Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Israele, ok all’Iron Beam: il laser che intercetta e distrugge i droni

Il sistema che sfrutta il laser andrà a integrarsi e a completare gli altri sistemi difensivi di Tel Aviv: Arrow 2, Arrow 3, David's Sling e Iron Dome

L'Iron Beam in azione

L'Iron Beam in azione

Roma, 28 ottobre 2024 - Israele si dà una ulteriore copertura antiaerea con il futuristico Iron Beam, un sistema laser capace di intercettare e distruggere i droni. Ma bisognerà attendere un anno per vederlo in azione, ha spiegato Eyal Zamir, direttore generale del ministero della Difesa israeliano che ha appena firmato un contratto da 494 milioni di euro con la Rafael e la Elbit, le principali aziende israeliane che si occupano di produzione industriale-militare. L'accordo, già in programma da tempo, è stato anticipato per dare un'ulteriore risposta ai continui attacchi con droni da parte di Hezbollah, Houthi e Iran stesso. La produzione, fanno sapere dal ministero, "aumenterà significativamente al fine di fornire i sistemi laser in tempo".

Per colmare le carenze difensive di Israele

L'Iron Beam, si legge su Haaretz, è stato progettato per lavorare di concerto con altri sistemi come l'Iron Dome. Il suo principale impiego sarebbe contro gli attacchi degli aerei senza pilota dal Libano, aumentati negli ultimi mesi, e che hanno evidenziato alcune carenze nei sistemi di difesa aerea israeliani.

L’Iron Beam colpisce fino a 10 chilometri

L'Iron Beam, o Shield of Light, è stato presentato al Singapore Airshow l'11 febbraio 2014 dalla Rafael Advanced Defense Systems. Può abbattere droni, ma anche razzi a corto raggio, obici di artiglieria e bombe di mortaio. Il raggio laser può colpire fino a 10 chilometri, andando così a completare la copertura fornita dagli Iron Dome, progettati per intercettare missili lanciati da distanze maggiori.

Economico e semplice

E' un sistema difensivo estremamente economico se si calcola che abbattere droni nemici può costare solo 2-5 dollari a intercettazione. Ed è essenzialmente semplice: l'Iron Beam utilizza un laser a fibra per generare un raggio laser che surriscalda fino a distruggere bersaglio in volo. Può agire come sistema autonomo o integrato in un sistema di difesa aerea. L'Iron Beam diventerà il quinto sistema difensivo integrato israeliano assieme a Arrow 2, Arrow 3, David's Sling e Iron Dome.

I limiti

Ma ci sono anche dei limiti al sistema: le nuvole potrebbero impedire il passaggio del  raggio. Il laser inoltre deve essere tenuto sul bersaglio fino a che venga emessa energia sufficiente per distruggerlo, cosa che diventa difficile davanti a lanci multipli di diversi missili. Inoltre i razzi e i droni potrebbero essere rivestiti di materiale resistente al calore, rendendo ancor più lungo e difficoltoso il farli saltare in aria con il laser.