione, l'esercito Usa ha nuovamente assistito attivamente nella difesa di successo di Israele, aiutando a sconfiggere un attacco missilistico balistico iraniano".
"L'operazione alluvione Al-Aqsa ha riportato il regime sionista a 70 anni fa". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, in un messaggio su X scritto in lingua ebraica in occasione del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre di un anno fa.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato, in occasione del primo anniversario della guerra in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre, che Israele pagherà il prezzo del "genocidio" a Gaza. "Non bisogna dimenticare che Israele prima o poi pagherà il prezzo di questo genocidio che sta portando avanti da un anno e che continua tuttora", ha dichiarato su X.
Il Papa, nella ricorrenza del 7 ottobre, scrive ai cattolici del Medio Oriente. Ricorda che "un anno fa è divampata la miccia dell'odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza, nella vergognosa incapacità - sottolinea Francesco - della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra. Il sangue scorre, come le lacrime; la rabbia aumenta, insieme alla voglia di vendetta, mentre pare che a pochi interessi ciò che più serve e che la gente vuole: dialogo, pace. Non mi stanco di ripetere che la guerra è una sconfitta".
Dopo il nord, l'esercito israeliano ha ordinato di evacuare "immediatamente" anche diverse aree nella parte sud di Gaza. "A causa degli atti terroristici di Hamas, che saranno affrontati con estrema forza, dovete evacuare queste aree immediatamente e spostarvi nell'area umanitaria di Al-Mawasi", ha affermato il portavoce dell'Idf Avichay Adraee citato da Sky News. Questa mattina i miliziani di Hamas hanno lanciato diversi razzi su Tel Aviv, facendo scattare le sirene e lasciando due donne con ferite da schegge.
Almeno otto vigili del fuoco libanesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro le loro caserme in una città nel sud al confine con Israele, ha detto all'Afp un funzionario locale. "Un attacco israeliano ha colpito nella notte la caserma Baraachit dove c'erano dieci vigili del fuoco (...) finora sono stati estratti dalle macerie otto corpi", ha detto Reda Achour, un funzionario locale. Dall'inizio degli scontri tra Israele e Hezbollah, un anno fa, sono stati uccisi più di 115 soccorritori e vigili del fuoco, secondo un rapporto dell'Afp basato su dati ufficiali libanesi.
Dopo il nord, l'esercito israeliano ha ordinato di evacuare "immediatamente" anche diverse aree nella parte sud di Gaza. Si prospetterebbero quindi operazioni in risposta agli "attacchi terroristici di Hamas", che "saranno affrontati con estrema forza". I civili sono esortati a spostarsi verso l'area umanitaria di Al-Mawasi.
"L'attacco del 7 ottobre ha portato in superficie ricordi dolorosi lasciati da millenni di odio e violenza contro il popolo ebraico. Ecco perché, subito dopo l'attacco, sono diventato il primo presidente americano a visitare Israele in tempo di guerra. Ho detto chiaramente al popolo di Israele: non siete soli. Un anno dopo, la vice presidente Harris ed io rimaniamo impegnati totalmente per la sicurezza del popolo ebraico, la sicurezza di Israele e il suo diritto di esistere". Con queste parole il presidente americano Joe Biden ha commemorato le stragi di Hamas di un anno fa.
"In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro la popolazione israeliana. "Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte - aggiunge Meloni -: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane".
Alcuni forti boati sono stati uditi a Tel Aviv: l'esercito israeliano ha fatto sapere che si trattava delle esplosioni dovute all'intercettamento di due razzi lanciati da Gaza. Le sirene hanno suonato solo nelle zone a ridosso dell'area sulla quale gli ordigni sono stati distrutti.
Non mancano i commenti di Hezbollah e Hamas per quanto riguarda l'anniversario dall'attacco del 7 ottobre. Per l'organizzazione libanese, Israele è "un'entità cancerosa" da "eliminare", mentre le violenze dello scorso anno sono state "eroiche". I miliziani palestinesi hanno invece ricordato che quanto accaduto ha riportato il Paese "al punto zero", "minacciando la sua esistenza". Parole riprese anche dalla Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Khomeini.
L'Idf ha annunciato che la 91ma Divisione regionale 'Galilea' si è unita ieri sera alle altre due già impegnate nelle operazioni di terra nel sud del Libano. Lo riporta il Times of Israel.
All'alba, le truppe israeliane hanno preso d'assalto la città palestinese di Jenin, in Cisgiordania, con una serie di veicoli militari e bulldozer. Circondato l'ospedale governativo e chiuse le strade circostanti. I soldati si sono diretti verso i quartieri orientali di Halima al-Saadia e al-Bayader.
Stando a quanto riportato dal comune di Petah Tikva, il cadavere dell'ostaggio israeliano Idan Shtivi sarebbe trattenuto a Gaza. Il 28enne sarebbe stato ucciso il 7 ottobre 2023 durante la strage al festival Nova di Re'im. A riportarlo è Haaretz. L'Idf afferma che "la decisione di dichiararlo morto si basa su informazioni di intelligence confermate da un gruppo di esperti del ministero della Salute, insieme a partecipanti del ministero degli Affari religiosi e della polizia israeliana". Le stesse fonti hanno poi sottolineato che 34 dei restanti 97 ostaggi a Gaza sono morti.
Nella notte, l'Idf ha lanciato diversi attacchi aerei verso il sud del Libano, colpendo anche la parte meridionale di Beirut. L'agenzia di stampa Nna parla di 12 morti nella capitale. Cinque missili di Hezbollah non sono stati intercettati dal sistema di difesa israeliano e hanno colpito Haifa: in particolare, ad essere centrato è stato un ristorante. Undici persone sono rimaste ferite. Questa mattina, l'organizzazione filo-iraniana ha lanciato altri raid in direzione di Karmiel.
L'Idf ha colpito l'ospedale di al-Aqsa, nella zona centrale della Striscia di Gaza. A riportarlo è la stessa Idf, che ha specificato che all'interno della struttura sanitaria vi erano "centri di comando e controllo che erano utilizzati dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe israeliane e Israele". L'agenzia di stampa Wafa riporta 11 feriti, tra cui "anche bambini e giornalisti".
Alle 6.30 del mattino di un anno fa, Hamas lanciava una serie di razzi verso Israele, penetrava nei suoi territori e iniziava la triste scia di stragi, stupri e rapimenti. Sono in corso una serie di commemorazioni, specie a Re'im, dove i miliziani avevano ucciso 364 persone accorse per un rave. Questa mattina, l'organizzazione palestinese ha fatto partire 4 missili contro "i raduni nemici", in direzione del kibbutz Holit, del valico di Rafah e di Kerem Shalom. L'Idf ha annunciato di averne intercettati 3, mentre uno ha colpito un'area aperta.