Martedì 18 Febbraio 2025
Pierfrancesco De Robertis
Esteri

Il paragone con i nazisti: "Per Putin è un oltraggio. Soprattutto se viene da noi"

Mara Morini (università di Genova), esperta di Russia: con Roma ha un amore/odio "Ma siamo in buona compagnia di Francia e Germania, anche se qui filtra meno".

Roma, 18 febbraio 2025 – Mara Morini, docente all’università di Genova, grande esperta di Russia e autrice per il Mulino del libro La Russia di Putin, perché i russi hanno attaccato così frontalmente il presidente Mattarella?

Mara Morini (università di Genova), esperta di Russia
Mara Morini (università di Genova), esperta di Russia

"Penso che il nostro presidente sia stato tra i primi a mandare segnali contrari ai voleri del Cremlino, quindi reagiscono al loro modo. Non ci dimentichiamo che Mosca ci considera a pieno titolo nella lista dei paesi ostili".

Gli attacchi di Zakharova sono stati ripetuti, e molto gravi.

"I russi non riescono a mandar giù l’accusa di essere simili ai nazisti. Per loro è l’offesa più grande, specie se viene dall’Italia. Loro hanno combattuto il nazismo, hanno avuto milioni di morti e invece l’Italia stava con i nazisti. Questo pensano i russi".

Perché i russi attaccano con forza proprio l’Italia?

"Siamo in buona compagnia. Magari da noi filtra di meno, ma hanno attaccato anche Francia e Germania".

Perché?

"Nei confronti dell’Italia provano una sorta di odio-amore, e quindi si sentono in un certo senso traditi. Poi pensano che la Ue sia l’anello debole del fronte anti-russo, e allora cercano di destabilizzare".

Come?

"Ci criticano, provano a metterci l’uno contro l’altro. Probabilmente vogliono saggiare il nostro livello di risposta".

Dell’Italia?

"Vorranno capire quanto il governo Meloni sia vicino non tanto alla Russia quanto a Trump, e dalle reazioni che Meloni avrà trarranno le conseguenze".

Come giudica il vertice di Parigi?

"Una reazione necessaria anche se tardiva".

Perché siamo in ritardo?

"Vedremo se Macron, che cerca di diventare il successore di Merkel, riuscirà a portare a casa un risultato".

Ce la farà?

"Non è semplice. La Ue è divisa, l’est Europa guarda alla Russia, Italia e Spagna al Mediterraneo".

In pochi hanno sottolineato l’importanza della presenza di Starmer.

"E invece ha grande significato. Forse si stanno pentendo della Brexit".

O capiscono la gravità del momento.

"Anche quello".

Perché Trump ha così bisogno di Putin?

"L’America vuole concentrarsi nei teatri che le interessano di più, e l’Europa non è tra questi. Un presidente democratico non avrebbe fatto cose molto diverse, forse Trump le ha accelerate. Loro guardano all’Indo-pacifico".

E in chiave anti-cinese non fa loro comodo un Putin troppo debole.

"Non vogliono la Russia in braccio ai cinesi".

Se la guerra dovesse finire presto, come ne uscirebbe la Russia?

"Più forte. Chi diceva il contrario non aveva idea della resilienza russa".

Ma ha migliaia di morti, l’economia a pezzi.

"Non tutti i russi sanno che ci sono tutti quei morti. Sono stati reclutati nelle province orientali, e adesso ce ne saranno altri pronti a sostituirli, cosa che gli ucraini non hanno...".

E l’economia?

"Una fibrillazione economica è più pericolosa. In ogni caso Putin sa che la gente è stanca e vuole una soluzione. Alle loro condizioni".