Mercoledì 27 Novembre 2024
MARIACHIARA ROSSI
Esteri

Incendio a Rodi, il tour operator: "Soccorsi in ritardo, interi villaggi distrutti"

La denuncia del milanese Di Alessio, da anni sull’isola greca

Rodi (Grecia), 25 luglio 2023 – “Gennadi e Kiotari sono fuori controllo, un terzo di Rodi è bruciato. Lavoro qui da venticinque anni ma non ho mai visto nulla del genere, nemmeno l’incendio del 2008 è lontanamente paragonabile a questo" racconta Amedeo Di Alessio, tour operator milanese che da tempo si occupa anche delle visite guidate sull’isola per i turisti italiani. Risponde al telefono mentre osserva la colonna di fumo nella città di Arcangelo, sulla costa centro-orientale, assieme a venti turisti in fuga, in attesa di avere la conferma da parte delle autorità di potersi spostare a Nord in sicurezza.

Quando è iniziata l’emergenza?

Il fumo dell'incendio sulle coste di Rodi (Ansa)
Il fumo dell'incendio sulle coste di Rodi (Ansa)

"Siamo all’ottavo giorno di emergenza e anche se il vento si dovesse fermare, le fiamme hanno completamente raso al suolo la zona centro orientale. Lindo e Pefki sono state totalmente evacuate con i locali che hanno accompagnato i turisti nelle aree sicure grazie a camion e pick up. La preoccupazione maggiore è che le fiamme raggiungano la Valle delle Farfalle, area di arbusti e immondizia: a quel punto non ci sarebbe più niente da fare se non evacuare l’intera isola".

Come stanno gestendo la situazione le autorità greche?

"Sono sincero, hanno cominciato a muoversi da mercoledì, quando hanno visto che le fiamme continuavano a fare terra bruciata. Purtroppo i canadair e gli elicotteri di cui dispongono sono poco efficaci e non all’altezza della gravità dell’emergenza. Servirebbero mezzi più moderni e aiuti da tutta Europa. Senza contare che Grecia e Rodi sono predisposte a questo tipo di calamità naturali e la difesa messa in moto dal governo ha dimostrato una totale impreparazione a riguardo. Mi piace però sottolineare l’accoglienza dei volontari locali nei confronti dei turisti, loro sono i veri eroi di questa tragedia: si sono messi subito a disposizione allestendo centri di accoglienza in palestre, scuole o strutture adibite a congressi e sono gli unici che stanno rischiando grosso".

Almeno i flussi in ingresso dovrebbero essere bloccati per il momento.

"Non è proprio così. Domenica mattina, quando le notizie già circolavano, sono atterrati turisti italiani ma anche stranieri. Il paradosso è che una volta messo piede in Grecia sono stati portati nelle strutture ricettive più vicine perché gli hotel non erano in grado di ospitarli".