Teheran, 31 gennaio 2019. Vita da cani. Soprattutto in Iran. La repubblica degli Ayatollah continua la sua guerra ai migliori amici dell'uomo, considerati il nemico pubblico numero uno dopo gli Stati Uniti. Teheran la scorsa settimana ha infatti deciso che camminare per le strade della capitale con Fido al guinzaglio o trasportarlo in auto è ufficialmente illegale. Il capo della polizia è draconiano: “Abbiamo ricevuto il permesso dalla Procrua e – spiega Hossein Rahimi alla Bbc – prenderemo tutte le misure necessarie contro chi porta questi animali a passeggio negli spazi pubblici. Non ci sarà tolleranza, queste bestie causano paura e ansia”.
Questo giro di vite è solo l'ultimo nei confronti dei cani, che secondo una rigida interpretazione dell'Islam sono da considerare "impuri". Nel 2010 il ministero della Cultura bandì qualsiasi pubblicità sui media che riguardasse cibo per Fido e soci. Nel 2014 ci fu una proposta di legge per punire con 74 frustate chiunque portasse a passeggio i pelosi nemici della religione. Il pugno di ferro contro i quattro zampe ha scatenato l'ira del web: “La prossima volta ci costringerete a tornare a usare i cammelli?”, ha scritto un utente di Twitter. Il fuoco della resistenza, per quanto riguarda gli animali domestici, minaccia di ardere a lungo. “Ma la polizia – sbotta Behnam Hedayat con l'inviato del Los Angeles Times – non ha niente di meglio da fare? Ladri e scippatori agiscono impuniti, perché non li fermano? Se qualcuno proverà a sequestrare il mio cane, sono pronto a combattere”.
In molti restano scettici sull'applicabilità delle nuove misure. "Possedere un cane – spiega lo speaker radiofonico Nezakat Alouloj - sta diventando sempre più popolare". Si stima che i cani a Teheran siano circa 350mila e i proprietari, quindi, pochi di meno. “Le autorità saranno costrette a chiudere un occhio, nonostante gli annunci. Per molte persone questi animali sono dei compagni di vita”.