Roma, 28 giugno 2022 - Il 10% dei casi di tumore in Europa può essere associato all'inquinamento ambientale, e dei posti di lavoro, è quanto scrive l'Agenzia per l'ambiente dell'Unione europea (Eea) in un rapporto pubblicato sul suo sito: "Battere il cancro - il ruolo dell'ambiente europeo". Numeri alti quantificabili con circa 300 mila pazienti oncologici l'anno.
L'inquinamento dell'aria, sia all'esterno che negli edifici, riguarda l'1% di tutti i casi di cancro in Europa, e provoca circa il 2% di tutte le morti per tumore. Nel caso dei polmoni, la percentuale di decessi sale al 9%.
All'esterno l'esposizione al radon è associabile al 2% di tutti i casi di tumore. Mentre per nel caso del melanoma, provocato dalla esposizione alla radiazione ultravioletta naturale, circa al 4%. Il rapporto tiene conto anche del fumo passivo, che può aumentare il rischio di cancro fino al 16% in chi non ha mai fumato. Un rischio che corre circa il 35% degli europei con l'esposizione in luoghi pubblici, di lavoro, ma anche a scuola e in posti di divertimento.
Anche i luoghi di lavoro sono nel mirino se vengono usate sostanze chimiche cancerogene, le stesse poi rilasciate nell'ambiete, come piombo, arsenico, cromo, cadmio, acrylamide, pesticidi, Bisfenolo A e Pfas. La clasifica dei casi di tumore schizza in su con l'amianto: provoca dal 55 all'88% dei casi di tumore al polmone sul posti di lavoro, oltre a colpire laringe e ovaie.
📢🆕#EEAcancerreport out! #airpollution, 2ndhand #smoking, #radon, #ultravioletradiation, #asbestos... causes over 10% of all #cancer cases in Europe. & We can prevent them!#beatingcancer@FriendsofEurope @EU_Health @EU_ENV @VSinkevicius @SKyriakidesEU https://t.co/lXBiqXUfMn pic.twitter.com/2l81KVdEmV
— EU EnvironmentAgency (@EUEnvironment) June 28, 2022