Roma, 12 dicembre 2023 – Ancora una notte di bombe. Israele continua a colpire la Striscia di Gaza: almeno 20 i morti a Rafah, secondo media palestinesi. Quattro morti invece in un raid con drone a Jenin. Fonti egiziane parlano di prossimi colloqui per un nuovo accordo sullo scambio di prigionieri con Hamas. Il presidente americano Biden ribadisce il sostegno allo Stato ebraico, ammettendo però divergenze con il premier Netanyahu che “non vuole una soluzione a due Stati”
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Ieri un incendio è scoppiato su una petroliera norvegese colpita da missili houthi al largo dello Yemen nel Mar Rosso. La Marina francese ha riferito di aver abbattuto un drone diretto verso la nave e di aver “impedito un tentativo di dirottamento”.
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L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la risoluzione che chiede un "cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza". Nella bozza si esprime anche la "grave preoccupazione per la catastrofica situazione umanitaria", sulla scia del testo bocciato venerdì in Consiglio di Sicurezza a causa del veto Usa. La risoluzione ha ottenuto 153 voti a favore, 10 contrari (tra cui Austria, Usa, Israele), e 23 astenuti, tra cui Germania e Italia, mentre la Francia ha votato a favore.
"Israele sta cominciando a perdere sostegno in tutto il mondo". Lo ha detto Joe Biden ad un evento elettorale a Washington sottolineando che Netanyahu "deve rafforzare e cambiare" il governo israeliano per trovare una soluzione a lungo termine al conflitto israelo-palestinese. Ma "Netanyahu non vuole una soluzione a due Stati", ha aggiunto il presidente Usa.
Ci sono divergenze tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden su come gestire il periodo post bellico nella Striscia di Gaza. Lo ha detto lo stesso Netanyahu, sottolineando che Israele ha il sostegno degli Stati Uniti per quanto riguarda la sua intenzione di distruggere Hamas e liberare gli ostaggi tenuti nella Striscia di Gaza. Allo stesso tempo, però, ha detto che con Biden non c'è unità di vedute sul post guerra. La Striscia di Gaza "non sarà né Hamas-stan né 'Fatah-stan'", ha detto ribadendo la sua contrarietà a far sì che l'enclave palestinese possa essere governata dall'Autorità nazionale palestinese (Anp) sotto la guida di Mahmoud Abbas dopo che Hamas sarà sconfitto.
"La situazione a Gaza peggiora. L'Onu ci dice che non ci sono rifugi possibile e sta per smettere di lavorare nell'area per mancano risorse e sicurezza. Al G7 avevamo richiesto che le attività militari di Israele a Gaza Sud non seguissero lo stesso schema di Gaza Nord ma il livello di distruzione a Gaza resta senza precedente, è un livello peggiore di quanto successo a Dresda, a Colonia e simile a quello che è successo ad Amburgo. tale orrore non può essere giustificato con l'orrore del 7 ottobre". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando all'Eurocamera.
"Gaza non sarà un Hamastan e nemmeno un Fatahstan". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu riferendosi al futuro della Striscia e alle "divergenze d'opinione con gli Usa" su questo tema. "Non permetterò che Israele ripeta l'errore di Oslo, non consentirò che dopo l'enorme sacrificio compiuto dai nostri combattenti entri a Gaza chi educa al terrore, chi lo sostiene, chi lo finanzia", ha aggiunto.
La marina militare francese ha abbattuto un drone che minacciava la petroliera battente bandiera norvegese attaccata ieri dai ribelli houthi nel Mar Rosso: è quanto riferito dall'esercito francese. La fregata multi missione (Fremm) Languedoc, si precisa nella nota diffusa dalle autorità di Parigi, "ha intercettato e distrutto un drone che minacciava direttamente la Strinda" e si è poi "piazzata in protezione della nave colpita, impedendo il tentativo di dirottamento dell'imbarcazione".
Razzi sono stati lanciati sulla città di Sderot e sulle comunità israeliane al confine con la Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel riferendo che sono suonate le sirene di allarme.
Le forze di difesa israeliane hanno annunciato la morte di un riservista che era rimasto ferito il mese scorso durante i combattimenti nella Striscia di Gaza. Il bilancio dei soldati uccisi dall'inizio dell'offensiva di terra contro il movimento estremista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza è ora salito a 105, ha fatto sapere l'Idf citata dal Times of Israel. Venti decessi sarebbero stati causati da fuoco amico o di incidenti.
Sono almeno quattro i morti nell'attacco effettuato con un drone delle forze di difesa israeliane su un gruppo di palestinesi durante un raid dell'esercito nella città della Cisgiordania. Lo hanno confermato gli ospedali locali che parlano anche di un ferito grave. Lo scrive Bbc. I video dall'interno della Città Vecchia di Jenin mostrano diversi corpi distesi a terra. I residenti che hanno filmato dall'interno delle loro case hanno condiviso video di soldati che si muovono cautamente per le strade con indosso giubbotti antiproiettile e le armi spianate.
Il sovraffollamento e le pessime condizioni igieniche nei rifugi dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel sud della Striscia di Gaza, hanno provocato un aumento significativo di alcune malattie e condizioni trasmissibili come la diarrea, le infezioni respiratorie acute, le infezioni della pelle e condizioni legate all'igiene come i pidocchi: lo rende noto l'Ufficio per gli affari umanitari dell'Onu (Ocha) nel suo aggiornamento quotidiano. Lo riporta il Guardian. In media, aggiunge l'Ocha, i rifugi dell'Unrwa situati nelle aree centrali e meridionali ospitano 9 volte il numero di sfollati interni rispetto al previsto.
Un missile lanciato dai ribelli houthi nello Yemen ha colpito ieri (lunedì) una nave battente bandiera norvegese nello stretto di Ba el-Mandeb, che separa la penisola arabica dall'Africa. La petroliera chimica Strinda è stata colpita da un missile da crociera lanciato da una zona dello Yemen controllata dagli houthi, ha affermato su X il Comando centrale americano (Centcom). A bordo è scoppiato un incendio e il cacciatorpediniere americano Uss Mason è arrivato in aiuto della nave, ha aggiunto il Centcom. "Unità navali delle forze armate yemenite hanno preso di mira una petroliera norvegese, la Strinda, che trasportava carburante per Israele", ha detto un portavoce militare degli houthi, Yahya Saree, rivendicando l'attacco. La nave era in rotta verso l'Italia, secondo quanto affermato dalla compagnia di navigazione Mownickels, proprietaria della petroliera.