Roma, 30 luglio 2024 – Tensione alle stelle nel Medio Oriente. Israele ha effettuato un raid su Beirut con l’obiettivo di colpire il numero due di Hezbollah, Fuad Sukar, ritenuto il mandante dell'attacco missilistico a Majdal Shams, costato la vita a 12 bambini. Sulla sua sorte è giallo, anche se i media di Tel Aviv lo danno per morto. La rappresaglia per la strage avvenuta nel villaggio sulle alture del Golan arriva dopo che un uomo di 30 anni è morto in seguito alle ferite riportate nel lancio di razzi effettuato dalla milizia sciita dal Libano sul kibbutz Ha Goshrim, nel nord di Israele.
Tuttavia una guerra tra Israele e l’organizzazione paramilitare supportata dall’Iran "non è inevitabile", ha dichiarato il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, da Manila. Intanto, dopo Italia e Germania, anche la Gran Bretagna ha invitato i suoi cittadini in Libano a lasciare immediatamente il Paese, data la situazione di sicurezza. In serata è arrivata la notizia di un attacco aereo a una base di ex paramilitari filo iraniani in Iraq, di cui farebbero parte anche miliziani Hezbollah.
A Gaza l’esercito israeliano ha annunciato la fine dell'operazione lanciata il 22 luglio a Khan Younis, nel sud della Striscia: circa 300 i morti, secondo Hamas. “La difesa civile e le squadre mediche hanno recuperato circa 300 martiri, molti dei quali sono cadaveri in decomposizione", ha dichiarato all'Afp il portavoce della difesa civile Mahmoud Bassal.
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Tre persone sono morte dopo che alcune esplosioni hanno devastato una base appartenente a ex paramilitari a sud di Baghdad. Lo dicono fonti all'Afp. "Le esplosioni si sono verificate in una base appartenente a Hashed al-Shaabi", ha detto la fonte della sicurezza, riferendosi alle 'Forze di Mobilitazione Popolare', alleanza di ex gruppi paramilitari filo-iraniani ora integrati nell'esercito regolare, di cui fanno parte anche le Brigate Hezbollah. "Tre membri di Hashed sono stati uccisi e altri quattro sono gravemente feriti", ha detto un funzionario di Hashed secondo cui la base è stata colpita da un "attacco aereo: 4 o 5 missili".
"Israele ha il diritto di difendersi, e sostengo inequivocabilmente il diritto di Israele a rimanere sicura e a difendere la sicurezza di Israele": lo ha detto Kamala Harris avvicinandosi ai reporter appena sbarcata ad Atlanta per commentare quanto accaduto nelle ultime in Medio Oriente. "Quello che sappiamo, in particolare, è che ha il diritto di difendersi da organizzazione terroristiche, qual è esattamente Hezbollah. Ma, detto questo, dobbiamo ancora lavorare a una soluzione diplomatica per porre fine a questi attacchi, e continueremo a farlo", ha aggiunto.
L'Iran, alleato di Hezbollah, ha condannato il "feroce" raid israeliano a Beirut. Un attacco che "non può certamente fermare l'orgogliosa resistenza del Libano nell'onorevole percorso di sostegno ai palestinesi oppressi e di resistenza all'aggressione del regime di apartheid israeliano", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanani. Anche Hamas ha condannato il raid su Beirut, affermando di considerarlo una "pericolosa escalation". Secondo Al Jazeera, anche gli Houthi yemeniti hanno stigmatizzato il raid israeliano definendolo una "palese violazione" della sovranità del Libano.
Fuad Shukr, il comandante militare di Hezbollah preso di mira in un raid israeliano nella periferia meridionale di Beirut, è sopravvissuto all'attacco. Lo ha detto una fonte vicina a Hezbollah all'agenzia France Presse, secondo cui "è sfuggito all'attacco israeliano".
"Questo attacco (di Israele sul Libano) è una palese violazione del diritto internazionale", ha detto il ministero degli Esteri russo alla Tass. "La guerra totale tra Israele e Libano si può ancora evitare", ha invece dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, che però non ha commentato il raid israeliano su Beirut.
Due persone sono state uccise nell'attacco condotto dalle Idf su Haret Hreik, roccaforte di Hezbollah nella zona meridionale di Beirut. Lo hanno riferito i media libanesi sia fonti vicine a Hezbollah.
Secondo il canale libanese Al-Jadeed, caccia israeliani hanno attaccato il quartiere Da'aheh a Beirut, una roccaforte di Hezbollah. L'attacco era mirato alla zona di Harat Harik. L'obiettivo era il consiglio della Shura di Hezbollah, in particolare un membro senior di Hezbollah, il cui destino non è ancora chiaro. Le forze armate israeliane hanno confermato l'incursione precisando che l'obbiettivo del raid era Fuad Sukar, numero due di Hezbollah e responsabile delle attività militari del gruppo, ritenuto il mandante dell'attacco missilistico a Majdal Shams, costato la vita a 12 persone.
Una fonte della sicurezza israeliana ha riferito all'agenzia Reuters che "l'attacco nel distretto di Da'ha a Beirut era rivolto contro un alto membro di Hezbollah". "Non si sa se sia stato ferito nell'attacco", ha aggiunto la fonte.
L'emittente televisiva al Arabiya riferisce di una forte esplosione che si è sentita a Beirut. Fonti vicine ad Hezbollah hanno affermato che Israele ha effettuato un raid in un sobborgo meridionale della capitale libanese.
Alcuni deputati hanno intonato slogan contro Israele e gli Stati Uniti durante la cerimonia di insediamento, presso il Parlamento di Teheran, del presidente iraniano Massoud Pezeshkian. Lo riferisce il portale dei dissidenti iraniani con sede all'estero, Iran International, pubblicando su X un video in cui si vedono parlamentari che gridano "morte a Israele" e "morte all'America" durante la cerimonia di giuramento del presidente iraniano.
"Non ci aspettiamo un'invasione di terra israeliana, ma se dovesse succedere, siamo pronti. Se decidessero di entrare in Libano, metteremmo piede in Galilea": così alcuni membri di spicco Hezbollah hanno detto a Al Jazeera che la milizia libanese risponderà a qualsiasi "aggressione" israeliana, anche se di natura e dimensioni limitate. "La leadership della resistenza deciderà la forma e la portata della risposta a qualsiasi potenziale aggressione", hanno affermato esponenti di Hezbollah.
Hezbollah ha rivendicato la responsibilità dell'attacco con razzi contro il nord di Israele in cui è rimasto ucciso un trentenne nel Kibbutz di HaGosherim. E' quanto riferisce il Times of Israel. Il sito di notizie libanese Naharnet riporta che gli Hezbollah libanesi hanno affermato di aver lanciato razzi Katyusha contro una base militare israeliana a Beit Hillel in risposta a un precedente raid israeliano a Jibsheet, nei pressi di Nabatieh.
L'esercito israeliano ha annunciato il ritiro della 98esima divisione delle Forze di difesa israeliane (Idf) dalla città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, al termine di una settimana di operazioni. "La scorsa notte, la 98esima divisione ha completato la sua attività operativa contro infrastrutture e terroristi nell'area di Khan Younis - ha fatto sapere l'Idf - nell'ultima settimana, le truppe hanno eliminato oltre 150 terroristi, smantellato tunnel terroristici, depositi di armi e infrastrutture terroristiche e localizzato armi".