Venerdì 26 Luglio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Il lungo addio di Biden: "Salviamo la democrazia". E ora Harris aspetta l’endorsement di Obama

Barack pronto a schierarsi. Il discorso di Joe: "Lei è tosta e preparata". Gli analisti: l’interesse del Paese davanti a tutto è il passaggio più importante. "Trump è tornato a usare toni scomposti, è un punto a favore dei dem".

Il lungo addio di Biden: "Salviamo la democrazia". E ora Harris aspetta l’endorsement di Obama

Joe Biden, 81 anni, riceve il premier israeliano Benjamin Netanyahu, 74

"Amo il mio ruolo ma ancora di più in mio Paese. Credo che il mio primato come presidente, la mia leadership nel mondo, la mia visione per il futuro dell’America meritassero tutti un secondo mandato. Ma niente può ostacolare la salvaguardia della nostra democrazia, e questo include l’ambizione personale. La soluzione migliore è passare il testimone a una nuova generazione. Ora doverete scegliere tra la speranza e l’odio, tra l’unità e le divisioni. Kamala Harris ha dimostrato di essere tosta e capace. È degna leader del nostro paese. ora la scelta spetta a voi". In un breve discorso dallo studio Ovale, Joe Biden ha spiegato così il motivo del suo ritiro dalla corsa domenica scorsa, non una ragione medica ma la consapevolezza che era necessario fare un passo indietro per il bene del Paese e del partito. È una spiegazione di comodo perché tutti sanno che la verità è un’altra, ma il presidente ha scelto così. Kamala Harris ringrazia, anche se è ancora in attesa dell’endorsement dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama che è rimasto uno dei pochissimi leader democratici a non averlo fatto. Ma secondo quanto hanno riferito a Nbc News quattro fonti ben informate, Harris e Obama sono rimasti in stretto contatto da quando, domenica, Biden ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi e secondo queste fonti, e in privato Obama ha sostenuto Harris e presto lo farà pubblicamente. Una delle fonti ha spiegato che Obama non voleva oscurare il discorso alla nazione di Biden e per questo che non si è ancora espresso pro Harris. Intanto l’ultimo sondaggio di New York Times e Siena College dà Donald Trump avanti di un punto su Kamala Harris (48% a 47%). "È stato il discorso che gli Stati Uniti si attendevano – osserva l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, presidente Iai –. Un discorso difficile, Biden che doveva ammettere che non era in grado di sostenere un nuovo mandato, ma al tempo stesso che poteva rimanere presidente fino a gennaio. Elegante nei toni, ha parlato di passaggio del testimone generazionale e se il suo discorso non poteva essere apertamente a favore di Kamala Harris, Biden ha fatto capire bene che l’America è davanti a una svolta, che le scelte che gli americani faranno peseranno sul futuro del Paese. Se c’è una cosa che possiamo rimproverare a Biden, è solo non aver fatto questo passo indietro prima delle primarie democratiche".

"Nel discorso di Biden – osserva il professor Gianluca Pastori dell’Ispi e dell’università Cattolica di Milano – mi pare di cogliere in filigrana la riaffermazione della sua convinzione che era lui il candidato migliore per battere Trump. Ha insistito molto sulla bontà del suo primo mandato e su quello che avrebbe potuto fare. Il tono del rimpianto mi è parso molto forte, salvo poi fare quel che sarebbe attesi da un professionista come lui, e cioè un riconoscimento del fatto che servisse una nuova generazione e che la cosa più importante è seguire gli interessi del Paese e non quelli individuali. E ha ripreso il tono, giù usato quattro anni fa, che era necessario fermare Trump per salvare la democrazia. E a Biden sembra dare ragione Trump, che da dopo l’annuncio del ritiro è tornato ad usare i toni scomposti del passato, il che ha portato acqua al mulino del discorso di Biden: l’asserito neomoderatismo del candidato repubblicano si è già sciolto al sole di luglio".