Venerdì 4 Ottobre 2024
MARTA OTTAVIANI
Esteri

Il voto negli Stati Uniti. Musk al fianco di Trump: "Dobbiamo vincere o sarà l’ultima elezione"

L’imprenditore arringa gli elettori sul palco di Butler in Pennsylvania . È il luogo dove il 13 luglio Thomas Crooks cercò di uccidere l’ex presidente. Dal proprietario di X un discorso di 5 minuti che ha infiammato i supporter.

Il voto negli Stati Uniti. Musk al fianco di Trump: "Dobbiamo vincere o sarà l’ultima elezione"

Elon Musk, 53 anni, sostiene Trump

Più che un finanziatore, un vero e proprio mattatore. Elon Musk, l’imprenditore che, secondo le proiezioni, si prepara a guadagnare, per primo nella storia, un trilione di dollari entro il 2027, è salito sul palco di Butler, in Pennsylvania per dare manforte al candidato repubblicano, Donald Trump che, a meno di un mese dal voto, arranca nei sondaggi.

Il luogo non è stato scelto a caso ed è quello del quasi delitto. Proprio qui, lo scorso 13 luglio, il tycoon ha rischiato di venire ucciso da Thomas Matthew Crooks, un giovane ventenne, proveniente dall’estrema destra suprematista americana e il cui movente ancora oggi rimane un mistero.

Giacca e pantaloni neri, una maglietta grigia con scritto "occupiamo Marte", e il cappellino con lo slogan del trumpismo Make America Great Again, Musk è salito sul palco saltando, senza nascondere qualche chilo di troppo. Un discorso di poco più di cinque minuti, ma abbastanza per finire al centro delle polemiche e sulle prime pagine di tutti i giornali. Giusto per non aggiungere altra tensione alle elezioni più nervose di sempre, Musk ha esordito dicendo che, se vincerà Kamala Harris si tratterà delle ultime elezioni nel Paese.

"Non sono elezioni come le altre – ha esordito l’imprenditore –. Sono le elezioni più importanti di sempre. Da una parte vogliono portarvi via la vostra libertà di espressione, il vostro diritto a possedere delle armi e anche il vostro effettivo diritto di votare". L’unica soluzione, per Musk è votare Trump, "per proteggere la democrazia nel Paese".

L’imprenditore ha poi fatto appello al popolo americano perché si vada a registrare (passaggio obbligatorio negli Usa per avere il diritto di voto, ndr) e, alla folla presente, di trascinare tutte le persone che conoscono e che non conoscono agli uffici di registrazione, soprattutto in Georgia e Arizona, dove il termine per iscriversi alle liste scade domani. "Queste elezioni – ha spiegato Musk – potrebbero essere decise da una manciata di voti. Il margine è stretto".

Molta retorica davanti a una folla entusiasta, che continuava a scandire lo slogan fight fight fight, ossia "lotta, lotta, lotta". Nemmeno una parola sul programma del tycoon, che potrebbe ricambiare il favore offrendogli un incarico lavorativo e che in queste ultime settimane di campagna elettorale sta cercando in ogni modo di intercettare il voto degli indecisi.

Quanto a Elon Musk, se riuscirà a influenzare l’esito delle urne con le sue parole è ancora tutto da vedere. Che controlli le nostre vite, ormai è noto e assodato. Il multi miliardario è il proprietario di X, già Twitter.

Una piattaforma da 250 milioni di utenti attivi al giorno, trasformata da Musk in un luogo di contrapposizione, grazie a un particolare utilizzo dell’algoritmo e dove di fatto l’imprenditore fa campagna elettorale per Trump dalla mattina alla sera, senza disdegnare stoccatine non solo alla candidata democratica, Kamala Harris, ma anche all’Unione europea.

E meno male che, prima di acquistare Twitter, nel 2022, Musk disse chiaramente che doveva rimanere un luogo neutro politicamente. Di neutro c’è ben poco e, anche guardando in alto, la potenza di fuoco dell’imprenditore è impressionante.

Il quasi trillionaire, oltre a possedere X e Tesla, è noto soprattutto per essere il proprietario di Starlink, che con i suoi 6mila mini satelliti in orbita attorno alla Terra, ha l’obiettivo di portare internet ad alta velocità in tutte le parti più remote del pianeta. Questo lo rende corteggiatissimo da molti governi. La sua flotta aumenta costantemente, ponendo un serio problema di monopolio delle telecomunicazioni.