Sabato 27 Luglio 2024
LEO TURRINI
Esteri

Il fuoco Olimpico prende il volo. Can Can, Lady Gaga e Rivoluzione. La Senna palcoscenico della festa

La pioggia incessante non ha fermato la cerimonia d’apertura. Spettacolo tra storia e immaginazione. Mattarella, in poncho sotto l’acqua con la figlia, saluta la nostra delegazione. Il pubblico fischia gli israeliani.

Il fuoco  Olimpico prende il volo. Can Can, Lady Gaga e Rivoluzione. La Senna palcoscenico della festa

La pioggia incessante non ha fermato la cerimonia d’apertura. Spettacolo tra storia e immaginazione. Mattarella, in poncho sotto l’acqua con la figlia, saluta la nostra delegazione. Il pubblico fischia gli israeliani.

dall’inviato

E chiamali sciovinisti! Prima di affidare l’accensione del tripode all’ex velocista Marie Jose Perec e al judoka Teddy Riner, i francesi hanno coinvolto nella fase più intensa della notte lo spagnolo Nadal, la rumena d’origine Nadja Comanecu, gli americani Carl Lewis è Serena Williams, introdotti da Zidane. Poi, sollevato da una mongolfiera, il fuoco olimpico ha iniziato i lsuo viaggio nei cieli della Ville Limiere.

Comunque la pensiate sul conto di Macron, meglio dirlo subito: una cosa del genere non si era mai vista. E non solo per le straordinarie misure di sicurezza, inevitabili in questo mondo di pazzi. O per la Torre Eiffel a colori. Eh, sì. Introdurre l’Olimpiade facendo della Senna una sorta di palcoscenico sul fiume e lungo il fiume: roba da matti, sin dalla prima pensata. Eppure, mon Dieu!, l’immaginazione è andata al potere. Nonostante un dispettoso mal tempo. Tra il Moulin Rouge e Simone Veil, tra divertimento e riflessione, tra ballerini e filosofi. Tutti insieme compatibilmente.

NOTRE DAME

Poi, certo, una parata rimane sempre tale, mischiare il frastuono del can can al rigore biblico di Notre Dame fa inarcare più di un sopracciglio ma se non altro a cinque anni dall’incendio le campane della magica chiesa hanno riproposto i loro rintocchi. Di sicuro l’americanissima Lady Gaga mica è Edith Piaf ma le cose cambiano, perbacco.

L’effetto kitsch si è affacciato qua e là, Rivoluzione del 1789 non fu un pranzo di gala e Maria Antonietta mica perse la testa per un pezzo di una band metal.

Ma che ci volete fare? Ne ho viste tante di cerimonie rituali, in realtà non hanno la pretesa di durare, tempo due giorni e ci saremo scordati lo sguardo ammiccante di Laetitia Casta. Però tutto sommato lo show, nonostante sia stato disturbato da una pioggia fastidiosa, ha avuto una sua dignità identitaria, dirà il tempo quanto possa essere utile ad una Francia che forse mai è stata divisa come in questo 2024 e non solo politicamente.

I NOSTRI

E l’Italia, gli azzurri e le azzurre? Un temporale flagellante non ha annacquato l’euforia contagiosa dei portabandiera Arianna Errigo e Gimbo Tamberi (che ha perso la fede matrimoniale nella Senna…) e dei loro compagni e compagne. Da lontano il presidente Mattarellla, avvolto in un impermeabile di fortuna, ha salutato l’allegra brigata, accompagnata da altissime aspettative da medagliere (e forse, sia detto qui e ora sperando di sbagliare, si sta esagerando con l’ottimismo, eh).

FISCHI

Purtroppo il meteo impietoso ha nascosto la proverbiale eleganza dei nostri eroi, cui per fortuna non ha procurato il minimo fastidio trovarsi sulla stessa imbarcazione degli israeliani, protetti da agenti segreti di Tel Aviv e fatalmente fischiati da parte del pubblico che stava sulle sponde della Senna. Due pesi e due misure, anche: davanti c’erano gli iraniani e non è che i diritti umani a Teheran e dintorni siano rispettati più che a Gaza.

I RIFUGIATI

Il tutto era stato avviato dalla apparizione della prima barca, quella che ospitava i rappresentanti della Grecia, il paese all’origine del Mito a cinque cerchi. Poi c’è stato un doppio colpo al cuore. Un natante trasportava i ragazzi e le ragazze senza patria, la delegazione dei Rifugiati, i sans papiers del mondo ultimo, eroi misconosciuti che meriterebbero la pena di Victor Hugo. E ancora tre afgani e tre afgane: a Kabul i talebani tornati al potere hanno di nuovo negato lo sport alle donne, il Cio ha negoziato una intesa con dirigenti in esilio e ovviamente non tutti hanno gradito. Va bene, è andata. Da oggi ci occuperemo di ordini d’arrivo. Perché la Storia sono loro: le ragazze e i ragazzi della meglio gioventù del pianeta.