Mercoledì 2 Ottobre 2024

“Israele prepara attacco sull’Iran”. Oggi telefonata Biden-Netanyahu. “Usa vogliono dare limiti a Tel Aviv”

Secondo quanto riportato dal Washington Post, al momento gli americani non conoscono i piani israeliani per una rappresaglia contro Teheran. Appello di Bibi ai libanesi: “Ribellatevi contro Hezbollah, non accettate distruzione e sofferenze come Gaza”

Roma, 9 ottobre 2024 – Sembra che Israele sia pronto a vendicare la pioggia di missili iraniani dello scorso 1° ottobre: è prevista per oggi una telefonata tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente statunitense Joe Biden. Nel colloquio, i due leader dovrebbero discutere di un potenziale attacco di Tel Aviv a Teheran. Secondo quanto riportato dal Washington Post, al momento Washington non sarebbe informato su nessun eventuale piano israeliano, così come non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione preventiva riguardo alle operazioni per uccidere il leader di Hezbollah, Nasrallah. Una fonte diplomatica americana, ripresa da Axios, fa sapere che l’obiettivo di Biden nella telefonata sarà quello di “dare forma ai limiti della rappresaglia israeliana”.

Intanto, mentre l’offensiva sul Libano continua, Netanyahu si è rivolto ai cittadini libanesi: “Riprendetevi il vostro paese, evitate le distruzioni e le sofferenze di Gaza”. Questo l’appello su X, un invito a ribellarsi contro Hezbollah, definita come la “gang di terroristi” che ha cancellato il ricordo di quel Paese che una volta era “la perla del Medio Oriente”. 

Le notizie in diretta

Benjamin Netanyahu e Joe Biden
Benjamin Netanyahu e Joe Biden
08:01
Idf: "Ieri colpiti 185 obiettivi di Hezbollah e 45 di Hamas"

L'Aeronautica israeliana ha colpito nella giornata di ieri "circa 185 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano e circa 45 obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza, comprese cellule terroristiche, siti infrastrutturali, strutture militari, posti di osservazione, lanciatori e depositi di armi". Lo rende noto l'esercito (Idf) su Telegram. 

07:52
Wsj: "Da Sinwar ordine ad Hamas di riprendere gli attacchi kamikaze"

Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha ordinato ai leader del gruppo terroristico di riprendere gli attacchi suicidi in Israele poco dopo aver sostituito Ismail Haniyeh alla guida del politburo di Hamas: lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari dell'intelligence araba. I funzionari affermano che la mente del 7 ottobre ha inviato questa direttiva: "È il momento di rilanciare gli attentati suicidi". Alcuni membri anziani di Hamas avrebbero delle riserve sulla decisione. Il Wsj conferma anche le indiscrezioni secondo cui Sinwar avrebbe recentemente ripreso i contatti con i mediatori sul cessate il fuoco. 

07:08
Giornalisti tedeschi arrestati in Libano

Il giornalista della Bild Paul Ronzheimer e il suo staff sono stati arrestati e interrogati a Beirut il giorno dopo l'assassinio di Hassan Nasrallah e dopo un'intervista rilasciata alla tv israeliana Kan. I reporter sono stati portati via dalle loro stanze d'albergo, ammanettati e bendati, e trasferiti in un luogo sconosciuto. A fermarli sarebbero stati i servizi segreti libanesi. Ronzheimer è stato rilasciato nel corso della stessa giornata. 

06:37
Missili su Israele

Nelle ultime ore, diversi droni e missili hanno sorvolato Israele, venendo intercettati dal sistema di difesa aerea. In particolare, l'Idf cita un drone lanciato dalla Resistenza islamica in Iraq, che avrebbe dovuto colpire il sud del Paese ma che è stato fatto esplodere in sicurezza. In seguito, sono stati intercettati 2 droni provenienti dal Libano, che stavano puntando alle zone di Menashe, Carmelo e HaMifratz.

06:14
Wsj: Sinwar ha ordinato ripresa attentati

Secondo quanto riferisce il Wall Street Journal, a seguito dell'assassinio di Ismail Haniyeh, Yahya Sinwar - leader militare e ora anche politico di Hamas - avrebbe ordinato ai miliziani in Cisgiordania la ripresa degli attentati suicidi. Tuttavia, sarebbe stato contrastato dai capi 'anziani' dell'organizzazione, che lo reputerebbero un "megalomane". Gli attentati kamikaze erano parte delle pratiche di Hamas negli anni Novanta e Duemila: sono stati perlopiù abbandonati dopo la costruzione, da parte degli israeliani, di una barriera di protezione attorno alla Cisgiordania e dopo il miglioramento delle tecniche per sventare tali iniziative. 

05:33
Usa non sapevano di operazione per uccidere Nasrallah

Gli Stati Uniti sarebbero frustrati riguardo alla mancata comunicazione di Israele riguardo alle sue operazioni in Medio Oriente. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Washington non era a conoscenza del piano di Tel Aviv di uccidere Nasrallah. "Scusi, cosa ha detto?", avrebbero risposto scioccato il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin al suo omologo israeliano Yoav Gallant quando quest'ultimo gli aveva comunicato l'assassinio del leader di Hezbollah. Poche ore più tardi, nel corso di una seconda telefonata tra i due, Austin avrebbe chiesto a Gallant se Israele fosse pronta a difendersi da sola, dal momento che gli Stati Uniti non avevano avuto il tempo di schierare le proprie forze per contrastare una potenziale immediata rappresaglia da parte di Hezbollah.

05:15
Netanyahu parla ai cittadini libanesi

"Ricordate quando il vostro Paese era chiamato la perla del Medio Oriente? Cosa è successo al Libano? Una gang di terroristi l'ha distrutto". Con queste parole Benjamin Netanyahu si è rivolto ai libanesi, in un appello dove li esorta a liberarsi della "gang di terroristi" di Hezbollah per evitare le "distruzioni e le sofferenze" di Gaza. 

05:11
Oggi chiamata Biden-Netanyahu

E' prevista per le prossime ore una telefonata tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente americano Joe Biden. I due dovrebbero discutere di un eventuale attacco di Tel Aviv all'Iran, in risposta ai missili lanciati da Teheran su diverse località dello Stato ebraico lo scorso 1° ottobre. "L'Iran, uno dei principali sponsor del terrorismo mondiale, deve essere fermato prima che sia troppo tardi", si legge in uno degli ultimi aggiornamenti del profilo ufficiale di Israele su X. Secondo fonti statunitensi riportate da Axios, il colloquio avrebbe lo scopo di "dare forma ai limiti della rappresaglia israeliana".