Tel Aviv, 18 novembre 2023 – Non si fermano i raid dell’esercito di Israele verso la Striscia di Gaza. Oggi nel mirino è finita la scuola Al-Fakhoura, gestita dall’Onu nel campo profughi di Jabalya e usata come rifugio per sfollati. Secondo il ministero della Sanità di Hamas, i morti sarebbero almeno una cinquantina.
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Un duro attacco è stato sferrato anche nel sud di Gaza, a Khan Younis, dove sono stati colpiti tre edifici residenziali. Palazzine a fuoco e attimi di puro terrore. Il bilancio è di almeno 26 vittime, molti dei quali bambini, rende noto l’agenzia di stampa palestinese Wafa.
Intanto la marcia delle famiglie degli ostaggi, partita martedì scorso da Tel Aviv, è arrivata a Gerusalemme. In migliaia si sono radunati insieme a loro davanti agli uffici del primo ministro Benjamin Netanyahu chiedendo di fare di più per la loro liberazione. Tra i partecipanti anche il leder dell’opposizione Yair Lapid.
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Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha comunicato che il bilancio delle vittime nella Striscia ha raggiunto quota 12.300 dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre. Tra i morti ci sono più di 5.000 bambini, 3.300 donne e oltre 30.000 feriti. Lo riportano i media israeliani. Il ministero, precedentemente, aveva affermato di non essere più in grado di fornire cifre esatte poiché gli intensi combattimenti impediscono il recupero dei corpi. I dati diffusi Hamas non possono essere verificati in modo indipendente e non fanno distinzione tra civili e terroristi, e inoltre non fanno distinzione tra le persone uccise dagli attacchi aerei israeliani e quelle uccise nei falliti lanci di razzi palestinesi, fanno notare i media israeliani.
L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno fatto sapere che "i contatti con alcune delle squadre il cui lavoro era la guardia agli ostaggi sono stati interrotti". Lo scrive Haaretz, secondo cui Hamas non ha informazioni sul destino degli ostaggi tenuti da queste squadre o sulle condizioni dei guardiani.
Migliaia di persone si sono radunate davanti all'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme dopo una marcia di diversi giorni partita da Tel Aviv per chiedere al governo maggiori impegno nel riportare immediatamente a casa i circa 240 ostaggi detenuti da Hamas. "Abbiamo camminato per cinque giorni senza fermarci e mi fanno male le gambe e le spalle e mi fa male tutto, ma niente fa male come il cuore", ha detto Orin, la madre di Eden Zacharia, che è tenuto in ostaggio in Gaza, secondo quanto riportato dal Times of Israel. "Anche se avessimo bisogno di camminare fino a Gaza, cammineremo fino a Gaza. Ovunque dovremo andare andremo, non rinunceremo ai nostri figli", ha aggiunto la donna.
Il ministero della Sanità di Hamas ha denunciato un secondo raid israeliano nel campo profughi a Jabaliya. Almeno 32 palesrtinesi, tutti membri della stessa famiglia, tra cui 19 bambini sono morti. Le vittime erano in una casa nel campo profughi gestito dalle Nazioni Unite. Dopo il primo raid contro il campo profughi Hamas aveva denunciato la morte di 50 persone che si erano rifugiate in una scuola.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che la Turchia si impegnerà per ricostruire le infrastrutture, gli ospedali e le scuole danneggiate a Gaza, se si raggiungerà un cessate-il-fuoco. "Faremo tutto il necessario per compensare la distruzione causata da Israele".
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha attaccato duramente il premier israeliano: "Netanyahu è finito. Andrà via e saremo salvi da questo personaggio. Il 60/70% degli israeliani non lo vuole e anche la comunità internazionale se ne sta accorgendo perché il prezzo di questa guerra lo stanno pagando tutti. Questo governo israeliano deve rispondere dei propri crimini dinanzi la Corte Penale Internazionale. Se al posto di Israele ci fosse stato un Paese musulmano il procedimento sarebbe già avviato".
Un raid israeliano contro la scuola diventata rifugio per centinaia di famiglie di sfollati ad Al Fakhoura, nel nord della Striscia di Gaza avrebbe pvocato decine di morti, secondo Haaretz. Al Jazeera parla di almeno 200 morti nella scuola gestita dall'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel campo profughi di Jabalia.
Gli uomini dell'unità speciale israeliana Duvdevan hanno perquisito varie infrastrutture di Hamas a Gaza. In una sono state trovate "grandi quantità di armi ed equipaggiamento militare all'interno di una scuola", ha fatto sapere il portavoce. Eliminati "operativi di Hamas".
Un fiume di centinaia di persone sta lasciando l'ospedale al Shifa di Gaza City e a piedi si stanno dirigendo verso la parte sud della Striscia, lo scrive Haaretz che cita report palestinesi dal luogo.
L'Idf ha fatto sapere che ha eliminato a Gaza "la cellula terroristica che ieri sera ha lanciato una salva di razzi" nel centro di Israele e su Tel Aviv. La postazione si trovava sul tetto di un palazzo.
E' terminato dopo 24 ore il bleck out delle linee telefoniche nella Striscia di Gaza. Le fonti locali hanno fatto sapere che da ieri sera la situazione è gradualmente tornata alla normalità. Probabilmente la riattivazione è stata possibile con l'arrivo nella Striscia di una quantità di carburante, autorizzata ieri dal governo israeliano su pressione degli Stati Uniti.
Almeno 450 pazienti evacuati dal complesso ospedaliero al Shifa di Gaza, secondo quanto riferito dal direttore generale del ministero della Sanità della Striscia di Gaza, Munir al-Barsh. All'interno della strttura sanitari ci sono ancora circa 120 pazienti perché non si possono muovere. Sono assistiti dal direttore dell'ospedale, da altri quattro medici e da un piccolo gruppo di infermieri. "Siamo stati costretti ad andarcene. Molti pazienti sono stati messi su sedie a rotelle o letti rotanti sono scene orribili, senza precedenti", ha spiegato al-Barsh.
Raid con l'aviazione e tiri di artiglieria, l'esrcito israeliano sta bombardando ripetutamente le zone abitate dai civili nel sud del Libano a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele. Ne dà notizia l'agenzia governativa libanese Nna. Colpite dalla zona costiera mediterranea fino alla piana di Hula nell'entroterra: Naqura, Ramie, Ayta Shaab, Aytarun, Rmeish, Qawzah, Jabal Blat, Yarin, Debel e Hula.
L'Idf smentisce la notizia dell'evacuazione dell'ospedale al-Shifa. L'esercito "non ha ordinato in nessun momento l'evacuazione dei pazienti o dei medici" dall'ospedale Shifa, ha fatto sapere il portavoce militare. In una nota l'Idf spiega: "Questa mattina, le forze di difesa israeliane hanno accolto la richiesta del direttore dell'ospedale Shifa di consentire ad altri cittadini di Gaza presenti nell'ospedale che avessero voluto lasciarlo, di farlo attraverso un percorso sicuro le forze di difesa israeliane non hanno mai ordinato l'evacuazione dei pazienti o del personale medico e ha proposto di fatto che qualsiasi richiesta di evacuazione medica venga agevolata dalle forze armate".
Un giornalista dell'emittente Al Arabiya ha riferito che circa 5.000 persone, tra sfollati e pazienti, stanno lasciando l'ospedale al-Shifa di Gaza City. L'Idf oggi aveva ordinato l'evacuazione entro un'ora. Secondo il corrispndente nella struttura sono rimasti circa 450 pazienti in condizioni critiche.
Secondo il ministero della Sanità di Gaza le vittime palestinesi in 43 giorni di guerra sono salite a oltre 16 mila. Hamas aveva stimato ieri 11.500 morti, ma un funzionario aveva riferito ad Al Jazeera che i dispersi erano almeno 3.750, forse ancora sotto le macerie.
Le forze armate israeliane sono entrate in azione vicino a tre ospedali di Gaza. Continuano le operazioni di ricerca nell'area dell'ospedale al-Shifa, mentre secondo vari media avrebbero ordinato l'evacuazione della struttura entro un'ora. Reparti dell'Idf stanno assediando l'ospedale al-Ahli (Ma'amadani), e oggi l'aviazione ha bombardato una zona vicina all'ospedale 'Indonesiano', nel nord della Striscia.
Secondo le Nazioni Unite nella struttura sanitaria di Gaza al-Shifa al momento ci sarebbero 2.300 persone tra pazienti, operatori sanitari e sfollati.
Le operazioni militari dell'esercito israeliano potrebbero spostarsi anche nel sud della Striscia di Gaza. Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, lo ha anticipato ieri sera in un briefing. L'Idf lo farà "quando lo si riterrà necessario. Agiremo ovunque si trovi Hamas, anche nel sud della Striscia di Gaza".
Le forze dell'Idf hanno ordinato l'evacuazione dell'ospedale al-Shifa di Gaza entro un'ora. Un dottore lo ha riferito ad Al Jazeera, aggiungendo che è impossibile per la mancanza di ambulanze indispensabili per trasferire a sud pazienti e neonati prematuri.
Il bombardamento, precisa Wafa, è avvenuto nella località di Khan Younis e ha causato anche decine di feriti. L'agenzia afferma inoltre che è stata colpita l'area intorno all'ospedale indonesiano di Beit Lahiya, nel nord di Gaza, così come sono stati colpiti obiettivi nel campo di Jabaliya, sempre nel nord di Gaza.
Un bombardamento aereo israeliano di un quartiere residenziale nel sud della Striscia di Gaza ha provocato 26 morti, secondo Al Jazeera Arabic. L'agenzia di stampa statale palestinese Wafa ha affermato che "circa 26 persone" sono state uccise, la maggior parte delle quali erano bambini.
L'esercito israeliano ha reso noto che i suoi aerei da combattimento ed elicotteri hanno attaccato postazioni e obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, in risposta al lancio di razzi dal territorio libanese verso Israele nelle ultime 24 ore. Le forze armate israeliane hanno anche affermato di aver attaccato il sito di lancio di razzi utilizzato per colpire una loro posizione nella regione di Har Dov nella mattina di venerdi'. E' quanto riporta Haaretz.