Martedì 5 Novembre 2024

Striscia di Gaza, incendio a Jabalia: almeno 20 morti. Bambini fra le vittime

Le fiamme hanno avvolto un palazzo fatiscente, dal quale si levavano grida di aiuto, senza che i soccorritori potessero avvicinarsi

Il palazzo in fiamme a Jabalia

Il palazzo in fiamme a Jabalia

Roma, 17 novembre 2022 - Tragedia nella Striscia di Gaza: sono almeno 20 i morti, tra cui si parla di 7 bambini, di un grande incendio divampato in un edificio a Jabalia nel nord di Gaza. Oltre 30 i feriti. L'incendio secondo la Wafa è partito dall'interno di un appartamento. Il rogo ha anche provocato diversi feriti. Sul posto sono accorsi i pompieri, protezione civile e mezzi di soccorso nel tentativo di domare le fiamme. Si teme che il numero delle vittime sia destinato ad aumentare. Non sono state accertate al momento le cause che hanno scatenato l'incendio.

Le fiamme hanno avvolto un palazzo dove una famiglia stava festeggiando il ritorno di uno dei suoi membri dall'Egitto. Le immagini trasmesse sui media locali e sui social network hanno mostrato le enormi e violente fiamme che bruciavano l'appartamento all'ultimo, mentre decine di persone si radunavano nei pressi per cercare di aiutare i sanitari.

Il campo di Jabalia, situato nel nord dell'enclave, è il maggiore di tutti i campi profughi palestinesi, situato a circa 3 chilometri a nord della cittadina omonima. Le disperate condizioni di vita a Gaza costringono gli abitanti, che spesso non hanno energia elettrica, a utilizzare ogni forma di alternativa per riscaldarsi, anche quelle meno sicure. E' l'incendio più sanguinoso degli ultimi anni nella Striscia di Gaza, una zona tra le più povere del pianeta dove più di due milioni di persone vivono ammassate in un territorio di meno di 400 chilometri quadrati.

L'Autorità nazionale palestinese, che governa parti della Cisgiordania occupata, ha annunciato che metterà a disposizione i suoi ospedali e le sue equipe mediche nel caso in cui fosse necessario trasferire i feriti da Gaza, dove governa il movimento islamista Hamas. Il presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas, ha decretato per venerdì, una giornata di lutto, con le bandiere a metà altezza negli edifici pubblici. Da parte israeliana, che insieme all'Egitto dal 2007 stringe la Strisca in un blocco aereo, marittimo e terrestre, il ministro della Difesa Benny Gantz si è offerto di aiutare "nell'evacuazione umanitaria dei feriti" e ha espresso "le condoglianze dello Stato di Israele e della sicurezza".

Anche l'inviato delle Nazioni Unite per il Medio Oriente, Tor Wennesland, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, e anche al governo e al popolo palestinese.