Giovedì 9 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Israele, trovati i corpi di altri due ostaggi a Gaza: padre e figlio. Hamas: ok lista in cambio della tregua. Ma Netanyahu frena

L’Idf ha trovato morti altri due cittadini israeliani rapiti il 7 ottobre 2023. Attraverso fonti egiziane Hamas pronto a fornire ubicazione degli ostaggi vivi e defunti, ma il governo di Tel Aviv smentisce. Il Libano l’esercito di Beirut prende il controllo delle zone lasciate dagli israeliani. In Siria l’Idf espande il controllo sulle Alture del Golan. Tensione tra ministro della Difesa e capo di Stato maggiore

Roma, 8 gennaio 2025 - Israele piange altri due ostaggi trovati senza vita. L'Idf ha ritrovato a Gaza i cadaveri di Yosef e Hamza Alziadna, padre e figlio di 53 e 22 anni, rapiti il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Hulit. Altri due nomi che non saranno sulla presunta lista che Hamas potrebbe fornire in cambio di una tregua. Ma proprio questo punto non è chiaro.

Yosef e Hamza Alziadna, 53 e 22 anni, rapiti il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Hulit.
Yosef e Hamza Alziadna, 53 e 22 anni, rapiti il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Hulit.

Tregua in cambio di ostaggi. Netanyahu: “Falso”

  

Secondo fonti egiziane infatti il gruppo militare palestinese potrebbe fornire a Tel Aviv una lista di ostaggi e la loro ubicazione, includendo anche l'esatta posizione di quelli uccisi, in cambio 8 settimane di cessate il fuoco. Ma la notizia della tregua in cambio della lista degli ostaggi, uscita sui media, è stata subito smentita dall'ufficio del premier Benjamin Netanyahu: è "totalmente falsa".

Una tregua per aiutare la popolazione

Secondo il quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato a Hezbollah, al tavolo delle trattative si lavorerebbe per raggiungere una tregua, e Hamas sarebbe disposta a fare di più di quanto fatto fino ad oggi, anche perché una tregua permetterebbe il passaggio di maggior aiuti per la popolazione, e per rimettere in piedi il sistema sanitario a Gaza.

Ben-Gvir: “Così sarebbe un fallimento per Israele”

Secondo il ministro per la Sicurezza nazionale israeliano e leader dell'estrema destra, Itamar Ben-Gvir. "Se è vera la notizia secondo cui Israele pagherà un cessate il fuoco di sei settimane in cambio della 'lista', sarebbe un fallimento. Spero davvero che sia una notizia sbagliata!", ha scritto il ministro su X.

A Gaza i corpi di Yosef e Hamza

Ma sull'eventuale lista non ci saranno Yosef e Hamza Alziadna, i cui corpi sono stati trovati oggi dall'esercito israeliano nella Striscia: "Ci è stato detto che sono stati trovati i corpi di Yousef e Hamza. Il nostro cuore è spezzato. Speravamo che tornassero vivi tra le braccia della famiglia, ma purtroppo sono tornati senza vita", ha commentato il fratello del 53enne. Yousef era stato rapito nel folle assalto di Hamas ai kibbutz del 7 ottobre 2023, con lui furono portati via i suoi tre figli, Hamza, Bilal, 18 anni, e Aisha, 17 anni. I due più giovani, Bilal e Aisha, sono tornati a casa il 30 novembre 2023, dopo più di 50 giorni di prigionia, ma sulla sorte di Yousef e Hamza non si sapeva nulla.

Tensioni governo ed esercito, tra Katz e Halevi

E proprio i fatti del 7 ottobre 2023 stanno creando tensioni nel governo. Tanto che Israel Katz, ministro della Difesa israeliana, è arrivato ad ordinare al capo di stato maggiore Herzi Halevi di collaborare pienamente nelle indagini su quegli eventi affidate al revisore dello Stato. Katz ha tuonato con Halevi: "L'Idf non può permettersi di sembrare un'istituzione che teme la trasparenza pubblica". La risposta delle Idf, attraverso il portavoce Daniel Hagari, non si è fatta attendere: "Le indagini interne sono fondamentali e devono essere condotte senza compromettere la sicurezza operativa", ribadendo che "le questioni devono essere risolte attraverso il dialogo diretto e non tramite i media". Il botta e risposta è continuato con Adir Dahan, portavoce di Katz, che ha accusato Halevi di "oltrepassare i limiti del suo ruolo: questa volta le scuse non basteranno". Tra Katz e Halevi i rapporti sono al limite dalla crisi delle nomine nell'Idf, che hanno generato incertezza e malcontento tra gli ufficiali, cosa che avrà conseguenze per i vertici militari e politici, secondo i media israeliani.

Ancora bombe sulla Striscia

Intanto continua l'operazione armata nella Striscia delle Idf: un elicottero israeliano ha colpito un gruppo di miliziani di Hamas in un'ex scuola a Jabalia, nel nord di Gaza. L'Idf ha sostenuto che i terroristi si trovavano in un centro di comando nascosto nella scuola di Halawa da cui attaccavano Israele, mentre secondo i media palestinesi l'edificio fungeva anche da rifugio per gli sfollati di Gaza. Al Jazeera ha denunciato l'uccisione all'alba di almeno 9 persone, tra cui un bambino e un neonato di 15 giorni, nella Striscia di Gaza per gli attacchi israeliani. Poche ore prima un bombardamento aveva interessato la zona umanitaria di Al Mawasi a Khan Yunis, con 20 morti, inclusi cinque bambini. Tel Aviv ha reso noto che un razzo sparato da Gaza è stato intercettato prima che colpisse Kerem Shalom, vicino al confine con la Striscia.

Libano, l’esercito libanese prende il posto dell’Idf

In Libano le forze israeliane, che si stanno lentamente ritirando, hanno bombardato con l'artiglieria due edifici a Bint Jbeil, nel sud del Libano. Uno era l'abitazione del sindaco della cittadina. E un carro armato Merkava ha colpito un terzo edificio. Intanto le unità dell'esercito libanese continuato a dispiegarsi nella zona di confine di Naqoura e nelle città dei settori occidentale e centrale, dopo che l'esercito israeliano si è ritirato da lì. Un dispiegamento elogiato dal generale statunitense a capo del comitato incaricato di far rispettare il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Il maggiore generale statunitense Jasper Jeffers, assieme al generale di brigata francese Guillaume Ponchin, ha visitato il quartier generale della 5a brigata delle LAF, situato cinque chilometri a nord-est di Naqoura: "Come parte della transizione abilitata dal Meccanismo, le LAF hanno immediatamente schierato le forze nell'area per sgomberare le strade, rimuovere le munizioni non autorizzate e garantire la sicurezza del popolo libanese", si legge in una dichiarazione dell'ambasciata statunitense a Beirut.

Siria, Israele espande il controllo sul Golan 

In Siria invece l'esercito israeliano ha esteso il suo controllo sulle Alture siriane del Golan, nella regione di Qunaytra, fa sapere l'Osservatorio per i diritti umani in Siria, sottolineando che Tel Aviv continua ad allargare il controllo militare a sud della cittadina di Qunaytra, in particolare nella località di Kudna, mentre si sono ritirate dalla cittadina di Rafid, sempre a sud di Qunaytra.