Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Incendi in California, allarme rosso estremo. E' la prima volta

Sotto la lente le contee di Los Angeles, Ventura e San Bernardino. Il problema sono i forti venti, fino a 128 chilometri all'ora

California in fiamme, diramato l'allarme rosso estremo (Lapresse)

Los Angeles, 30 ottobre 2019 - Continua a bruciare, la California, e a causa degli incendi - per la prima volta - è stato diramato un allarme rosso estremo. La lotta dei pompieri contro i roghi rischia di diventare ulteriormente ardua a causa dei venti potenti che sono attesi sullo stato americano. Lo spiega oggi il Los Angeles Times. "La forza delle raffiche di vento sta diventando una preoccupazione", ha detto il climatologo Daniel Swain. "I venti attuali - ha aggiunto - saranno davvero estremi in diversi posti".  Sono attese raffiche fino a 128 chilometri all'ora, e nella stagione non erano mai stati tanto forti.

 L'allarme riguarda il Sud-Ovest dello Stato e in particolare le contee di Los Angeles, Ventura e San Bernardino, come mostrano le mappe del Servizio meteorologico nazionale.

Le autorità hanno previsto nuove interruzioni di somministrazione di energia elettrica, che interesseranno oltre 1,8 milioni di residenti. Tre giorni fa il governatore Gavin Newsom ha dichiarato lo stato di emergenza in California per la gravissima situazione causata dagli incendi. I roghi hanno già causato quasi 200.000 evacuazioni e distrutto decine di case.

Fiamme in autostrada: "E' l'inferno". Il video

Sul web l'allarme si alimenta grazie ai molti, spaventosi video postati. In particolare c'è chi filma l'inferno in autostrada - la statale 80 - poco prima dell'evacuazione. Davvero una scena apocalittica

Assediati i vigneti della Napa Valley

Sotto assedio degli incendi in California ci sono anche i pregiati vigneti della Napa Valley e di Sonoma County, con cantine distrutte e danneggiate dalle fiamme. Secondo Coldiretti i roghi devastanti mettono a rischio quasi il 10% della produzione mondiale di vino. "Il risultato - sottolinea la Coldiretti - di una crescita vorticosa delle coltivazioni che hanno consentito agli Usa di diventare il quarto produttore di vino a livello globale dopo Italia, Francia e Spagna con una quantità di 24 milioni di ettolitri".  In tutta la zona colpita dal fuoco "sono state bloccate le tradizionali visite turistiche ai vigneti e alle cantine e sospese le feste programmate per Halloween mentre si sta cercando di mettere in salvo il raccolto dell'anno che fortunatamente è stato praticamente completato per il 95%. Non dovrebbero quindi esserci ripercussioni sulla produzione annuale di vino ma si temono gli effetti dell'incendio sulle viti che potrebbero essere danneggiate in modo irreversibile".

Stop elettricità, in crisi gli utenti di auto elettriche

L'eccezionale serie di incendi, e la conseguente sospensione dell'erogazione dell'energia elettrica, ha evidenziato una grave problematica relativa all'uso delle auto 100% elettriche e alla necessità di ricaricare le loro batterie. Come riportano diversi magazine e siti specializzati, tra cui Cnet-Roadshow, il 'taglio' dell'erogazione che ha interessato (e sta ancora interessando) quasi 2,3 milioni di persone attorno a San Francisco ha di fatto bloccato molti veicoli con propulsione esclusivamente a batteria, tanto da spingere Tesla e Audi ad intraprendere iniziative a favore dei propri clienti. 

In particolare lo stesso Elon Musk ha twittato che l'azienda stava predisponendo la dislocazione dei propri Powerpacks (in pratica dei grandi 'serbatoi' di energia, costruiti con le stesse batterie delle auto) in corrispondenza delle stazioni di ricarica rapida Supercharger, per poter così rimediare alle sospensioni dell'energia elettrica. Tesla ha anche diffuso comunicati in cui si raccomandava ai propri clienti di non ricaricare le auto fuori dalle zone a rischio, ma la preoccupazione di restare con autonomia 'zero' ha spinto i clienti della casa di Palo Alto a lunghe file davanti ai Supercharger ancora in funzione, esattamente come avviene ai distributori quando gli scioperi o l'imminenza di tornado o altre problematiche meteo provocano la corsa al 'pieno'.