Giovedì 26 Settembre 2024

Isis, Russia invia aerei carichi di armi a sostegno di Assad. Tensione con gli Usa

Mosca consegna materiale bellico al regime di Damasco. Washington: "Si rischia il confronto con la coalizione anti-Isis"

Il presidente siriano Bashar al-Assad (Afp)

Il presidente siriano Bashar al-Assad (Afp)

Mosca, 9 settembre 2015 - La Russia arriva in soccorso di Assad in Siria. Mentre la Francia alza i caccia contro l'Isis, sorvolando i cieli di Damasco, il ministero degli Esteri di Mosca ha reso noto che consulenti militari russi sono presenti al momento nel Paese: è la prima conferma ufficiale della presenza militare russa sul terreno in Siria, dopo settimane di crescenti speculazioni. Maria Zakharova, portavoce del ministero, ha spiegato che gil esperti stanno assistendo la consegna di materiale bellico al regime di Damasco, materiale che - fa presente Mosca - serve a combattere il terrorismo. La Russia ha sempre sostenuto il regime, ora aiuta Assad perché mantenga il controllo della costa Alawita. 

Siria, ecco chi controlla il territorio (Ansa, Centimetri)Ma il rafforzamento delle posizioni militari russe non sembra essere stato gradito dagli Stati Uniti. Washington parla di rischio di "confronto" con le forze della coalizione internazionale guidata dagli Usa. A lanciare il monito, dopo la telefonata del segretario di stato Usa John Kerry a Sergey Lavrov, è stato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. "Abbiamo indicato come gli Stati Uniti siano preccupati per le notizie sul dispiegamento da parte della Russia di ulteriore personale miliatare e di aerei in Sira - ha affermato Earnest - queste azioni potrebbero far aumentare il numero dei morti, potrebbero far aumentare i flussi di rifugiati e il rischio di un confronto con la coalizione anti-Isis che sta operando in Siria". Se venisse intensificato il sostegno militare di Mosca al governo siriano, ha rincarato Earnest, "sarebbe destabilizzante e controproducente per gli interessi della comunita' internazionale".

IL RETROSCENA - Sarebbero almeno tre gli aerei da trasporto militare russi atterrati in Siria negli ultimi giorni: si tratta di due Antonov 124 Condor e di un terzo velivolo cargo che ha trasportato personale militare. Secondo le fonti, i tre aerei sono atterrati a Latakia, città nord-occidentale roccaforte del presidente Bashar al-Assad. Sempre a Latakia, i russi hanno installato strumenti di controllo estrutture provvisorie in grado di ospitare "centinaia di persone". Tutto quersto "fa pensare all'installazione di una base aerea avanzata", hanno spiegato ancora le fonti, precisando di non avere informazioni sulla eventuale presenza di armi russe. Damasco ha smentito la presenza di truppe o attività militari russe sul territorio siriano.

AUSTRALIA IN CAMPO - Nel frattempo, anche L'Australia rompe gli indugi e, dopo la Francia e a breve la Gran Bretagna, decide di partecipare ai raid aerei contro Isis anche in Siria, dopo che dallo scorso anno martella le postazioni dello Stato Islamico in Iraq, nell'ambito della coalizione internazionale a guida Usa. Lo ha annunciato il premier Tony Abbott, aggiungendo, dopo le polemiche per la scarsa generosità di Canberra, che l'Australia accoglierà altri 12.000 profughi siriani in aggiunta ai 13.750 rifugiati che già sono ospitati nel Paese.