Roma, 21 gtennaio 2025 – Sono passati pochi giorni dall’inizio della tregua nella Striscia di Gaza, ma la tensione in Medio Oriente resta altissima. L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno annunciato di aver lanciato un'operazione antiterrorismo a Jenin, in Cisgiordania. Un drone ha attaccato la città. I residenti palestinesi hanno riferito di allarmi in seguito all'arrivo di una forza speciale israeliana e di veicoli dell'Idf entrati dal checkpoint di Dotan. Il ministero della Sanità palestinese ha riferito che sei persone sono state uccise, almeno 35 i feriti.
Il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato che “su indicazione del gabinetto politico-sicurezza, l'Idf, lo Shin Bet e la polizia di Israele hanno avviato un'operazione militare – denominata Muro di ferro – vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin. Questo è un ulteriore passo verso il raggiungimento dell'obiettivo che ci siamo prefissati: rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria. Agiamo in modo sistematico e deciso contro l'asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e Samaria. E non finisce qui”.
Le notizie di oggi in diretta
Il capo di stato maggiore israeliano dimissionario, il generale Herzi Halevi, ha affermato che le forze israeliane hanno ucciso 20.000 miliziani di Hamas durante 15 mesi di guerra a Gaza. "L'ala militare di Hamas è stata gravemente colpita", ha affermato Halevi durante un discorso televisivo poche ore dopo aver annunciato le sue dimissioni, affermando che Israele aveva ucciso i massimi dirigenti del gruppo e "quasi 20.000 operativi di Hamas".
l segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha invitato le forze di sicurezza israeliane a esercitare "la massima moderazione" nella Cisgiordania occupata, dove hanno avviato una grande operazione militare a Jenin. Lo ha detto il vice portavoce del Palazzo di Vetro, Farhan Haq. Guterres, ha aggiunto, è "molto preoccupato" per la violenza, e invita l'Idf a usare la forza letale solo quando "è assolutamente necessario", ribadendo che bisogna proteggere le vite umane.
"Siamo ancora in guerra, ma c'è un'opportunità per il cambiamento. Il cessate il fuoco è iniziato domenica ed è stato un momento molto significativo, una grande benedizione, perché stiamo lavorando per riportare a casa gli ostaggi". E' quanto ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog intervenendo al World Economic Forum a Davos. Tuttavia, ha sottolineato Herzog, la situazione rimane critica perché l'Iran continua a sponsorizzare il terrorismo utilizzando le formazioni terroristiche nella regione, dagli Houthi ad Hamas. "I proxy sono tutti sostenuti dall'Iran, comandati, controllati e addestrati da Teheran. L'impero del male continua a spendere milioni e lavora ancora oggi per seminare terrore, correndo verso la bomba nucleare".
Israele e Hamas "devono dimostrare buona fede" per una pace duratura a Gaza. Lo ha detto il premier qatariota Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani al World Economic Forum di Davos. "Se si stanno imbarcando in questo in buona fede, questo durerà e si spera che porterà alla fase due, e a un cessate il fuoco permanente", ha detto il primo ministro. Intanto da Doha il portavoce del ministero degli Esteri, Majed al-Ansari, pur riconoscendo la fragilità della tregua si è detto fiducioso nell'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La tregua di sei settimane entrata in vigore domenica ha segnato l'inizio di un processo ancora incerto, che dovrebbe porre fine a 15 mesi di guerra tra Israele e Hamas.
E' salito a otto il numero dei morti palestinesi nell'operazione militare israeliana a Jenin, in Cisgiordania. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell'Autorità palestinese. Secondo il governatore locale Kamal Abu al-Rub, durante l'offensiva di Tel Aviv sono stati impiegati anche elicotteri da guerra Apache. "I veicoli militari erano dappertutto" ha aggiunto l'amministratore.
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha informato il ministro della Difesa Israel Katz che andrà in pensione il 6 marzo 2025 "in virtù del riconoscimento della mia responsabilità per il fallimento dell'Idf il 7 ottobre e nel momento in cui l'esercito ha registrato risultati significativi ed eccezionali durante l'attuazione dell'accordo per il rilascio dei rapiti. La mattina del 7 ottobre, l'Idf sotto il mio comando ha fallito nella sua missione di proteggere i cittadini di Israele. La mia responsabilità per il terribile fallimento mi accompagnerà per il resto della mia vita", ha scritto Halevi nella lettera al ministro della Difesa.
Hamas esorta i palestinesi in Cisgiordania a intensificare i combattimenti contro Israele in risposta all'offensiva militare dell'Idf nella città di Jenin. Lo riferisce Hamas in una nota. Anche ieri sera l'organizzazione fondamentalista ha lanciato un appello "all'escalation in Cisgiordania in tutte le sue forme per far fronte al terrorismo dei coloni e di Israele".
Il ministero della Salute dell'Autorità nazionale palestinese aggiorna il bilancio delle vittime a Jenin, in Cisgiordania, facendo sapere che finora nell'operazione dell'Esercito israeliano (Idf) ci sono sei morti morti e 35 feriti.
Commentando l'attacco dei coloni di ieri sera contro due villaggi palestinesi della Cisgiordania, al-Funduq e Jinsafut, il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato alla commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset di "condannare fermamente qualsiasi attacco e violenza contro i palestinesi" e di rammaricarsi per l'uccisione di due uomini israeliani da parte di un agente di polizia durante l'attacco. "Le autorità di polizia devono far rispettare la legge e arrestare e perseguire chiunque violi la legge. Dovrebbe esserci una procedura penale e non ordini amministrativi e i coloni dovrebbero essere trattati allo stesso modo di persone coinvolte in qualsiasi altro incidente in qualsiasi parte dello Stato di Israele", ha affermato. Katz ha invitato i leader dei coloni a "condannare qualsiasi violenza di questo tipo". Ma allo stesso tempo ha sottolineato la crescente minaccia per gli insediamenti: "I nostri nemici riconoscono ora che questa è l'unica arena aperta oggi".
L'operazione Muro di ferro – informa l'esercito israeliano – dovrebbe continuare nei prossimi giorni e vi parteciperanno molte forze dell'Idf, lo Shin Bet e le Forze speciali. Lo scopo dell'operazione è distruggere e neutralizzare le infrastrutture terroristiche e le “bombe a orologeria". Nelle scorse settimane numerose operazioni antiterrorismo sono state condotte a Jenin anche dalle forze dell'Autorità palestinese provocando violente proteste dei residenti.