Roma, 18 ottobre 2024 – Dopo la morte di Yahya Sinwar continua la lotta di Israele ai vertici di Hamas: è ora caccia al fratello del defunto capo carismatico,
Mohammed Sinwar . Inoltre, un raid su una scuola adibita a rifugio a Jabalya, nel nord di Gaza, ha causato 28 vittime: l’obiettivo dell’Idf erano i presunti miliziani che operavano nell’edificio. “Hamas è un movimento di liberazione guidato da persone che cercano libertà e dignità, e questo non può essere eliminato”, le parole di un alto ufficiale del gruppo. Ma il premier israeliano Benjamin Netanyahu assicura che, con l’assassinio di ieri, è cominciato “l’inizio della fine” del conflitto nella Striscia di Gaza.Difficile prevedere se tale visione ottimistica si riscontrerà nel concreto. In ogni caso, il fronte libanese resta ancora totalmente aperto: l’Idf ha rivendicato l’uccisione di Mohammed Hussein Ramal, comandante di Hezbollah nell’area di Taybeh, mediante un attacco aereo. Nel corso della mattinata di oggi, il gruppo filo-iraniano ha lanciato 15 razzi verso il nord di Israele; alcuni sono stati intercettati, altri sono andati a segno. Non ci sono, tuttavia, segnalazioni di danni o feriti. Nelle ultime 24 ore, le forze israeliane hanno colpito 150 obiettivi in Libano.
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Secondo Channel 12, Israele ha chiesto agli Stati Uniti di inviare una seconda batteria Thaad per proteggere il Paese in caso di reazione iraniana al previsto attacco di rappresaglia.
I capi di Stato e di governo di Usa, Germania, Francia e Gran Bretagna hanno discusso gli eventi in Medio Oriente, "in particolare l'impatto della morte di Yahya Sinwar, responsabile dello spargimento di sangue dell'attacco terroristico del 7 ottobre, sulla necessità immediata di riportare gli ostaggi a casa dalle loro famiglie, di porre fine alla guerra a Gaza e di garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione civile". Lo si legge in una nota della cancelleria tedesca.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto convinto che ci sia ''una strada verso la pace'' da percorrere in Medio Oriente. Parlando a Berlino il giorno dopo l'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar e al termine dell'incontro con Olaf Scholz, Keir Starmer ed Emmanuel Macron, Biden ha parlato di un percorso che sarà ''molto difficile, molto duro, ma siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda''. Secondo Biden "c'è un'opportunità, e i miei colleghi sono d'accordo, che possiamo arrivare a un accordo con Israele e con l'Iran in modo da mettere fine al conflitto''. In particolare, il presidente americano ha spiegato che ''pensiamo che ci sia la possibilità di lavorare per un cessate il fuoco in Libano. Per Gaza sarà più difficile".
L'uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar, offre "un'opportunità per quel cessate il fuoco che invochiamo da tempo" in Medio Oriente. Lo ha ripetuto il premier britannico Keir Starmer, citato dai media britannici a margine del quadrilaterale di oggi con Olaf Scholz, Joe Biden ed Emmanuel Macron a Berlino, non senza aggiungere un monito implicito al governo d'Israele in relazione alla "disperata situazione umanitaria" dei civili palestinesi nella Striscia di Gaza: una volta morto Sinwar, ha avvertito, "il mondo non può più tollerare alcuna scusa sul transito degli aiuti umanitari".
"All'esito di questa mia visita tornerò a chiamare il primo ministro Netanyahu". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Beirut, al termine della missione in Giordania e Libano.
Il Capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi parlando con i comandanti del battaglione Golani ha affermato che le forze israeliane hanno ucciso 1.500 miliziani di Hezbollah - secondo una stima prudente - da quando Israele ha intensificato gli attacchi. "Abbiamo eliminato il loro intero livello di comando. Voi state eliminando i comandi locali. Il gruppo terroristico continua a ridursi. Hezbollah nasconde le perdite, nasconde i comandanti morti. I miliziani continuano ad arrendersi: questo la dice lunga sul loro morale e sul livello dei combattimenti", ha detto Halevi in visita alla truppe nel sud del Libano.
"Considero inaccettabile attaccare l'Unifil, tutte e due le parti devono garantire la sicurezza dei soldati. Sono convinta che Unifil debba essere rafforzata. Solo rinforzando la missione si potrà voltare pagine. Dobbiamo tornare alla missione originale di Unifil". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano Najib Mikati, dopo l'incontro bilaterale a Beirut.
L'alto funzionario di Hamas Mahmoud Mardawi ha affermato che dopo l'omicidio di Yahya Sinwar "la scelta di un successore non richiederà molto tempo, è una procedura naturale. I nostri termini riguardo ai negoziati per il cessate il fuoco non cambieranno dopo la morte di Sinwar". Lo riferisce Ynet.
Hezbollah ha affermato di aver lanciato droni contro le truppe di stanza nella città di Safed, nel nord di Israele, oggi in risposta agli attacchi israeliani contro le sue roccaforti nel sud del Libano. Il gruppo sostenuto dall'Iran ha dichiarato di aver lanciato un attacco "con uno squadrone di droni contro raduni di soldati nemici nella città occupata di Safed", in risposta agli attacchi ai villaggi nel sud del Libano, dove Hezbollah detiene il potere.
"I miei messaggi sono stati e saranno molto chiari sul ruolo dei nostri militari impegnati sia in Unifil che nella Mibil e nella missione multilaterale". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, come si vede in un video diffuso da Palazzo Chigi, durante l'incontro a Beirut con il comandante della Missione bilaterale italiana in Libano, il colonnello Matteo Vitulano e il vicepresidente del Comitato Tecnico-Militare per il Libano, il colonnello Attilio Cortone. "Io avrei tanto voluto venire a trovare tutti i militari. Mi rendo conto che non sarebbe stato facile, però sono qui anche per portare la vicinanza, l'attenzione, la solidarietà, la gratitudine dell'Italia per il vostro lavoro", ha spiegato Meloni, pregando i due colonnelli "di trasferire a tutti gli uomini e le donne impegnati la mia vicinanza e la mia solidarietà. Spero di venirli a trovare presto".
Gli Houthi dello Yemen e Hezbollah in Libano commemorano la morte del capo di Hamas Sinwar. "Le mie sincere condoglianze e grandi benedizioni al movimento di Hamas e al caro popolo palestinese per il grande leader Yahya Sinwar che riceve la medaglia del martirio", ha scritto un portavoce del gruppo ribelle degli Houthi su X, aggiungendo che "Gaza e la causa palestinese sono destinate alla vittoria, non importa quanto grandi siano i sacrifici". Hezbollah ha garantito che continuerà a sostenere i palestinesi.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nell'ambito della visita a Beirut, ha incontrato il comandante della Missione bilaterale italiana in Libano, il colonnello Vitulano, e il vicepresidente del Comitato Tecnico-Militare per il Libano, colonnello Cortone. Lo riferiscono fonti italiane, spiegando che la premier ha espresso la sua vicinanza personale e quella del Governo a tutta la missione di Unifil e a tutti i militari italiani impegnati in Libano.
"Hamas prosegue il suo percorso per fondare uno stato palestinese nella totalità dei Territori Palestinesi con Gerusalemme come capitale". Lo afferma Khalil al-Hayya, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, nel discorso trasmesso da al-Jazeera.
L'esercito israeliano afferma di aver schierato una brigata aggiuntiva al confine con il Libano.
Khalil Hayya, capo di Hamas a Gaza, ha dichiarato che i prigionieri tenuti a Gaza non saranno liberati finché Israele non cesserà gli attacchi contro la Striscia e ritirerà le sue truppe dall'enclave. Lo riporta Al Jazeera.
L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti di 23 villaggi nel sud del Libano di evacuare a decine di chilometri verso nord, oltre il fiume Awali. Il portavoce arabo dell'esercito israeliano Avichay Adraee ha affermato che ai residenti è "proibito andare a sud" e che farlo "potrebbe essere pericoloso per la vita". Si presuppone che nelle prossime ore la zona verrà colpita da una serie di raid, che avranno come obiettivo le strutture di Hezbollah.
Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver eliminato due terroristi infiltratisi dalla Giordania: una volta superato il confine, avrebbero aperto il fuoco. E' ora caccia alla terza persona che era con loro, la quale sarebbe riuscita a fuggire.
"Hamas è un movimento di liberazione guidato da persone che cercano libertà e dignità, e questo non può essere eliminato", ha dichiarato Basem Naim, membro senior dell'ufficio politico del gruppo palestinese. Nella dichiarazione non ha confermato la morte di Yahya Sinwar. Tuttavia, la salma del leader sarebbe stata trasferita in una località segreta e protetta in Israele, dove verranno effettuati esami anche tossicologici per capire se al momento della morte nel suo organismo ci fossero droghe. A riferirlo è la testata israeliana Walla.
Il Cremlino ha fatto sapere di temere ripercussioni sulla popolazione civile "pacifica" a seguito dell'uccisione di Yahya Sinwar. "Abbiamo serie preoccupazioni a riguardo - ha sottolineato il portavoce della presidenza russa, Dimitri Peskov - Il disastro umanitario che si osserva sia a Gaza che in Libano è oggetto della nostra seria preoccupazione".
Il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, ha smentito categoricamente le voci che vedevano un dipendente dell'agenzia Onu per i rifugiati essere stato ucciso a fianco di Yahya Sinwar. "E' ora di porre fine alle campagne di disinformazione", ha scritto in un post su X. Lazzarini ha inoltre confermato che la persona in questione è viva e si trova attualmente in Egitto, dove si è rifugiato con la famiglia dopo aver percorso il valico di Rafah.
"Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres non ha accolto con favore l'eliminazione dell'arciterrorista Yahya Sinwar, così come si è rifiutato di dichiarare Hamas un'organizzazione terroristica dopo il massacro del 7 ottobre. Guterres sta guidando un programma anti-israeliano e anti-ebraico estremo. Continueremo a designarlo come persona non grata e a impedirgli l'ingresso in Israele". Queste le parole del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, condivise su X.
Un 22enne, residente a Gerusalemme Est, è stato arrestato dalle autorità israeliane con l'accusa di aver pianificato un attacco terroristico contro le famiglie degli ostaggi. Lo rendono noto la polizia e la Sicurezza interna. L'attacco avrebbe avuto luogo durante una manifestazione a Tel Aviv. Il sospettato avrebbe anche tentato di mettersi in contatto con Hamas.
Al Jazeera ha fatto sapere che il suo reporter Fadi Al-Wahidi, colpito al collo la settimana scorsa dalle forze israeliane a Jabalya, è entrato in coma. L'emittente ha specificato che Tel Aviv non ha risposto alle richieste di consentire la sua evacuazione per cure mediche e che il giornalista indossava un giubotto che lo identificava chiaramente come membro della stampa.
Il Times of Israel riporta che l'Idf ha ucciso il comandante di Hezbollah nell'area di Taybeh, Mohammed Hussein Ramal. Questo mediante un raid che ha colpito il sud del Libano. Nelle ultime 24 ore, le forze israeliane hanno colpito 150 obiettivi nel Paese. Non sono cessati gli attacchi dei miliziani al nord di Israele: lanciati nella mattinata 15 missili. Alcuni non sono stati intercettati e hanno colpito il suolo, ma non vi è comunicazione di feriti o danni alle strutture.