Venerdì 21 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Israele, liberate da Hamas tre donne ostaggio. A Gaza migliaia di palestinesi tornano nelle loro case

Rilasciate Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Lacrime di gioia e abbracci a Tel Aviv. Ma il partito di Ben Gvir lascia la coalizione di governo

Roma, 19 gennaio 2025 – Prende corpo la tregua tra Israele e Hamas, raggiunta grazie alla mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti. Sono stati liberati i primi tre ostaggi (Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher), mentre centinaia di camion di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza. E qui, dove è scattato il cessate il fuoco, stanno anche rientrando migliaia di sfollati. Lacrime di felicità scorrono sui volti dei palestinesi, ma anche su quelli delle famiglie dei rapiti che vedono avvicinarsi il momento in cui riabbracceranno i loro cari rapiti il 7 ottobre del 2023. A essere rilasciati, secondo quanto prevede l’accordo, saranno anche centinaia di prigionieri rinchiusi nelle carcere israeliane.

Intanto, però, il partito del ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, Potere ebraico (estrema destra), ha annunciato la sua uscita dalla coalizione che sostiene il governo Netanyahu. 

La liberazione di una delle donne israeliane rapite da Hamas
La liberazione di una delle donne israeliane rapite da Hamas

Le notizie in diretta

18:59
Pam: "A Gaza entrati i primi convogli con aiuti umanitari"

"Oggi i convogli del Programma alimentare mondiale (Pam) sono entrati a Gaza da nord e da sud, mentre il tanto atteso cessate il fuoco entrava in vigore, consentendo all'agenzia di portare urgentemente aiuti alimentari su larga scala e di iniziare ad allontanare dalla fame un territorio devastato dalla guerra". Lo riferisce l'agenzia Onu, precisando in un comunicato che "i camion, con il carico di pasti pronti e sacchi di farina, sono entrati a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom a sud e il valico di Zikim a nord". "Il Pam prevede di avere almeno 150 camion carichi di cibo ogni giorno che entrano a Gaza, nell`ambito di un'operazione di emergenza umanitaria nella Striscia progettata per fornire ingenti quantità di rifornimenti salvavita alimentari e di altro tipo", si sottolinea nella nota. "Questo è un fondamentale primo passo, ma i bisogni a Gaza sono immensi; due milioni di persone sono state private di cibo e altri beni di prima necessità per troppo tempo - ha detto Cindy McCain, direttrice esecutiva del Pam - la popolazione di Gaza ha bisogno che questo cessate il fuoco che è stato negoziato duri, in modo che gli operatori umanitari possano muoversi liberamente e in sicurezza attraverso Gaza per consegnare aiuti salvavita. Dopo 15 mesi di guerra, abbiamo bisogno di un'operazione di soccorso su vasta scala se vogliamo evitare ulteriori morti".

17:23
Netanyahu: "Giorno emozionante, riporteremo tutti a casa"

un giorno molto emozionante. Sono le prime rapite che riportiamo a casa in questa fase. Voglio che diciate a Romi, Doron e Emilym tutta la nazione vi abbraccia, benvenute a casa. Tutti sappiamo, che hanno passato un inferno. Stanno uscendo dalle tenebre verso la luce, stanno uscendo dalla schiavitù alla libertà", ha detto il premier Benyamin Netanyahu mentre avveniva la consegna delle tre ragazze all'Idf parlando con il responsabile dei rapiti Gal Hirsh che si trovava nel centro operativo di Tel Avivi insieme con il Mossad, lo Shin Bet, l'Df e tutta la rete di sicurezza durante le operazioni di rilascio. "Riporteremo tutti a casa", ha poi scritto in un post su X.

Doron Steinbrecher, Emily Damari e Romi Gonen sono i primi tre ostaggi rilasciati da Hamas dopo la sigla della tregua.

17:21
Hamas: "Rispetteremo la tregua finché lo farà Israele"

Hamas ha dichiarato che osserverà il cessate il fuoco a Gaza finché Israele farà lo stesso, poche ore dopo l'entrata in vigore della tregua. "Noi e le fazioni della resistenza dichiariamo il nostro pieno impegno all'accordo di cessate il fuoco, sottolineando che tutto ciò è subordinato all'impegno del nemico", ha dichiarato Abu Obeida, portavoce del braccio armato Ezzedine al-Qassam, in un videomessaggio.

16:55
Biden: "La regione ora è radicalmente trasformata"

"Il successo richiederà persistenza, il sostegno continuo dei nostri amici nella regione e la fiducia nella diplomazia sostenuta dalla deterrenza", ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, commentando in South Carolina l'inizio del cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Parlando nel suo ultimo giorno di mandato, Biden si è detto "contento" che sia il suo team sia quello del suo successore Donald Trump abbiano parlato con "una sola voce negli ultimi giorni" della sua presidenza, per contribuire a finalizzare il cessate il fuoco e l'accordo sugli ostaggi a Gaza.

"La regione è oggi radicalmente trasformata" con "gli sponsor i Hamas in Medio Oriente che sono stati fortemente indeboliti da Israele, sostenuto dagli Stati Uniti", ha aggiunto Biden, che, alla domanda se tema che Hamas possa riorganizzarzi, ha risposto di no.

 

16:40
Le tre donne liberate hanno abbracciato le loro madri

Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, i tre ostaggi liberati da Hamas oggi pomeriggio, "hanno raggiunto una base delle Idf vicino al confine con la Striscia di Gaza e ora stanno incontrando le loro madri". Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano. L'Idf ha spiegato che le tre donne saranno sottoposte a un controllo medico iniziale presso la struttura prima di essere trasferite in ospedale per incontrare il resto delle loro famiglie.

16:10
Le tre donne liberate sono in Israele

Le tre rapite rilasciate, Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, sono in territorio israeliano e stanno per abbracciare le loro madri nel campo allestito dall'Idf a Reem, come riferiscono i media locali e si vede dalle immagini trasmesse dai notiziari israeliani.

14:49
La Croce Rossa ha preso in consegna i tre ostaggi

È ufficiale: la Croce Rossa ha preso in consegna i primi tre ostaggi liberati da Hamas. "Le condizioni delle tre donne tenute in ostaggio sono buone, stando a un primo esami medico", hanno riferito i responsabili della Croce rossa internazionale alle autorità israeliane. Lacrime di gioia e abbracci a Tel Aviv dove una grande folla si è radunata in Piazza degli Ostaggi.

Hamas consegna i primi tre ostaggi alla Croce Rossa, abbracci e lacrime a Tel Aviv (Afp)
Hamas consegna i primi tre ostaggi alla Croce Rossa, abbracci e lacrime a Tel Aviv (Afp)
14:15
Olmert: "Spero che il governo di Netanyahu cada il prima possibile"

"Spero che il governo (di Benjamin Netanyahu) crolli il prima possibile" e "questo accordo si doveva fare otto mesi fa". A dirlo l'ex premier israeliano Ehud Olmert intervistato da Monica Maggioni nel programma 'In mezz'ora' su Rai Tre. "Si è perso tempo. Abbiamo perso la vita di molti ostaggi israeliani, di molti soldati israeliani, di molti palestinesi a Gaza. Prima il governo israeliano cambierà meglio sarà per noi e per tutta la regione", afferma l'ex primo ministro che definisce "pessimo" l'attuale esecutivo. Quanto al ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, che ha confermato le sue dimissioni dal governo, insieme agli altri esponenti del partito ultra conservatore Otzma Yehidit, Olmert sintetizza: "Ben Gvir è contrario all'accordo e Israele è contrario a lui".

"L'accordo per il cessate il fuoco è un aspetto abbastanza piccolo di un processo molto più ampio che deve ancora avvenire", aggiunge l'ex premier. "È arrivato il momento di avere una leadership che abbia coraggio, che abbia determinazione e che abbia una visione che possa guardare oltre le difficoltà immediate - incalza Olmert -. Non è impossibile, io sono convinto sia possibile e deve essere fatto". "Nel nostro Paese vogliamo vivere nella pace. Pensiamo di poter vivere in pace con i palestinesi, con uno Stato palestinese al fianco di 
quello israeliano e la pace è il passo preliminare per un nuovo assetto, per un asse di amici, sostenitori e partner in Medio Oriente che possa includere anche i sauditi, gli Emirati, il Bahrein, l'Egitto, la Giordania, la Palestina, Israele e molti altri Paesi musulmani che non fanno parte del Medio Oriente".

L'ex premier israeliano Ehud Olmert intervistato da Monica Maggioni
L'ex premier israeliano Ehud Olmert intervistato da Monica Maggioni
13:36
Media: "Hamas sta consegnando le prime tre rapite"

Secondo fonti di Channel 12, Hamas sta consegnando alla Croce Rossa le prime tre rapite israeliane Emily Demari, Doron Steinbracher e Romi Gonen. La Croce rossa dovrebbe portare poi le donne in un'unità speciale dell'esercito a Gaza. Da lì, verranno portate in una struttura militare in Israele vicino a Gaza per i primi esami sanitari prima di essere portati in ospedale, dove incontreranno le famiglie.

13:10
Hamas attende la lista dei 90 prigionieri che Israele rilascia oggi

Hamas ha affermato di essere in attesa di una lista di 90 prigionieri che saranno rilasciati oggi da Israele come parte dell'accordo per il cessate il fuoco degli ostaggi. "Si prevede che l'occupazione consegnerà a breve un elenco contenente i nomi di 90 prigionieri appartenenti alle categorie di donne e bambini che saranno rilasciati il primo giorno del cessate il fuoco", ha affermato Hamas in un comunicato. Il gruppo ha aggiunto che l'accordo prevede "il rilascio di 30 prigionieri palestinesi in cambio di un detenuto civile".

11:17
Il ministro di ultradestra Smotrich: "Rovescio il governo se l'Idf non occupa Gaza"

Il ministro di ultradestra Bezalel Smotrich ha dichiarato alla Radio dell'esercito che Israele "deve occupare Gaza e creare un governo militare temporaneo perché non c'è altro modo per sconfiggere Hamas". "Rovescerò il governo se non tornerà a combattere in un modo che ci porti a prendere il controllo dell'intera Striscia e a governarla", ha continuato, attaccando il capo di stato maggiore dell'Idf Herzi Halevi e definendolo "debole nella strategia". Nelle scorse settimane il premier Benyamin Netanyahu ha sottolineato che Israele non ha intenzione di conquistare o occupare permanentemente la Striscia di Gaza. 

11:08
Unrwa: 4mila camion di aiuti pronti a entrare a Gaza

L'Unrwa ha 4.000 camion carichi di aiuti pronti a entrare a Gaza: metà di essi trasporta cibo e farina. Lo ha annunciato il direttore dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini che si augura che gli attacchi ai convogli diminuiscano man mano che gli aiuti umanitari comunceranno ad affluire grazie al cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

10:13
50 ambulanze entrano a Gaza

50 ambulanze sono entrate a Gaza attraverso il valico di Rafah, riaperto stamattina per la prima volta dal maggio scorso. Lo ha riferito una fonte della sicurezza egiziana. 

10:10
Migliaia di sfollati stanno tornando a casa

Migliaia di sfollati stanno tornano alle loro case nella Striscia di Gaza dopo l'inizio della tregua: lo hanno constatato i giornalisti della Afp sul posto. 

Migliaia di sfollati tornano nella Striscia di Gaza dopo l'avvio della tregua (Ansa)
Migliaia di sfollati tornano nella Striscia di Gaza dopo l'avvio della tregua (Ansa)
09:03
I nomi degli ostaggi da liberare

Il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida, ha indicato in un messaggio su Telegram i nomi dei tre ostaggi israeliani che saranno rilasciati oggi. "Come parte dell'accordo sullo scambio di prigionieri abbiamo deciso di rilasciare oggi Romi Gonen, 24 anni, Emily Damari, 28 anni, e Doron Shtanbar Khair, 31 anni".

08:59
Al via a Gaza dispiegamento di migliaia di poliziotti

Iniziato in tutta la Striscia di Gaza il dispiegamento di migliaia di poliziotti, secondo un piano governativo, per mantenere l'ordine e la sicurezza: lo ha reso noto l'ufficio informazioni di Hamas, come riportano i media israeliani. I ministeri governativi nella Striscia di Gaza sono pronti a iniziare a operare, ha aggiunto Hamas. 

08:36
Il partito di Ben Gvir lascia la coalizione di governo

Il partito del ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, Potere ebraico (estrema destra), ha annunciato la sua uscita dalla coalizione che sostiene il governo Netanyahu. 

08:34
Hamas: abbiamo mandato la lista

Hamas rende noto di aver inviato a Israele i nomi degli ostaggi da rilasciare oggi. Fonti israeliane, citate dall'emittente Kan, hanno confermato la consegna della lista ai mediatori, precisando che si tratta di tre donne.

08:12
Hamas: a breve l'elenco

Israele riceverà "a breve" l'elenco previsto dei 33 ostaggi da liberare oggi: lo ha detto alla Afp un alto funzionario di Hamas. 

07:33
Netanyahu: la tregua non inizia se Hamas non consegna i nomi degli ostaggi da liberare oggi

Alle 8.30 (ora locale), l'ora fissata per l'entrata in vigore della prima fase dell'accordo su Gaza, Hamas non aveva ancora inviato l'elenco dei tre ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi, come chiesto Benjamin Netanyahu. Il Premier israeliano ha condizionato l'attuazione dell'accordo, quindi della tregua, alla consegna dell'elenco dei nomi dei tre ostaggi - tre donne secondo il Jerusalem Post- che, secondo i termini dell'intesa raggiunta con la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, avrebbe dovuto essere consegnato 24 ore prima del rilascio, inizialmente atteso intorno alle 16.30. Hamas, in un comunicato diffuso dopo le dichiarazioni di Netanyahu, cita "ragioni tecniche" per la mancata consegna dell'elenco. La lista, ha spiegato una fonte di Hamas a YNet, sarà consegnata solo dopo che sarà stata approvata dal leader del movimento, Muhammad Sinwar.

07:30
Media: in corso raid israeliani nel nord di Gaza

Senza di essi questo importante capitolo della storia moderna rischia di diventare storia di un lontano passato ed ecco che interviene Living Memory. Con le sue attività e i suoi appuntamenti è in grado di riportare le testimonianze di chi ha vissuto questa tragedia in prima persona, in modo che siano rielaborate e rese ancora attuali con nuovi linguaggi e nuove sensibilità". La mostra "Il campo di concentramento di Auschwitz" propone contenuti dalla nascita del campo di concentramento e sterminio, il suo funzionamento, l'avvio della soluzione finale, la liberazione dell`armata sovietica e il tentativo dei nazisti di distruggere le prove di quanto accaduto. "Auschwitz nell'arte dei prigionieri", invece, descrive la vita all`interno del campo di concentramento attraverso le opere di chi è sopravvissuto.