Sabato 3 Agosto 2024

Israele, ucciso comandante di Hamas in Cisgiordania. Usa: più navi e caccia in Medio Oriente. Iran: “Hezbollah potrebbe colpire obiettivi civili”

Attacco dell’esercito di Tel Aviv a Tulkarem: morto Sheikh Haitham Balidi. Teheran: caccia ai colplici per l’omicidio di Haniyeh, decine di arresti. La Svezia chiude l’ambasciata in Libano

Tel Aviv, 3 agosto 2024 – L'esercito israeliano ha ucciso stamani in un attacco aereo il comandante militare di Hamas di Tulkarem, in Cisgiordania: un raid mirato che ha colpito un veicolo costato la vita ad altre quattro persone. Lo riportano i media israeliani. La vittima principale è Sheikh Haitham Balidi, comandante di Tulkarem delle Brigate Izzadin al-Qassam, l'ala militare di Hamas.

L'esercito israeliano ha ucciso il comandante di Hamas in Cisgiordania: nel raid sono morte altre quattro persone
L'esercito israeliano ha ucciso il comandante di Hamas in Cisgiordania: nel raid sono morte altre quattro persone

Intanto gli Stati Uniti rafforzeranno la loro presenza militare in Medio Oriente, schierando ulteriori navi da guerra e aerei da combattimento per proteggere il personale statunitense e difendere Israele, sullo sfondo delle crescenti tensioni nella regione: lo ha annunciato il Pentagono. L'annuncio arriva dopo che l'Iran e i suoi alleati regionali hanno giurato rappresaglie per le uccisioni del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran e del comandante di Hezbollah Fouad Shukr a Beirut. E proprio in Iran decine di arresti sono stati compiuti alla ricerca di possibili complici e talpe nell'omicidio di Haniyeh: lo scrive il New York Times – ripreso anche dai media israeliani – che cita fonti iraniane informate dei fatti e vicine all'inchiesta in corso. Fra le persone arrestate, scrive il Nyt, vi sarebbero funzionari dell'intelligence di Teheran, militari alti in grado e membri del personale del residence, gestito dai Guardiani della Rivoluzione, dove è avvenuta l'esplosione.

Le notizie in diretta

10:58
Delegazione israeliana al Cairo per colloqui su Gaza

La delegazione israeliana è arrivata al Cairo per i colloqui su un accordo per la liberazione degli ostaggi e sulle questioni di sicurezza relative al confine tra Egitto e Gaza. I capi del Mossad e dell'agenzia di sicurezza interna Shin Bet, David Barnea e Ronen Bar, insieme con il coordinatore delle attività governative nei territori Cogat, Ghassan Alian, incontreranno il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel e alti funzionari militari egiziani.

09:52
Hamas, il bilancio dei morti a Gaza sale a 39.550.

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, espressione di Hamas, il totale di morti palestinesi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra è salito a 39.550, dopo che nelle ultime 48 ore se ne sono aggiunti 70. Il totale dei feriti, sempre secondo Hamas, è salito a 91.280.

08:41
Usa ha inviato messaggi all'Iran: "Limitate la risposta"

L'Egitto ha inviato messaggi all'Iran per conto degli Usa, con l'obiettivo di ridurre la tensione in Medio Oriente e limitare la risposta di Teheran dopo le uccisioni dell'alto comandante di Hezbollah, Fouad Shukr, e del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. È quanto riporta il quotidiano qatariota Al-Arabi Al-Jadeed, precisando che Washington ha avvertito Teheran e i suoi alleati regionali di non attaccare alti funzionari e diplomatici israeliani in Medio Oriente o danneggiare aree o strutture civili e commerciali nello Stato ebraico.

08:23
Media: Mossad ha assunto due agenti di sicurezza iraniani per uccidere Haniyeh

Il Mossad ha assunto due agenti di sicurezza iraniani per piazzare esplosivi in tre stanze separate di un edificio dove alloggiava il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh: lo afferma il Telegraph, citando due funzionari di Teheran. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico il piano originale dell'agenzia d'intelligence israeliana era quello di assassinare Haniyeh a maggio, in occasione della sua partecipazione ai funerali dell'ex presidente iraniano Ebrahim Raisi. Ma l'operazione non è andata avanti a causa della grande folla all'interno dell'edificio e dell'elevata possibilità che fallisse. Secondo il Telegraph gli agenti hanno comunque piazzato degli esplosivi nelle stanze del complesso e hanno lasciato l'Iran, facendo poi esplodere le bombe dall'estero.

08:21
La Svezia chiude l'ambasciata in Libano per timore guerra

La Svezia ha annunciato la chiusura della sua ambasciata a Beirut per timore di un'escalation bellica mediorientale e ha invitato i suoi cittadini a lasciare il Paese. "Il ministero degli Esteri ha dato istruzione al suo personale di lasciare Beirut e di recarsi a Cipro" in attesa di riposizionare la missione diplomatica, ha dichiarato il ministro degli Esteri Tobias Billstrom, aggiungendo che la chiusura è prevista solo per agosto, ma che potrebbe essere estesa, a seconda degli sviluppi della situazione. Stoccolma invita inoltre i 10.000 cittadini svedesi in Libano a lasciare il Paese "con qualsiasi mezzo, finché possono".

08:19
Hezbollah potrebbe attaccare obiettivi civili in Israele

Hezbollah potrebbe attaccare obiettivi "più ampi e profondi", compresi i civili, oltre a obiettivi militari all'interno di Israele, in risposta all'assassinio del comandante militare Fouad Shukr. È quanto ha fatto sapere la rappresentanza iraniana all'Onu, citata da SkyNews.

08:16
Media: Netanyahu pronto a licenziare Gallant e capi di Idf e Shin Bet

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, avrebbe intenzione di licenziare il suo ministro della Difesa, Yoav Gallant, e poi di sbarazzarsi anche del capo di stato maggiore, Herzi Halevi, e di quello del servizio segreto Shin Bet, Ronen Bar, e si tratterebbe "non di se, ma solo di quando": lo scrive il Times of Israel, citando una giornalista del sito news israeliano Walla, Tal Shalley. La manovra di Netanyahu, secondo la giornalista, gli consentirebbe di eliminare l'opposizione interna e avere così mano libera nella conduzione dei negoziati indiretti con Hamas per una tregua e la liberazione degli ostaggi, dopo che i tre dirigenti hanno accusato il premier di temerarietà e di rischiare di vanificarne l'esito. La mira sarebbe dunque di sostituire Gallant, Halevi e Bar con altrettanti dirigenti disposti a seguirlo e ad assecondarlo in tutto e per tutto. Fra i candidati a sostituire Gallant, Walla ipotizza vi sia Gideon Saar, ex membro del Likud di Netanyahu ma ora all'opposizione, anche se il suo nome solleverebbe riserve nel governo. Shalley afferma anche che il siluramento di Gallant verrebbe 'mascherato' all'apparenza con un rimpasto di governo.