Pechino (Cina), 1 febbraio 2020 - In pieno allarme da coronavirus - con record di morti e infettati e la Cina che chiede aiuto per fronteggiare l'epidemia - sempre in Cina scatta un'altra emergenza: l'influenza aviaria.
Le autorità cinesi - riporta il Global Times - hanno rilevato casi di virus H5N1 dell'aviaria a Shaoyang, provincia centrale dell'Hunan. Nell'allevamento c'è stata una vera strage: sono morti circa 4.500 polli su un totale di 7.800. Dopo la conferma del contagio, sono stati abbatti quasi 20.000 volatili nella zona, che confina con lo Hubei, ovvero l'area da cui è partita l'epidemia di coronavirus di Wuhan.
Coldiretti: evitare allarmismi su aviaria
Immediato scatta l'appello di Coldiretti: bisogna evitare pericolosi allarmismi, che in passato hanno provocato ingiustamente pesanti danni economici alle imprese con conseguenti gravi perdite occupazionali. "L'Italia - sottolinea la Coldiretti - dalla Cina non importa carne di pollame per la quale è peraltro obbligatorio indicare la provenienza in etichetta grazie a una legislazione di avanguardia fortemente voluta dalla Coldiretti. L'Italia è peraltro autosufficiente nel settore avicolo".