Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Il caso di Indi Gregory, bimba incurabile. No al trasferimento in Italia, i giudici inglesi: stop al supporto vitale

Per i medici inglesi è accanimento ma il Bambino Gesù si era offerto di assisterla. Ora l’Alta corte ha negato l’autorizzazione: “Viaggio rischioso”. I genitori: “La nostra piccola merita una vita più lunga”

Una foto di Indi Gregory postata su Facebook dall'ex senatore Simone Pillon

Una foto di Indi Gregory postata su Facebook dall'ex senatore Simone Pillon

Roma, 2 novembre 2023 – Indi Gregory è una bambina di otto mesi che soffre di un disturbo mitocondriale, una patologia rara e grave, che interessa il metabolismo e condiziona il cuore, il sistema nervoso, i muscoli e lo scheletro. In molti casi ha una prognosi infausta. Indi è incurabile: secondo i medici che se ne stanno occupando, al Queen Medical Center di Nottingham, le terapie non sono solo futili ma anche dolorose. L’ospedale è stato autorizzato a sospenderle il supporto vitale ma Claire Staniforth e Dean Gregory, mamma e papà della piccola, si sono opposti: desiderano che Indi viva ancora.

La loro speranza era italiana. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù si era infatti detto disponibile ad assistere la piccola. "Indi merita la possibilità di una vita più lunga. Non possiamo obbligare l'Nhs (il servizio sanitario britannico ndr) e i tribunali di questo Paese a prendersi cura di Indi, ma insieme possiamo darle una possibilità con un piano di trattamenti davvero straordinario in Italia", aveva detto il padre, Dean Gregory. Ma l’Alta corte inglese, a cui la coppia si era rivolta, per ottenere il nulla osta a trasferire la bimba a Roma, ha respinto la richiesta.

A fare da 'ponte' tra i genitori e la struttura d’eccellenza per le cure pediatriche in Italia, era stato l’avvocato ed ex senatore Simone Pillon. E’ proprio Pillon a spiegare quali chance restano ora ai due genitori. "Purtroppo è arrivata da poche ora la decisione negativa sul trasferimento di Indi in Italia. Secondo i giudici ci sarebbero presunti pericoli per la sua vita durante il trasferimento. La famiglia ha tempo fino a domani alle 15 (ora italiana) per fare appello e la volontà è quella di impugnare il provvedimento. Poi tra un paio di giorni sapremo il verdetto".

La decisione dei giudici è “disgustosa”, commenta il padre di Indi. “Anche se il trasferimento in Italia comporta dei rischi, l’alternativa che ci viene offerta nel Regno Unito è di andare incontro alla morte della bambina. Noi e Indi non abbiamo niente da perdere”. 

Secondo quanto riporta la BBC, nel dispositivo di rigetto dell’appello, il giudice scrive  che “non c’è alcuna nuova evidenza medica che giustifichi una revisione della precedente decisione con cui autorizzava di sospendere il trattamento vitale alla piccola”. 

"Casi come questi sono incredibilmente difficili per chiunque e il nostro pensiero va ai genitori di Indi", fa sapere Keith Girling, direttore sanitario dello Nottingham University Hospitals NHS Trust, citata ancora dalla BBC. “La nostra priorità è provvedere alle migliori cure possibili per Indi e supportare i suoi genitori in questo percorso”. 

In passato il Bambino Gesù aveva dato la sua disponibilità ad accogliere altri due bimbi inglesi con diagnosi inappellabili, Charlie Gard e Alfie Evans. Anche in quel caso la giustizia britannica aveva detto 'no’.

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