Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Iran, attentato a un alto ufficiale dell’intelligence: gravissimo Mohammed Akiki

Colpito 007 del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. E si teme un possibile allargamento del conflitto in Medio Oriente

Mohammed Akiki, alto ufficiale dell'intelligence del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Ansa)

Teheran, 15 ottobre 2023 – Un alto ufficiale dell'intelligence iraniana, Mohammed Akiki, è rimasto vittima di un attentato a Teheran. Secondo quando scrive il sito Bnn network, lo 007 del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) è attualmente ricoverato in condizioni critiche in seguito alle gravi ferite riportate. Akiki sarebbe ricoverato in terapia intensiva in un ospedale della capitale iraniana. Ancora poche le informazioni in merito all'attentato. Forse potrebbe esserci stata una sparatoria.

Ci si interroga se ci sia un legame tra questo attentato e il nuovo conflitto esploso tra Israele e Hamas. "È possibile – ha detto l’ex ministro dell’Interno italiano Marco Minniti, ospite a 'In Mezz'ora' su Rai3, sul possibile coinvolgimento dei servizi israeliani –. L'ultimo (attentato) era avvenuto nel 2022, in quel caso la mano del Mossad era evidente". Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, l’Irgc sta spostando alcuni dei suoi membri verso il confine israeliano, suscitando il timore che possa aprirsi un nuovo fronte nello scontro tra Tel Aviv e i suoi nemici regionali. La Casa Bianca ha espresso timori per un allargamento del conflitto e il possibile "coinvolgimento diretto" dell'Iran. "Non possiamo escludere che l'Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile imprevisto", ha affermato in proposito il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. 

D’altronde il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian ha detto ad Al Jazeera che "se non si fermano le violenze a Gaza, il rischio di una espansione del conflitto aumenta ogni ora che passa. Abbiamo avvertito Israele: se non porrà fine ai crimini contro i civili palestinesi, domani potrebbe essere troppo tardi". Teheran auspica che "gli sforzi politici riusciranno a prevenire che la guerra si estenda altrimenti nessuno sa cosa potrà accadere prossimamente – ha aggiungo – . L'Iran non può rimanere spettatore in questa situazione".