Roma, 9 ottobre 2024 – Sembra che Israele sia pronto a vendicare la pioggia di missili iraniani dello scorso 1° ottobre: è prevista per oggi una telefonata tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente statunitense Joe Biden. Nel colloquio, i due leader dovrebbero discutere di un potenziale attacco di Tel Aviv a Teheran. Secondo quanto riportato dal Washington Post, al momento Washington non sarebbe informato su nessun eventuale piano israeliano, così come non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione preventiva riguardo alle operazioni per uccidere il leader di Hezbollah, Nasrallah. Una fonte diplomatica americana, ripresa da Axios, fa sapere che l’obiettivo di Biden nella telefonata sarà quello di “dare forma ai limiti della rappresaglia israeliana”.
Intanto, mentre l’offensiva sul Libano continua, Netanyahu si è rivolto ai cittadini libanesi: “Riprendetevi il vostro paese, evitate le distruzioni e le sofferenze di Gaza”. Questo l’appello su X, un invito a ribellarsi contro Hezbollah, definita come la “gang di terroristi” che ha cancellato il ricordo di quel Paese che una volta era “la perla del Medio Oriente”.
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Nella loro telefonata, Joe Biden e Benjamin Netanyahu «hanno discusso dell'urgente necessità di rinnovare la diplomazia per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas». Lo rende noto la Casa Bianca, secondo cui «il presidente ha inoltre discusso della situazione umanitaria a Gaza e dell'imperativo di ripristinare l'accesso al nord, anche rivitalizzando immediatamente il corridoio dalla Giordania».
Almeno 15 persone sono state uccise in un attacco israeliano all'ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya a Gaza. Lo rende noto il ministero della Salute palestinese citato da Al Jazeera online, secondo cui l'ospedale colpito ospita famiglie sfollate che vivono in tende.
L'amministrazione Biden non farà mai mancare il suo sostegno al diritto di Israele di colpire i terroristi, ma Tel Aviv deve pianificare la gestione di Gaza nel dopoguerra, ha ribadito il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller.
"Si è trattato di una telefonata classificata, e non ho annunci da fare su ciò che è accaduto durante quella telefonata, e non posso parlare di chiamate diplomatiche private su questo canale, ma è stata una telefonata importante'', sono le sole cose che la vice presidente Kamala Harris ha svelato alla Cnn a proposito del colloquio telefonico tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu alla quale ha partecipato anche lei.
Israele deve evitare un'azione militare stile Gaza in Libano, ha affermato il portavoce del Dipartimento di stato Matthew Miller. "Non ci deve essere un'azione militare in Libano che somigli a quella di Gaza", con danni simili a quelli nella Striscia.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in , in visita all'unità d'intelligence dell'Idf ha dichiarato che l'attacco all'Iran da parte di Israele sarà "letale, preciso, e sopratutto sorprendente". "L'Iran non sarà in grado di comprendere cos'è successo e com'è avvenuto".
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu convocherà domani un gabinetto di sicurezza sull'Iran. Axios, che dà la notizia, ricorda che secondo la legge israeliana il primo ministro ha bisogno di un voto del gabinetto per un'azione militare significativa che potrebbe portare a una guerra totale con Teheran.
Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha ordinato di riprendere la tattica degli attacchi kamikaze. Sinwar lo avrebbe deciso subito dopo aver sostituito Ismail Haniyeh, ucciso in un attacco aereo israeliano sulla sua residenza a Teheran. Sono due decenni che Hamas non compie attacchi kamikaze, una decisione presa per non essere emarginati politicamente.
Il volo charter organizzato con il sostegno del ministero degli Esteri partirà questa sera da Beirut e il suo arrivo è previsto in tarda serata a Fiumicino. Unico dubbio le condizioni di operatività dell'aeroporto della capitale libanese, fanno sapere fonti della Farnesina. Sul volo, insieme ai nostri connazionali, anche 37 profughi della guerra in Siria, che in questi giorni si trovano coinvolti in un altro conflitto, fa sapere la Comunità di Sant'Egidio.
Le Idf fanno sapere che "cinque terroristi ricercati", tra cui il capo della Brigata dei martiri di al-Aqsa, sono stati eliminati dai militari israeliani nel campo profughi di Balata, a Nablus, in Cisgiordania. "Gli individui ricercati erano coinvolti in attività terroristiche contro civili e forze israeliane e rappresentavano una minaccia per le forze" israeliane, si legge sul comunicato condiviso anche da polizia a Shin Bet.
La telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu è durata 50 minuti, fa sapere il sito Ynet. La conversazione è avvenuta a un mese e mezzo dall'ultimo contatto diretto tra i due leader. Alla telefonata si è unita anche la vicepresidente e candidata alla Casa Bianca, Kamala Harris.
La Cnn ha reso noto che la vicepresidente Kamala Harris dovrebbe unirsi alla chiamata tra il presidente Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Harris ha spesso partecipato alle chiamate precedenti tra Biden e Netanyahu, inclusa la loro ultima conversazione del 21 agosto.
Hezbollah ha lanciato una raffica di circa 90 razzi dal Libano verso l'Alta Galilea in otto minuti, lo riferisce l'Idf. Alcuni razzi sono stati intercettati ma sono stati segnalati impatti a Safed e nelle città vicine, che hanno causato danni.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu parlando a una delegazione della Conferenza dei Presidenti delle Principali Organizzazioni Ebraiche Americane presso l'Ufficio del Primo Ministro a Gerusalemme, ha detto: "C'è solo una forza al mondo che sta combattendo l'Iran in questo momento. C'è solo una forza al mondo che ostacola la conquista dell'Iran. E quella forza è Israele", ed ha aggiunto: "Se non combattiamo, moriamo. Ma non è solo la nostra lotta, è la lotta del mondo libero, e direi la lotta del mondo civilizzato".
Al momento è di 4 morti e 10 feriti il bilancio di un attacco aereo israeliano sul villaggio di Wardaniyeh, a nord-est di Sidone, nel Libano meridionale. Ne dà notizia il ministero della Salute libanese, ripreso dalla Bbc. Secondo l'agenzia di stampa nazionale libanese, l'attacco ha colpito un albergo che ospitava famiglie sfollate.
Il primo ministro Benyamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parleranno al telefono questa sera, lo conferma l'ufficio del premier israeliano e lo riporta il Times of Israel.
Secondo quanto scrive Times of Israel il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe deciso di colpire strutture militari iraniane come rappresaglia per l'attacco lanciato da Teheran contro lo Stato ebraico alla fine di settembre. La decisione sarebbe stata presa durante una riunione sulla sicurezza durata ore presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv ieri sera.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che nonostante i bombardamenti e le operazioni di terra israeliane in Libano, Hezbollah mantiene la sua forza e le sue capacità organizzative. Secondo la Zakharova l'esercito israeliano in territorio libanese trova dura opposizione da parte dei miliziani di Hezbollah e "perdite significative".
La milizia Hezbollah libanese ha rivendicato il lancio di razzi che ha ucciso un uomo e una donna a Kiryat Shmona, in Israele. Il gruppo terroristico afferma di aver preso di mira un "raduno di forze nemiche israeliane" nella città di confine per lo più evacuata.
Un uomo e una donna sono stati uccisi a Kiryat Shmona, nel nord di Israele, da un razzo lanciato da Libano, lo riporta il Times of Israel, citando il Magen David Adom, il servizio nazionale di primo soccorso dello Stato ebraico.
Hezbollah riferisce che sono "in corso combattimenti" tra le sue milizie e soldati israeliani nel sud del Libano, dove lo Stato ebraico intende estendere le sue operazioni. Stamattina il movimento sciita aveva reso noto di aver respinto due tentativi di infiltrazione dell'Idf in territorio libanese.
Tre persone sono state ferite a causa del lancio di circa 40 razzi dal Libano e diretti in Alta Galilea e nella baia di Haifa. Lo rendono noto l'Idf e il Magen David Adom (Mda). L'aeronautica militare israeliana ha riferito di aver intercettato alcuni razzi, mentre altri sono caduti in aree aperte. Tutti e tre i feriti sono stati colpiti da schegge.
L'Aeronautica israeliana ha colpito nella giornata di ieri "circa 185 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano e circa 45 obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza, comprese cellule terroristiche, siti infrastrutturali, strutture militari, posti di osservazione, lanciatori e depositi di armi". Lo rende noto l'esercito (Idf) su Telegram.
Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha ordinato ai leader del gruppo terroristico di riprendere gli attacchi suicidi in Israele poco dopo aver sostituito Ismail Haniyeh alla guida del politburo di Hamas: lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari dell'intelligence araba. I funzionari affermano che la mente del 7 ottobre ha inviato questa direttiva: "È il momento di rilanciare gli attentati suicidi". Alcuni membri anziani di Hamas avrebbero delle riserve sulla decisione. Il Wsj conferma anche le indiscrezioni secondo cui Sinwar avrebbe recentemente ripreso i contatti con i mediatori sul cessate il fuoco.
Il giornalista della Bild Paul Ronzheimer e il suo staff sono stati arrestati e interrogati a Beirut il giorno dopo l'assassinio di Hassan Nasrallah e dopo un'intervista rilasciata alla tv israeliana Kan. I reporter sono stati portati via dalle loro stanze d'albergo, ammanettati e bendati, e trasferiti in un luogo sconosciuto. A fermarli sarebbero stati i servizi segreti libanesi. Ronzheimer è stato rilasciato nel corso della stessa giornata.
Nelle ultime ore, diversi droni e missili hanno sorvolato Israele, venendo intercettati dal sistema di difesa aerea. In particolare, l'Idf cita un drone lanciato dalla Resistenza islamica in Iraq, che avrebbe dovuto colpire il sud del Paese ma che è stato fatto esplodere in sicurezza. In seguito, sono stati intercettati 2 droni provenienti dal Libano, che stavano puntando alle zone di Menashe, Carmelo e HaMifratz.
Secondo quanto riferisce il Wall Street Journal, a seguito dell'assassinio di Ismail Haniyeh, Yahya Sinwar - leader militare e ora anche politico di Hamas - avrebbe ordinato ai miliziani in Cisgiordania la ripresa degli attentati suicidi. Tuttavia, sarebbe stato contrastato dai capi 'anziani' dell'organizzazione, che lo reputerebbero un "megalomane". Gli attentati kamikaze erano parte delle pratiche di Hamas negli anni Novanta e Duemila: sono stati perlopiù abbandonati dopo la costruzione, da parte degli israeliani, di una barriera di protezione attorno alla Cisgiordania e dopo il miglioramento delle tecniche per sventare tali iniziative.
Gli Stati Uniti sarebbero frustrati riguardo alla mancata comunicazione di Israele riguardo alle sue operazioni in Medio Oriente. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Washington non era a conoscenza del piano di Tel Aviv di uccidere Nasrallah. "Scusi, cosa ha detto?", avrebbero risposto scioccato il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin al suo omologo israeliano Yoav Gallant quando quest'ultimo gli aveva comunicato l'assassinio del leader di Hezbollah. Poche ore più tardi, nel corso di una seconda telefonata tra i due, Austin avrebbe chiesto a Gallant se Israele fosse pronta a difendersi da sola, dal momento che gli Stati Uniti non avevano avuto il tempo di schierare le proprie forze per contrastare una potenziale immediata rappresaglia da parte di Hezbollah.
"Ricordate quando il vostro Paese era chiamato la perla del Medio Oriente? Cosa è successo al Libano? Una gang di terroristi l'ha distrutto". Con queste parole Benjamin Netanyahu si è rivolto ai libanesi, in un appello dove li esorta a liberarsi della "gang di terroristi" di Hezbollah per evitare le "distruzioni e le sofferenze" di Gaza.
E' prevista per le prossime ore una telefonata tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente americano Joe Biden. I due dovrebbero discutere di un eventuale attacco di Tel Aviv all'Iran, in risposta ai missili lanciati da Teheran su diverse località dello Stato ebraico lo scorso 1° ottobre. "L'Iran, uno dei principali sponsor del terrorismo mondiale, deve essere fermato prima che sia troppo tardi", si legge in uno degli ultimi aggiornamenti del profilo ufficiale di Israele su X. Secondo fonti statunitensi riportate da Axios, il colloquio avrebbe lo scopo di "dare forma ai limiti della rappresaglia israeliana".