Mercoledì 14 Agosto 2024

Iran non parteciperà a colloqui per tregua a Gaza. “Teheran potrebbe colpire sede Mossad”. Idf chiude corridoio umanitario

In salita l’accordo per un cessate il fuoco. Secondo un alto funzionario della sicurezza israeliana, una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah potrebbe “portare a una modifica sul confine settentrionale”

Idf attacca 40 obiettivi a Gaza

Idf attacca 40 obiettivi a Gaza

Roma, 14 agosto 2024 – L’Iran non parteciperà ai colloqui per il cessate il fuoco: la Missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite non invierà rappresentanti al summit. Lo rende noto Haaretz. Un brusco passo indietro sul fronte della tregua a Gaza, che ha visto la diplomazia egiziana, principale mediatore fra Israele e Hamas, accelerare i contatti per raccogliere sostegno al dialogo e contenere la crescente tensione in Medio Oriente.

A peggiorare ulteriormente lo scenario, la notizia secondo cui l'Iran potrebbe colpire il quartier generale del servizio di intelligence israeliano Mossad a Tel Aviv come rappresaglia per l'assassinio di alti funzionari di Hamas e Hezbollah alla fine del mese scorso, secondo l'emittente iraniana Press Tv. L'attacco per vendicare la morte di Ismail Haniyeh a Teheran e di Fuad Shukr a Beirut potrebbe essere quindi diretto contro l'area di Kirya, il complesso governativo nel centro di Tel Aviv. 

Intanto le Forze di difesa israeliane hanno annunciato stamani di aver chiuso temporaneamente una strada a Rafah utilizzata per fornire aiuti umanitari ai palestinesi della città del sud della Striscia di Gaza. Le Idf hanno motivato il provvedimento affermando che miliziani di Hamas hanno aperto il fuoco nell'area, che è così “diventata una zona di combattimento attivo”. L'esercito israeliano ha aggiunto che l'aeronautica ha attaccato oltre 40 obiettivi in tutta Gaza nelle ultime 24 ore.

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Idf attacca 40 obiettivi a Gaza
Idf attacca 40 obiettivi a Gaza
12:06
Khamenei, guerra psicologica contro Iran

La guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha avvertito che "i nemici della Repubblica islamica" hanno sferrato "una guerra psicologica" volta a "creare paura e indurre il Paese a ritirarsi" in vari settori. "Secondo l'interpretazione del Sacro Corano, la ritirata non tattica in qualsiasi campo, economico, politico, militare o nella propaganda, causa l'ira divina". Lo riporta l'agenzia iraniana Irna. Khamenei ha invitato a "fare affidamento sulle capacità del Paese, evitando di esagerare la potenza dei nemici"

12:02
Famiglie ostaggi: "A Doha non vada solo capo del Mossad"

Le famiglie degli ostaggi, in particolare delle soldatesse 19enni rapite nella base di Nahal Oz, hanno riferito a Ynet di aver ricevuto nei giorni scorsi informazioni secondo cui domani a Doha per la parte israeliana andrà solo il capo del Mossad Daviv Barnea, senza quello dello Shin Bet Ronan Bar e dell'inviato per l'esercito Nitzan Alon. I familiari chiedono che la delegazione venga ampliata, temendo che questo possa significare un mandato ristretto da Netanyahu: "Significherebbe lasciare le ragazze e gli altri a Gaza". La decisione finale spetterà alla riunione preparatoria che avrà luogo questa sera, prima del vertice.

11:24
Hamas: "Negoziati solo con ritiro totale Israele"

"Non parteciperemo ai negoziati al solo scopo di negoziare. C'è una proposta approvata dal Consiglio di Sicurezza Onu che dobbiamo attuare. Ci deve essere un ritiro totale di Israele dalla Striscia di Gaza": lo ha ribadito un dirigente di Hamas, Mahmoud Mardawi, a Sky News Arabia. Lo scrive su X l'emittente panaraba emiratina.
 

11:22
Inviato Usa a Beirut: "Ora soluzione tra Hezbollah e Israele"


"È giunto il momento" per una soluzione diplomatica tra Israele ed Hezbollah, lo ha detto l'inviato statunitense Amos Hochstein, arrivato oggi a Beirut. Lo riferisce Haaretz. Hochstein è nella capitale del Libano nel contesto di un'azione concertata degli Stati Uniti per impedire che le tensioni regionali degenerino in una guerra totale. Quando gli è stato chiesto, in una conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del parlamento libanese Nabih Berri, un forte alleato di Hezbollah, se Israele e Hezbollah possano evitare una guerra, Hochstein ha risposto: "Spero di sì, credo di sì", riporta Times of Israel.

09:48
"Sede Mossad a Tel Aviv nel mirino dell'Iran"

L'Iran potrebbe colpire il quartier generale del servizio di intelligence israeliano Mossad a Tel Aviv come rappresaglia per l'assassinio di alti funzionari di Hamas e Hezbollah alla fine del mese scorso, secondo l'emittente iraniana Press Tv. L'attacco per vendicare la morte di Ismail Haniyeh a Teheran e di Fuad Shukr a Beirut potrebbe essere quindi diretto contro l'area di Kirya, il complesso governativo nel centro di Tel Aviv. Tra gli altri potenziali obiettivi citati da Press Tv figurano il kibbutz di Palmachim, le basi aeree e missilistiche di Tel Nof e Sdot Micha, nonché il quartier generale operativo dell'unità di intelligence militare 8200.

09:46
WSJ: "Se Hezbollah attacca, risposta Israele modifica confine"

Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah potrebbe "portare a un attacco israeliano che porterà a una nuova realtà sul confine settentrionale". Lo scrive il Wall Street Journal. La fonte ha aggiunto che la leadership del comando settentrionale di Israele sta spingendo per un approccio più aggressivo contro Hezbollah rispetto a quello adottato finora, da dopo il 7 ottobre e i continui lanci di razzi dal Libano.

09:46
Iran non parteciperà a summit per tregua a Gaza

La Missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite ha dichiarato che l'Iran non intende inviare rappresentanti ai colloqui per il cessate il fuoco. Lo riporta Haaretz. L'Iran ha respinto l'invito di Gran Bretagna, Francia e Germania ad astenersi da qualsiasi attacco di rappresaglia contro Israele, che avrebbe ulteriormente inasprito le tensioni regionali. L'Iran la definisce una "richiesta eccessiva".