Venerdì 22 Novembre 2024
BEPPE BONI
Esteri

Israele, il generale Fioravanti: "Cecchini sui tetti e agguati, Gaza è un’enorme trappola. Servono incursioni rapide"

L’ex comandante della Folgore che conosce l’area: “Il combattimento in città è un’opzione da evitare. I cunicoli vanno colpiti dove ci sono ingressi e uscite, improbabile che gli israeliani ci entrino"

Roma, 29 ottobre 2023 – Stalingrado, Sarajevo, Aleppo. La guerra di Gaza con l’offensiva di terra israeliana riporta indietro l’orologio a battaglie di giungla urbana che hanno segnato la storia dell’umanità. La tecnologia bellica, oggi fatta di droni e razzi intelligenti, non potrà mai sostituire del tutto il fattore umano quando c’è da vincere uno scontro dentro la pancia di una città. L’ultimo capitolo della vendetta di Tel Aviv contro Hamas si gioca qui. Capire come, dove, i tempi di attuazione è un war game che offre più ipotesi che certezze. Uno che di Medio Oriente se ne intende essendo stato comandante della Joint task force Onu in Libano dopo l’invasione di Israele nel 2006 e già al vertice delle Forze speciali italiane e della Folgore è il generale paracadutista Maurizio Fioravanti, oggi analista.

L'attacco di terra di Israele a Gaza
L'attacco di terra di Israele a Gaza

Come può avvenire una operazione di terra nell’inferno di Gaza?

"Procedendo per ipotesi credo che non si tratterà di una invasione massiccia. Probabilmente verrà incentivata l’offensiva che già oggi è in atto con incursioni limitate ed diffuse, Un mordi e fuggi. Infatti dopo gli ultimi raid che hanno annientato diversi capi di Hamas, le truppe sono ancora oltre il confine della Striscia. Rimane un’operazione rischiosa ad alto costo di vite umane".

Perché piena di rischi?

"Combattere all’interno di una città, significa addentrarsi in un teatro operativo insidioso, difficilissimo da conquistare. Si devono mettere in conto cecchini, trappole esplosive, imboscate. Dal punto di vista militare è un’opzione che si cerca sempre di evitare. Inoltre va considerata la conformazione di Gaza City. Lì c’è una città nella città con il dedalo di tunnel dove Hezbollah nasconde armi, viveri, uomini, carburante. Poi Gaza è un agglomerato disordinato dal punto di vista urbanistico, pieno di edifici accatastati fra di loro, con strade strette e vie di fuga ovunque. E inoltre non si combatte un esercito in divisa, ma contro guerriglieri che si confondono tra la gente comune".

Cosa significa azioni limitate?

"Con le informazioni dell’intelligence gli israeliani colpiscono target precisi limitando l’azione nello spazio e nel tempo. La neutralizzazione di diversi capi di Hamas, compreso quello che coordinava le batterie di razzi, ne è la prova. Più l’offensiva è ampia e più si allarga il numero di vittime gli combattenti e civili".

È possibile un blitz all’interno dei tunnel di Hamas?

"Lo ritengo improbabile. Troppo alto il rischio di trappole esplosive, gas, agguati. A meno che non si individui un’area sotterranea molto ampia dove sono segregati gli ostaggi. Ma anche qui le incognite di un raid sono infinite".

Come si può agire sulla città sotterranea dei terroristi?

"Vanno colpiti, come già l’esercito sta cercando di fare, dopo averne intercettato ingressi e uscite grazie all’intelligence e agli informatori. L’artiglieria e i razzi li distruggono cercando di tagliare fuori le strutture civili, ma non sempre è possibile".

Quanto serve l’attività di tank, artiglieria e razzi?

"Per gli uomini che devono operare sul terreno sono una copertura fondamentale. Offrono la sicurezza di abbattere ostacoli, bonificano l’area e bloccano eventuali movimenti del nemico per consentire ai commandos di agire sui target".

Come devono essere equipaggiati gli uomini sul terreno?

"Servono nuclei di pochi militari distribuiti in punti diversi. L’equipaggiamento deve essere snello. Da evitare possibilmente pure lo zaino. Si utilizzano armi corte molto precise, pugnali, esplosivi, bombe a mano, granate flash bang non letali, ordigni urticanti, nebbiogeni. Una dotazione utile per un’attività flessibile che consenta di colpire e sganciarsi rapidamente".

Che reparti impiega Israele per i raid di terra?

"Dispone di unità addestrate come la Flottiglia 13 e la Nili, l’unità che riunisce le migliori competenze di esercito, Mossad e Shin Bet, i due servizi segreti".

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