Roma, 14 novembre 2024 – Si acuiscono le accuse di violazioni dei diritti umani nei confronti di Israele: l’Onu ha dichiarato che Tel Aviv ha bloccato la consegna di cibo, acqua e medicine nel nord della Striscia di Gaza. La regione sta vivendo la più grande carenza di forniture sin dal dicembre dello scorso anno. Pioggia di accuse anche da Human Rights Watch, che addita il governo di Tel Aviv di “crimini di guerra”, in particolare per “il trasferimento forzato” della popolazione della Striscia, che rappresenterebbe un tentativo di “pulizia etnica”. Tutto ciò ha spinto l’Alto rappresentante Ue per la politica esterna, Josep Borrell, a proporre uno stop al dialogo politico con Israele: sul tema ci sarà una discussione durante la prossima riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione.
Intanto Israele prepara un “regalo” per Donald Trump: starebbe lavorando per una tregua in Libano che avrebbe inizio a gennaio, a ridosso dell’insediamento del tycoon. A riferirlo, e a definirlo proprio come un assist al presidente repubblicano, sarebbe stato un funzionario di Tel Aviv.
Le notizie in diretta
L'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, presentera' lunedi' una proposta di sospensione del dialogo politico tra Ue e Israele. Gli Stati membri sono già stati informati. La proposta si basa sulle disposizioni dell'accordo di associazione relative ai diritti umani, sulla base di rapporti disponibili da parte di agenzie internazionali indipendenti per cui ci sono motivi per ritenere che Israele stia violando i diritti umani e il diritto umanitario internazionale.
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, "ha avuto colloqui molto importanti" con il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Grossi che si trova in visita a Teheran. Lo ha affermato il portavoce del primo in un messaggio su X. "Il programma nucleare iraniano è sempre stato e rimane pacifico, l'Iran non ha mai scelto lo scontro".
La partita di calcio di stasera della Nations League tra Francia e Israele si giocherà in un clima di stretta sicurezza a Parigi, con uno spiegamento di 4.000 fra agenti di polizia e gendarmi, una settimana dopo gli incidenti violenti avvenuti ad Amsterdam durante la visita del Maccabi Tel Aviv.
L'esercito israeliano ha iniziato ad "attaccato violentemente" il quartiere a maggioranza sciita Dahieh a Beirut. Poco fa, un portavoce dell'Idf ha esortato i residenti a evacuare due edifici nella zona. A riferirlo è stata la National news agency.
Il Washington Post riferisce che il governo israeliano avrebbe l'intenzione di far cominciare una tregua in Libano a gennaio, a ridosso dell'insediamento di Donald Trump, così da fargli un "regalo". La fonte sarebbe un funzionario di Tel Aviv. La notizia è stata diffusa dopo che domenica il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer ha incontrato il presidente eletto Donald Trump nel suo resort Mar-a-Lago in Florida.
L'Onu accusa Israele di aver bloccato "sei tentativi di consegna" di cibo, acqua e medicinali nel nord della Striscia di Gaza. Il livello delle forniture è il più basso dal dicembre dello scorso anno. Accuse anche da parte di Human Rights Watch: nel mirino lo "spostamento forzato" dei civili palestinesi. Tali atti sarebbero "pulizia etnica". Non aiutano i commenti della ministra degli Insediamenti Orit Strock, rappresentante dell'estrema destra, che in un podcast ha ribadito come il suo ufficio stia lavorando per imporre la sovranità israeliana sulla "massima quantità di terra" in Cisgiordania. Alla domande del se i palestinesi di quei territori avrebbero ottenuto così il diritto di voto per il parlamento israeliano, la politica ha sottolineato di dubitarne.