Sabato 21 Dicembre 2024
MARTA
Esteri

Il reporter pro Trump. Carlson intervista Putin e imbarazza Biden: "Americani disinformati"

Il controverso giornalista (ex Fox Tv) avvistato a Mosca come un turista. E ora i democratici temono l’effetto spot elettorale per il tycoon.

Il reporter pro Trump. Carlson intervista Putin e imbarazza Biden: "Americani disinformati"

Ottaviani

La Russia fa il suo ingresso nella campagna elettorale americana con un’intervista destinata a spaccare il Paese fra chi la considererà una pagina di storia del giornalismo e chi la ritiene un attacco alla democrazia stelle e strisce. Il protagonista è niente meno che il presidente russo, Vladimir Putin. Dall’altra parte Tucker Carlson, probabilmente il giornalista più controverso d’America, molto vicino a Donald Trump ed ex anchorman dell’emittente Fox News, anch’essa sostenitrice e nemmeno in modo troppo velato del tycoon.

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Tutto è iniziato nel fine settimana, quando Carlson è stato avvistato a Mosca, pedinato da tutte le maggiori emittenti nazionali mentre girava come un turista qualsiasi fra i luoghi più iconici della capitale. A tutti è stato subito chiaro che non si trovava lì per piacere e, infatti, tre giorni dopo è arrivata la conferma: Carlson si è recato in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin. L’intervista è andata in onda ieri sera alle 18 sulla costa orientale americana, quando in Italia era già notte. Si tratta del primo dialogo del Capo del Cremlino con un giornalista proveniente da un Paese occidentale.

E non poteva che essere accompagnata da uno stuolo di polemiche. I quotidiani americani hanno scritto che l’ex anchorman di Fox News ha alloggiato in uno degli alberghi più esclusivi di Mosca, per la precisione in una stanza da 1.000 dollari a notte. Ma, a destare più scalpore e preoccupazione di tutto, c’è la finalità dell’intervista. In un video, postato sul suo account del social X, Carlson ha spiegato che, da giornalista, ha il dovere di intervistare Putin e che gli americani non hanno idea di che cosa stia succedendo in Russia, come in Ucraina. Subito dopo ha attaccato la decisione di Washington di sostenere Kiev nell’invasione da parte della Russia, sottolineando come il conflitto stia costando molto denaro ai contribuenti americani. Poi, ha infierito sui media statunitensi, spiegando che sono corrotti e che non stanno raccontando la verità. Non è mancata anche una forte accusa all’amministrazione di Joe Biden che, secondo Carlson, avrebbe già cercato di fermare un’intervista a Putin tre anni fa.

Il tono assertivo ricorda in tutto e per tutto quello del suo leader di riferimento, ossia Donald Trump. E se in America molti temono che l’intervista si trasformerà in uno spot elettorale per il candidato repubblicano, le polemiche non mancano. Noto per le sue posizioni omofobe, antisemite e razziste, Carlson è considerato un fiancheggiatore del Cremlino fin dal 2008. I responsabili di numerose redazioni americane ed europee hanno contattato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, chiedendo come mai all’ex anchorman sia stata accordata un’intervista che loro chiedevano da mesi.

L’Unione europea sta pensando a un travel ban per il reporter, mentre il team del dissidente Alexei Navalny, in carcere al Polo Nord, hanno ironicamente suggerito a Carlson di fare a Putin qualche domanda sui giornalisti e oppositori in carcere e sullo stato della democrazia in Russia.