Roma, 13 novembre 2024 – Ancora raid d’Israele su Beirut contro Hezbollah. Secondo l'agenzia di stampa nazionale libanese, sei persone sono state uccise e almeno 15 sono rimaste ferite in seguito a un bombardamento contro un edificio residenziale a Dawhet Aramoun, a sud della capitale. E, mentre la Russia ha chiesto di astenersi dal lanciare attacchi aerei contro Hezbollah nei pressi di una delle sue basi in Siria, gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non bloccheranno gli aiuti militari a Tel Aviv sebbene sia scaduto il termine dei 30 giorni imposto dall’amministrazione Biden al governo di Netanyahu affinché migliorasse l'accesso agli aiuti umanitari da parte dei palestinesi. Secondo Washington, infatti, ci sono stati progressi in questo senso e "Israele sta adottando misure per migliorare la situazione umanitaria a Gaza". Di parere contrario otto organizzazioni umanitarie internazionali, che denunciano ulteriori "misure che hanno peggiorato drasticamente la situazione sul campo", mentre Hamas accusa gli Usa di essere complici di una "guerra genocida" nella Striscia.
Le news in diretta
Un raid aereo israeliano ha preso di mira oggi la regione di Qusseir, nella Siria centrale, situata vicino al confine con il Libano. Lo ha reso noto l'agenzia ufficiale siriana Sana, un'area in cui è presente Hezbollah. Sana ha riferito di una "aggressione israeliana contro la regione di Qusseir, nella provincia di Homs", aggiungendo che in questa regione sono state attivate "batterie di difesa antiaerea" contro "obiettivi nemici nel cielo".
La milizia sciita Hezbollah afferma di aver lanciato un attacco con dei droni contro il quartier generale militare israeliano e il Ministero della Difesa israeliano nel centro di Tel Aviv questo pomeriggio. In una dichiarazione, il gruppo sciita libanese afferma di aver condotto un "attacco aereo con uno squadrone di droni esplosivi" sul sito che ospita le principali istituzioni di difesa israeliane. L'esercito israeliano ha affermato in precedenza di aver intercettato due droni dal Libano nel nord di Israele. Al momento non ci sono indicazioni che dei droni abbiano raggiunto il centro di Israele o si siano avvicinati al quartier generale dell'esercito.
Fonti iraniane hanno riferito a Sky News che l'Iran sta rimandando il suo attacco a Israele in attesa di avviare negoziati con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Intanto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che "i canali di comunicazione con gli Stati Uniti sono ancora aperti, una settimana dopo l'elezione di Donald Trump a presidente", come riferiscono i media israeliani.
Le forze dei Guardiani della Rivoluzione hanno effettuato un'operazione contro "terroristi affiliati al regime sionista" nella provincia del Sistan e Balucistan, nel sud-est dell'Iran. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Mehr, precisando che nell'operazione durata due giorni, quattro "terroristi" sono stati uccisi, sette sono stati arrestati e cinque si sono arresi alle forze di sicurezza. Nel Sistan e Balucistan sono attivi gruppi armati separatisti sunniti come Jaish al-Adl.
Diversi comandanti di Hezbollah sono stati uccisi in recenti attacchi aerei nel Libano meridionale. Lo afferma l'esercito israeliano in una nota. Secondo l'IDF, all'inizio di ottobre, un attacco condotto da caccia ha ucciso Muhammad Musa Salah, identificato come il comandante delle forze di Hezbollah nella regione di Khiam nel Libano meridionale. Salah era responsabile di oltre 2.500 lanci di razzi sulle alture del Golan, nell'Alta Galilea e nella Galilea Panhandle durante la guerra, nonché di attacchi alle truppe dell'IDF nel Libano meridionale, afferma l'esercito. Un altro attacco domenica ha ucciso Ayman Muhammad Nabulsi, che l'IDF identifica come il comandante dell'unità missilistica anticarro di Hezbollah nell'unità regionale di Hajjar, responsabile degli attacchi nella regione di Ramim Ridge nel nord di Israele. Altri raid hanno ucciso Hajj Ali Yussef Salah, il comandante delle forze di Hezbollah nel villaggio di Kfar Tebnit, e un altro comandante senza nome responsabile dell'area di Ghajar.
Un nuovo attacco delle forze israeliane ha preso di mira la periferia sud di Beirut dopo un appello dell'esercito israeliano ad evacuare le aree di quella che viene considerata dalle IDF un roccaforte di Hezbollah. Si tratta del terzo raid in 24 ore. Una colonna di fumo nero si e' alzata sopra il quartiere colpito, secondo le immagini dell'AFPTV. La periferia sud, deserta dalla maggior parte dei residenti, era già stata presa di mira da attacchi nella notte e ieri.
Almeno sei persone sono state uccise in un attacco israeliano ad Aramoun, una città densamente popolata a sud di Beirut, secondo le prime informazioni fornite dal Ministero della Sanità libanese. Aramoun, si trova fuori dalle roccaforti del movimento sciita libanese Hezbollah, regolarmente bombardate da Israele. Il ministero ha aggiunto in una nota che oltre ai sei morti, sul posto sono stati trovati "resti umani".
Le forze di difesa israeliane hanno intimato ai residenti di alcune zone della periferia sud di Beirut di allontanarsi e abbandonare l'area, nel terzo avvertimento del genere in 24 ore, secondo quanto riferisce l'Afp. "Vi trovate vicino a strutture e interessi affiliati a Hezbollah, contro i quali le Forze di difesa israeliane agiranno nel prossimo futuro", ha affermato il portavoce dell'esercito Avichay Adraee in un post su X che include una mappa delle aree in questione. In precedenza l'Idf aveva dichiarao di aver ampliato la sua operazione di terra nel Libano meridionale, con la 91a Divisione che ha raggiunto "nuovi obiettivi" appartenenti a Hezbollah.
La Russia ha chiesto a Israele di astenersi dal lanciare attacchi aerei contro Hezbollah nei pressi di una delle sue basi in Siria. Lo ha riferito alla Ria Novosti Alexander Lavrentiev, inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin in Medio Oriente. A metà ottobre i media statali siriani avevano reso noto che Israele aveva colpito la città portuale di Latakia, roccaforte del presidente Bashar al-Assad, sostenuto dalla Russia e che a sua volta appoggia Hezbollah. Latakia, e in particolare il suo aeroporto, si trova vicino alla città di Hmeimim, che ospita una base aerea russa.
Molti funzionari del dipartimento di Stato degli Stati Uniti hanno esortato il segretario Antony Blinken a sospendere almeno alcuni aiuti militari a Israele alla luce del suo fallimento nel soddisfare le richieste americane di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza: lo riferisce oggi il portale Axios, sottolineando che altri funzionari hanno chiesto di continuare a fare pressione sugli israeliani sulla questione piuttosto che sospendere le vendite di armi. Blinken alla fine avrebbe ascoltato quest'ultimi, aggiunge Axios.