Roma, 23 luglio 2023 – Massima emergenza sull'isola di Rodi, trasformatasi da paradiso delle vacanze in un inferno di fuoco. L'incendio ha già dilaniato ettari su ettari di foresta vergine e le fiamme avanzano su tre fronti separati, sulla costa occidentale e nel centro dell'isola greca. Così da sabato sono 30mila le persone che sono state evacuate: 19mila hanno ricevuto l'ordine come misura precauzionale, mentre 3.000 persone sono state prelevate dalle spiagge dalle navi della Guardia costiera. Tra i turisti presenti anche diverse migliaia di italiani, secondo stime, la maggior parte nella località di Lindos.
“La nostra rete diplomatica si sta occupando dei turisti 'fai da te', in stretto contatto con le autorità greche in un contesto molto complicato – spiega al telefono Ivana Jelinic, amministratore delegato e presidente di Enit –. Mentre a breve dovrebbero partire i voli speciali dei tour operator, gestiti dalla compagnia italiana Neos. I primi rientri sono attesi per domani”.
Astoi Confindustria Viaggi, l'associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating in Italia, conferma che alcuni operatori stanno inviando aeromobili speciali che, verosimilmente, arriveranno a Rodi nella notte per far rientrare i propri clienti. Astoi fa anche sapere di essere in contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina per l'opportuna triangolazione tra l'Ambasciata italiana ad Atene e gli operatori per riuscire ad assistere al meglio i clienti e rendere più celere lo scambio di informazioni.
La Protezione Civile greca ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta facilitando i trasporti verso l'aeroporto di Rodi e i porti disponibili per consentire gli imbarchi verso ulteriori destinazioni. Intanto la Farnesina sconsiglia andare a Rodi e invita a considerare una destinazione alternativa nelle vicinanze. Per tutti i connazionali a qualsiasi titolo presenti a Rodi si suggerisce la registrazione sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di scaricare la App 'Unità di Crisi', gratuita e disponibile per tutti i cellulari. Ciò permetterà di ricevere più facilmente tutte le comunicazioni dell'Unità di Crisi.