
Roma, 14 aprile 2025 – Il presidente russo Vladimir Putin non si ferma, anche se non sa quanto possa andare avanti. Il nodo principale, secondo Anna Zafesova analista specializzata sulla Russia e i territori ex sovietici, è l’atteggiamento degli Stati Uniti. La Russia li sta ingannando e loro probabilmente se ne sono accorti. Occorre capire fino a quando questo atteggiamento potrà andare loro bene.

Zafesova, seconda strage di bambini in poche ore. Qual è la strategia di Putin?
“Credo sia la strategia del terrore. Che voglia costringere gli ucraini alla resa. Con questi attacchi vuole dimostrare che può fare ancora più danni all’Ucraina e al suo popolo, in modo di indurli alla resa. Il problema è che l’amministrazione Biden condannava, Trump dice solo che vuole fermare questo eccidio”.
Il presidente americano, se è per quello, dice anche di esser ancora ottimista sul conflitto. Non gli sorge il dubbio che la Russia li stia prendendo in giro?
“Credo lo abbiano capito. Ma l’obiettivo di questa amministrazione è ottenere la pace o almeno fermare la guerra il prima possibile. C’è anche un tema di lotta interna all’amministrazione. In questo momento, Witkoff sta spingendo per una soluzione rapida. L’inviato di Trump per l’Ucraina invece ha messo sul piatto soluzioni parziali, molto più difficili e lunghe da negoziare. In tutto questo poi credo che Stati Uniti e Russia si sentano anche per altri motivi”.
Per esempio?
“Stanno discutendo di questioni bilaterali come le riaperture delle ambasciate, le sanzioni reciproche e intenzioni in merito a possibili acquisizioni da parte di americano di asset sotto sanzioni da parte dell’Europa. In Germania in particolare, si è parlato di fondi di investimento americani che hanno beni congelati in Russia e che potrebbero venire scongelati. Non dimentichiamoci che Witkoff è un uomo d’affari, come lo stesso presidente Trump”.

E intanto gli ucraini muoiono… Quali sono i margini di manovra di Zelensky e dell’Europa?
“Credo che il margine di Zelensky e quello dell’Europa in questo momento siano molto simili. Dal punto di vista militare l’Ucraina si trova meno in difficoltà rispetto ai sei mesi precedenti. La situazione sul terreno non è tragica e con un adeguato aiuto europeo possono andare avanti per mesi. La situazione dei civili, invece, è molto urgente. C’è un bisogno di garanzia di sicurezza su una no fly zone. Questa però non è una decisione immediatamente fattibile. In questo contesto, la variabile americana è fondamentale. Se Trump realizza ufficialmente di essere stato raggirato dai russi, potrebbe decidere di scagliare la sua ira su di loro. È quello che si augurano gli ucraini”.
La Russia fino a quando può andare avanti, date anche le condizioni economiche del Paese?
“Molti analisti hanno evidenziato il brusco rallentamento dell’offensiva di terra nel Donbas per mancanza di uomini e mezzi. La Russia fa sempre più fatica a mantenere i costi della macchina bellica, anche in questo caso, le carte le hanno in mano gli Stati Uniti: una nuova raffica di sanzioni accelererebbe la fine del conflitto”.