Lunedì 22 Luglio 2024

India: allarme per il virus Nipah. Adolescente morto a un giorno dalla diagnosi, timore di contagi

Il caso è stato registrato nello stato del Kerala, dove sessanta persone sono state identificate e isolate per possibile contagio. Il Nipah è uno dei “patogeni prioritari” secondo l’OMS. Non esiste una cura o un vaccino

Un'immagine d'archivio delle operazioni di prevenzione in seguito a un contagio registrato nello stato indiano del Kerala nel 2019 (EPA)

Un'immagine d'archivio delle operazioni di prevenzione in seguito a un contagio registrato nello stato indiano del Kerala nel 2019 (EPA)

Roma, 22 luglio 2024 – In India un ragazzo di 14 anni è morto a causa del virus Nipah, uno dei “patogeni prioritari” che seconod l’OMS potrebbero scatenare una pandemia. Le autorità dello stato del Kerala hanno emesso un allarme e, secondo Veena George, il ministro della sanità dello stato, al momento sono state identificate 60 persone considerate ad alto rischio di contrarre la malattia. Secondo quanto riportato dai media locali, il 14enne è morto domenica, appena un giorno dopo la conferma della presenza del virus.

George ha dichiarato che il ragazzo proveniva dalla città di Pandikkad. Le persone entrate in contatto con lui sono state isolate e sottoposte a test e a coloro che abitano nella zona circostante è stato chiesto di indossare la mascherina in luoghi pubblici e di evitare di fare visita a pazienti in ospedale. 

L’infezione da virus Nipah è una malattia zoonotica che viene trasmessa all’uomo da animali come maiali e pipistrelli. Il Nipha può essere contratto attraverso cibo contaminato oppure per il contatto con una persona infetta. L’Oms considera il virus un “patogeno prioritario”, in quanto ha il potenziale di scatenare un’epidemia. 

Tra i sintomi ci sono febbre, mal di testa, dolori muscolari, vomito e mal di gola. Possono seguire vertigini, sonnolenza, coscienza alterata, polmonite atipica e disturbi respiratori. Nei casi più gravi, un'infezione da Nipah può provocare encefalite fetale, una condizione grave che colpisce il cervello. Il tasso di mortalità del virus è elevato, perché non esistono farmaci o vaccini per curare l’infezione. Le terapie di cura sono solo sintomatiche e di supporto. 

Secondo l’OMS, i primi due focolai sono stati registrati nel 2001 e nel 2007 nello stato del Bengala Occidentale. Nel 2018, sono morte 18 persone in un’epidemia nei distretti di Kozhikode e Malappuram, proprio nello stato del Kerala, dove negli anni successivi ha continuato a causare decine di morti. Secondo un’indagine pubblicata da Reuters lo scorso anno, lo stato indiano, caratterizzato da una rapida urbanizzazione e deforestazione, ha creato le condizioni ideali per l’emergere di un virus come il Nipah.