Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Imane Khelif accolta come una star, tutta l’Algeria è con lei. La denuncia per cyberbullismo e il nuovo look

La pugile, passata da 12mila a oltre 2milioni di follower dopo i Giochi, ha sfilato sul bus scoperto, un privilegio riservato finora solo ai calciatori dopo il successo nella Coppa d'Africa nel 2019

Roma, 17 agosto 2024 – Acclamata come una star, tra fiumi di folla che l’attendevano festanti fin dalle prime luci dell’alba. Di più. Imane Khelif è stata accolta in trionfo nella sua città natale: a Tierat, a 340 chilometri di distanza dalla capitale Algeri. La pugile campionessa olimpica ha sfilato sul bus scoperto, privilegio riservato finora solo ai calciatori dopo il successo nella Coppa d'Africa nel 2019.

"Tutte le algerine e gli algerini hanno il diritto di gioire e divertirsi" ha detto la 25enne, arrivata in città solo a tarda sera. "Lo sport è un messaggio per tutto il mondo". Dietro la gioia per l’oro olimpico e per l’accoglienza nel suo Paese resta però l’amarezza per le polemiche e le accuse nei giorni dei Giochi. "È un giorno di festa, affronterò questa questione al momento opportuno. Dal ring ho mandato un messaggio a coloro che erano contro di me. Sono stata oggetto di attacchi e di una campagna feroce, e questa è la migliore risposta che posso dare. La risposta è sempre stata sul ring”. Ha tagliato corto Khelif, che dopo l’oro olimpico ha conquistato anche i social, dove è passata da 12mila followers a oltre due milioni su Instagram.

Non si placano però le proteste e le denunce verso i detrattori di Khelif. Tanto che, secondo l'allenatore di Imane Mohamed Chaoua, lo stesso presidente algerino Abdelmadjid Tebboune starebbe seguendo personalmente la vicenda: "Non rinunceremo al nostro diritto" di sporgere denuncia. E in Francia è stata aperta un'indagine dopo la denuncia per molestie informatiche aggravate presentata da Khelif, vittima di una campagna sui social in cui si insinuava che fosse "un uomo che combatteva contro le donne”. Secondo il suo avvocato Nabil Boudi, l'indagine penale condotta da un'unità specializzata della Procura di Parigi mira a determinare “chi c'è dietro questa campagna misogina, razzista e sessista”.

Fra i nomi denunciati, quello di Donald Trump: "Mi congratulo con la donna che da uomo si è trasformata in pugile", le sue parole durante un comizio in Montana. Citati anche la scrittrice J.K. Rowling e Elon Musk: la 'madre' di Harry Potter sui social aveva scritto che, nell'incontro, "abbiamo visto un maschio colpire una femmina", il patron di X invece sulla piattaforma ha criticato la pugile affermando che "gli uomini non appartengono agli sport per le donne".