Roma, 1 agosto 2024 – Sono alte le tensioni in Medio Oriente dopo l’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, vittima di un missile che ha colpito l’edificio in cui stava alloggiando dopo aver partecipato all’insediamento del presidente Pezeshkian. In migliaia hanno partecipato stamattina ai funerali nel cuore della capitale iraniana. La guida suprema della Repubblica islamica dell'Iran, Ali Khamenei, ha pregato sulla bara di Haniyeh, prima della processione funebre verso piazza Azadi.
Intanto l'esercito e l'aviazione israeliani sono “pronti alla difesa ma anche all'attacco”: lo ha
riferito la tv israeliana Canale 12.
La diplomazia occidentale è al lavoro per scongiurare una risposta dell’Iran alla presunta incursione di Israele, che non ha ancora formalmente rivendicato il raid. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il vicesegretario per gli Affari politici dell'Ue, Enrique Mora, ha avuto dei colloqui con degli alti funzionari iraniani mentre l'inviato per il Medio Oriente della Casa Bianca, Brett McGurk, si è recato in Arabia Saudita.
Ma le tensioni proseguono anche tra Israele e il Consiglio di sicurezza dell’Onu, che ha criticato l’attacco di Tel Aviv in Libano che ha ucciso il numero due di Hezbollah Fuad Shukur. L’istituzione internazionale è stata accusata di “ipocrisia” da parte del rappresentante israeliano Gilad Erdan.
Le notizie in diretta
Il portavoce dell'Idf, le forze armate israeliane, ha aggiornato i media sugli allarmi attivati nella Galilea occidentale e ha annunciato che aerei da combattimento dell'aeronautica militare hanno attaccato i siti da cui sono stati effettuati i lanci di missili nella zona di Yatar, nel sud del Libano. Inoltre è stato anche riferito che oggi l'Idf ha sparato con l'artiglieria per rimuovere una minaccia nell'area di Ramish e Ramiah, sempre nel sud del Libano. Lo scrive Ynet.
Il canale televisivo saudita Al-Hadth ha riferito del lancio di "una raffica di razzi dal Libano verso gli insediamenti della Galilea" in Israele. In precedenza erano stati attivati allarmi aerei in numerosi insediamenti nella zona. Anche al Jazeera ha riferito che le sirene hanno suonato in 9 città della Galilea occidentale, al confine con il Libano, dopo due giorni di calma sul fronte settentrionale in seguito all'assassinio del leader di Hezbollah Fouad Shukr nel sobborgo meridionale di Beirut. Il corrispondente della tv ha confermato il lancio di missili dal Libano verso posizioni israeliane nella Galilea occidentale
Il portavoce delle forze di difesa israeliane Daniel Hagari ha dichiarato che l'esercito è "in stato di massima allerta". Nessuna modifica alle linee guida civili, ma "siate vigili".
Gli Houthi dello Yemen promettono una «risposta militare» alla «pericolosa escalation» provocata da Israele.
Decine di caccia sono già sulle piste di decollo. L'esercito e l'aviazione israeliani sono pronti alla difesa ma anche all'attacco»: lo ha riferito la tv israeliana Canale 12
Cresce l'allarme in Israele per un possibile attacco dell'Iran: tutte le uscite dei militari dalle unità combattenti di terra, aria e mare, così come nelle formazioni di addestramento dell'Idf, sono state sospese, riferisce Maariv. Inoltre, è stata emanata un'ordinanza per estendere il perimetro di sicurezza delle fabbriche nel nord da 4 a 40 km dal confine con il Libano, per evitare fughe di ammoniaca e altre sostanze. Le fabbriche dovranno ridurre la quantità di queste sostanze nei loro impianti. Parallelamente, il Magen David Adom, il servizio di ambulanze ha condotto un'esercitazione per prepararsi a una possibile guerra a nord.
Almeno 15 persone sono rimaste uccise in un attacco lanciato da Israele contro una scuola a Gaza City. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa citando fonti locali, secondo cui tre missili sarebbero stati lanciati contro l'edificio che ospita sfollati. Diversi i feriti.
Il presidente americano Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dovrebbero parlare al telefono nella tarda giornata di oggi, secondo un funzionario dell`amministrazione statunitense. La chiamata arriva in mezzo alle preoccupazioni su una possibile escalation della guerra in Medio Oriente dopo l'uccisione a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, mercoledì. Sia Hamas che l'Iran hanno accusato Israele di averlo ucciso e si preparano alla rappresaglia.
Il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh è stato ucciso da un ordigno esplosivo introdotto di nascosto nell'abitazione dove di trovava a Teheran. La bomba, riporta il New York Times, era stata nascosta circa due mesi fa nella struttura, gestita e protetta dalle Guardie della Rivoluzione Islamica.
Il presidente turco Erdogan ha lasciato intendere, in occasione di una convention del suo partito islamista AKP, che sarebbe determinato a invadere Israele per porre fine al conflitto palestinese se il suo Paese avesse una forza di armi sufficiente. "Abbiamo fatto molta strada con la nostra industria della difesa, con le importazioni e le esportazioni. Fratelli, nessuno può ingannarci: dobbiamo essere molto forti, perché così Israele non sarebbe in grado di fare il casino che fa in Palestina", ha detto Erdogan. "Come siamo entrati in Karabakh, come siamo entrati in Libia, faremo lo stesso con loro. Non c'è nulla che possa impedirlo. Dobbiamo solo essere forti e poi possiamo fare questi passi? Li faremo", ha dichiarato.
Sette compagnie aeree hanno cancellato i voli con Israele a causa delle crescenti tensioni con l'Iran. Lo riferisce l'emittente israeliana "Channel 12". Si tratta di Delta, United Airlines, Lufthansa, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Air India. Il report arriva dopo che un volo Lufthansa da Monaco a Tel Aviv è atterrato a Larnaca, Cipro, questa mattina presto, per poi fare dietrofront e tornare in Germania, dopo che l'equipaggio si è rifiutato di volare in Israele. FlyDubai ha cancellato alcuni dei suoi voli programmati. Circa 70.000 passeggeri si trovano all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, alcuni dei quali cercano di prendere gli ultimi voli in partenza per paura di non riuscire a rientrare.
Telefonata a Papa Francesco del presidente turco Erdogan che ha sottolineato il rischio di una escalation in Medio Oriente, in seguito all'assassinio del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Erdogan ha anche parlato della cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Parigi 2024, definita "immorale e offensiva" per i valori religiosi. Lo riporta l'ufficio della presidenza turca. "Quello di Haniyeh è un omicidio che minaccia la pace nella regione e nel mondo, la convivenza tra cristiani e musulmani e il benessere dell'umanità", ha detto il presidente turco al pontefice.
I media libanesi riportano un attacco israeliano a Kafr Kila, nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel, sottolineando che si tratterebbe del primo raid in territorio libanese dopo l'assassinio del capo militare di Hezbollah a Beirut. Al momento - aggiunge il portale israeliano - non sono disponibili ulteriori dettagli. Hezbollah non ha effettuato alcun attacco nel nord di Israele dopo l'uccisione di Fuad Shukr nella capitale libanese.
Alti funzionari iraniani incontreranno oggi rappresentanti delle milizie alleate in Libano, Iraq e Yemen per discutere di potenziali rappresaglie contro Israele dopo l'uccisione del leader di Haniyeh, a Teheran: lo riportano i media internazionali, che citano l'agenzia di stampa Reuters. "Stiamo considerando come noi e l'asse della resistenza ci vendicheremo" ha confermato il capo di Stato maggiore delle forze iraniane, generale Mohammad Bagheri, citato dai dai media di Teheran. Bagheri, che ha parlato a margine dei funerali di Haniyeh, ha detto che la rappresaglia "certamente ci sarà" e che Israele "si pentirà" delle sue azioni.
Un alto funzionario di Hamas, Mahmoud Mardawi, ha smentito l'annuncio dell'esercito israeliano circa l'uccisione del comandante militare del gruppo armato, Mohammed Deif, nel corso del raid del 13 luglio scorso a Khan Younis, nel sud di Gaza. "Deif sta bene e sente le affermazioni dell'occupazione (Israele,ndr) sul suo assassinio", ha affermato, secondo quanto riferisce Yedioth Ahronoth.
"Nessun Paese e nessuna nazione ha da guadagnare da un'ulteriore escalation in Medio Oriente e nella regione più ampia". Lo ha detto il portavoce Ue per gli affari esteri Peter Stano rispondendo ai media sull'ipotesi di reazioni dell'Iran verso Israele dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh
Migliaia di manifestanti pro-Hamas marciano per le strade del centro di Istanbul per protestare contro l'uccisione del leader del gruppo palestinese Ismail Haniyeh. I dimostranti tengono manifesti con le foto di Haniyeh e striscioni con la scritta "Martire Haniyeh, Gerusalemme è la nostra causa e il tuo cammino è il nostro cammino". I dimostranti cantano "Israele assassino, vattene dalla Palestina" e "migliaia di saluti da Istanbul alla resistenza a Gaza", mentre sventolano bandiere turche e palestinesi durante la marcia che attraversa ilquartiere Fatih di Istanbul.
Nel contesto dell'aumento della tensione tra Israele, Libano, e Iran, gli Stati Uniti hanno mobilitato nell'area mediorientale 12 navi da guerra. Lo ha riferito il Washington Post, citando una fonte del Pentagono. Le navi - tra cui la portaerei Uss Theodore Roosevelt - già si trovavano nel Golfo Persico, nel Mediterraneo orientale e nel Mar Rosso.
Anche un consigliere della Guardia rivoluzionaria iraniana è stato ucciso nell'attacco di martedì a sud di Beirut, dove sono morte almeno quattro persone, tra cui il massimo comandante del partito-milizia sciita libanese Hezbollah e il "numero due" dell'organizzazione, Fuad Shukr. Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Mehr. Il consigliere si trovava nello stesso edificio di Shukr e il suo corpo è stato identificato dalle autorità solo poche ore fa. Questa uccisione si aggiunge all'attacco attribuito alle forze israeliane a Teheran, in cui è morto Haniyeh.
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto oggi che il comandante dell'ala militare di Hamas, Mohammed Deif, è stato eliminato nel raid israeliano del 13 luglio a Kahn Younis. Secondo l'Idf Deif ha pianificato e ha partecipato al massacro del 7 ottobre in cui sono state uccise 1.200 persone nel sud del Paese e rapite altre 251, portate in ostaggio a Gaza.
Il presidente del Parlamento di Teheran e candidato (sconfitto) alle presidenziali, Mohammad Baqer Qalibaf, ha preso la parola durante la cerimonia funebre per ribadire l'Iran vendicherà l'uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. "È nostro dovere rispondere al momento giusto e nel posto giusto", ha aggiunto mentre la folla scandiva lo slogan "Morte a Israele, morte all'America".
L'ayatollah Khamenei, guida suprema dello Stato iraniano, è stato visto pregare sulla bara di Ismail Haniyeh durante le esequie. Attualmente si sta svolgendo il corteo funebre verso piazza Azadi, al quale stanno prendendo parte politici, militari e molti cittadini.
"L'Iran non ha alcun interesse a un deterioramento della situazione che provoca una guerra, ha molti interessi in Libano: un attacco di Hezbollah contro Israele e una reazione di Israele sarebbero un danno enorme. Credo che ci saranno reazioni dimostrative, non credo che ci sia interesse da parte anche dei nemici di Israele a scatenare una guerra". A dirlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a 'Radio anch'io' su Rai Radio 1.
I diplomatici occidentali starebbero lavorando per scongiurare una reazione dell'Iran alla presunta incursione israeliana nel suo territorio. Il Financial Times riporta che il vicesegretario per gli Affari politici dell'Ue, Enrique Mora, ha sentito dei funzionari iraniani mentre l'inviato statunitense Brett McGurk si è recato in Arabia Saudita. "La guerra non deve diventare inevitabile. E per questo ci stiamo impegnando con contatti continui, dobbiamo lavorare giorno e notte", ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Sono cominciati i funerali del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, morto ieri in un raid sull'edificio in cui stava alloggiando a Teheran. Le esequie si svolgono all'università della capitale iraniana: secondo un corrispondente dell'Afp, i partecipanti sarebbero migliaia, circondati da bandiere palestinesi. A guidare le preghiere è l'ayatollah Khamenei.