Martedì 14 Gennaio 2025
GIAMPAOLO PIOLI
Esteri

Il giudice contro Trump: "Sarebbe stato condannato". Il tycoon: sei pazzo e idiota

Scontro sul processo per le interferenze sul risultato delle urne nel 2020. Le carte del procuratore fanno luce sul contesto che portò all’assalto a Capitol Hill. Sotto torchio al Senato il candidato al Pentagono: io perseguitato come Donald.

Il tycoon Donald Trump, 78 anni

Il tycoon Donald Trump, 78 anni

Donald Trump fra meno di una settimana non sarà soltanto il 47° presidente degli Stati Uniti, sarà anche il primo presidente pregiudicato della storia americana. E il primo presidente con un dossier di centinaia di pagine contro di lui che lo avrebbe portato all’incriminazione per aver tentato di sovvertire l’esito del voto del 2020, negando la conferma del vincitore di allora, il democratico Joe Biden. La sua vittoria alle ultime presidenziali, però, ha completamente annullato questa inchiesta che lo avrebbe portato ad un’altra condanna certa, perché il successo contro Biden e la decisione della Corte suprema sui poteri presidenziali lo ha reso praticamente immune.

Il procuratore speciale, che ha preparato il dossier e che era stato nominato più di 3 anni fa dal ministro della giustizia Garland, si è già dimesso e non ci sarà alcun processo contro Trump. Ciononostante la legge Usa prevede che i rapporti dei procuratori speciali debbano diventare di dominio pubblico e questo chiarisce che tipo di coinvolgimento abbia avuto Trump – secondo l’accusa – nell’assalto al Congresso da parte dei suoi seguaci Maga il 6 gennaio del 2021.

Anche questa è una straordinaria storia americana, iniziata con centinaia di estremisti maga in carcere e col loro ispiratore che torna invece a guidare l’America e paradossalmente coi poteri presidenziali a sua disposizione potrebbe perdonarli tutti, uno dopo l’altro, anche se c’è chi ha ricevuto condanne superiori ai 20 anni di reclusione. Il tutto per aver assalito, ferito e in qualche caso causato la morte degli agenti di guardia al Campidoglio che non sono riusciti a fermare l’assalto dei barbari.

La pubblicazione del rapporto del procuratore speciale Smith ha mandato su tutte le furie il tycoon. "Se non fosse stato eletto presidente sarebbe stato condannato per il caso delle interferenze sul risultato delle elezioni del 2020", si legge nel documento di 174 pagine nel quale si afferma senza mezzi termini di ritenere che Trump abbia tentato di "sovvertire la volontà popolare e di rovesciare i risultati delle elezioni". Come? Attraverso affermazioni "dimostrabilmente e, in molti casi, palesemente false" sulla sua sconfitta alle elezioni del 2020 nel tentativo di ribaltare i risultati.

Burrascosa la risposta del presidente eletto americano: "Lo squilibrato e idiota Jack Smith non è stato in grado di perseguire con successo l’avversario politico del suo ‘capo’, il ‘corrotto Joe Biden’". In definitiva per The Donald il rapporto è "un falso". lntanto ieri il veterano dell’esercito Peter Hegseth, candidato di Trump al Pentagono, la nomina più controversa del presidente eletto dopo il ritiro di Matt Gaetz dalla Giustizia, è stato sottoposto a un fuoco di fila di domande dalla commissione del Senato che dovrà poi confermare la sua nomina. I dem lo hanno torchiato sulla vita privata ma soprattutto sull’accusa di aver abusato sessualmente di una donna nel 2017 alla quale poi ha fatto firmare un accordo di riservatezza. "Sono accuse false e sono stato completamente prosciolto", ha risposto più volte nel corso della testimonianza bollando gli attacchi nei suoi confronti come "una campagna dei media di sinistra per distruggermi di cui è stato vittima anche Trump". In realtà la polizia ha deferito il suo caso all’ufficio del procuratore che ha rifiutato di incriminarlo, quindi tecnicamente non è stato prosciolto.