Mosca, 24 marzo 2024 – Il suo nome è Islam, Islambek Khalikov, per gli amici Islam. Ha 15 anni ed è di origine kirghiza, anche se è Nato a Mosca. E al Crocus ha salvato 100 persone. Islam è uno studente moscovita che lavora part-time nel guardaroba al Crocus, dove stava prestando il suo servizio anche la sera dell'attacco. Nulla di speciale. Ma Islam è uno studente attento e ricordava bene cosa gli avevano insegnato di fare: in caso di emergenza, in caso di incendio, devi aiutare gli spettatori a raggiungere le uscite di sicurezza. E così, invece di fuggire, ha fatto. Non appena ha sentito i colpi di arma da fuoco ha capito quel che stava succedendo e ha gestito con razionalità e prontezza una situazione che richiedeva straordinaria resilienza.
Mentre l'attacco si svolgeva, mentre la gente accanto a lui, nella hall, moriva, Islam è rimasto lucido, ha richiamato l’attenzione di chi scappava e ha guidato con decisione gli spettatori in un dedalo di corridoi dalla sala concerti all'adiacente Expo e poi a un locale servizi fino ad una agognata porta di sicurezza che li ha portati all'esterno. Da soli non l’avrebbero probabilmente mai trovata.
E così adesso sono vivi, sani e salvi grazie ad Islam. Il quindicenne conduce una vita modesta nella periferia moscovita, dedicando il suo tempo libero dagli impegni scolastici al suo lavoro parti-time al guardaroba della sala concerti e perseguendo la sua passione per il calcio come membro della squadra allievi dello Spartak Mosca. Ma venerdì Islam è stato un grande, ha segnato il gol più bello della sua vita in un Ramadan di sangue che lui ha fatto in modo che fosse un po’ meno terribile di quello che sarebbe potuto essere. In tutti i sensi, un piccolo grande eroe.
Ma lui nega di essere un eroe: “Ho soltanto fatto il mio lavoro, non ho neppure avuto paura, ero troppo concentrato a fare quello che dovevo", ha commentato. Dopo che la notizia è uscita sui media russi il rapper russo Morgenstern (Aliser Tagirovic Morgenstern, canodato da Mtv come miglior artista russo) ha promesso di donargli un milione di rubli (10mila euro) mentre il leader spirituale dei musulmani russi, il mufti Sheik Ravil Gainutdin ha promesso di premiarlo durante la preghiera del venerdì nella grande moschea di Mosca.