Avital Aladjem ha gli occhi sgranati e bagnati dalle lacrime mentre fissa la telecamera che la inquadra. Per Israele è un’eroina che ha beffato Hamas, salvando se stessa e due bambini – Eshel di 4 mesi, Negev di 4 anni – figli della sua amica e vicina di casa, uccisa dai miliziani. Per gli islamici, invece, la donna e i due piccoli sarebbero i primi ostaggi rilasciati. Hamas ha diffuso un comunicato, Israele ha smentito.
Di certo c’è il racconto di Aladjem, con la tragedia vissuta sulla sua pelle e il dolore per l’amica che non c’è più. Adi Vital-Kaploun aveva 33 anni e la cittadinanza canadese-israeliana. "È stata uccisa brutalmente" ha detto la Federazione ebraica di Ottawa (Jfo). Le due donne abitavano nel kibbutz di Holit, uno dei tanti assaltati. Aladjem – ha raccontato lei stessa a Canale 12 – si è nascosta in un armadio. Terrorizzata dalle esplosioni che sentiva, ha scritto su whatsapp all’amica e vicina di casa. Poi l’irruzione in casa degli uomini di Hamas. Ad Aladjem hanno risparmiato la vita, a Kaploun no. A quel punto – ha riferito la donna – è stata trascinata via con i due bambini della vittima: il più piccolo lo teneva in braccio lei, l’altro (che urlava e piangeva) se lo è caricato sulle spalle un miliziano.
È quando stanno per entrare a Gaza che accade l’imprevedibile: i due terroristi si allontanano. "Forse hanno pensato che non avremmo avuto il coraggio di scappare – ha detto –, invece con il piccolo in braccio e Negev per mano sono tornata indietro. Negev era anche ferito a una gamba.
Ci siamo dovuti nascondere dietro a delle dune, sentivo le urla dei terroristi che ci cercavano. Ma alla fine sono riuscita a tornare nel kibbutz".